venerdì 19 agosto 2011

Lavori a bordo, la scotta del vang

La nuova scotta del vang su Aspirina
L'ultima volta che siamo usciti con Aspirina abbiamo provveduto a sostituire la scotta del vang che si era consumata. Il vang è una delle attrezzature poco conosciute dai neofiti e, per quel che mi riguarda da brocco quale sono, quasi mai mi sono preoccupato di regolarlo. Leggendo qua e là però ci si rende conto che può essere molto utile in due situazioni principali:
  1. nell'andatura di poppa, se lo cazziamo non permette al boma di sollevarsi sotto le raffiche mantenendo la barca più stabile nelle condizioni di peggiore governabilità;
  2. di bolina, se lo cazziamo la balumina si tende, il carico tenderà ad incurvare l'albero e a controllare la posizione del grasso. In generale, come riportato sul Glénans, le tensioni esercitate dal vang e dalla scotta della randa, contrastate dallo strallo, provocano una flessione dell'albero che appiattisce la vela.
Diciamo che con le brezze leggere che piacciono a me il vang va tenuto lasco, quando invece bisogna dar potenza alla barca per fendere le onde il vang va messo in forza, ma la regola non è sempre questa. Certamente, non avendo la mia barca il trasto della randa, la regolazione del vang dovrebbe essere curata con maggior precisione.

Nel sito di Mauro Fornasari trovate qualche informazione in più su questo argomento, su come cambia il profilo della vela in funzione della regolazione del vang, e molto di più.


Lo scivolo del Puntone di Scarlino


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ora lo si vede benissimo, consiglio comunque di telefonare alla Capitaneria di Porto per richiedere informazioni sulla accessibilità poiché per un determinato periodo è stato sicuramente chiuso per riparazioni e non so se oggi è ancora gratuito. Da quello che mi ricordo lo scivolo era ottimo e libero e proprio dietro c'è il Porto Verde di Scarlino dove è possibile lasciare il carrello e dove sono a disposizione tutti i servizi necessari per varo, alaggio e rimessaggio a terra. Appena fuori della zona portuale, se non si possiede un auto di lusso, è possibile lasciare l'auto liberamente nei parcheggi gratuiti lungo la strada, altrimenti c'è il parcheggio del marina a pagamento.
Nel 2007, quando ci sono andato per informarmi, i prezzi del rimessaggio a secco per una barca fino ad 8 metri erano questi:
Alaggio o varo con gru: 90 Euro
Movimentazione: 60 Euro
Taccatura: 65 Euro
Idro: 65 Euro
Sosta fino a 2 mesi: 85 Euro al mese
Sosta oltre 2 mesi: 70 Euro al mese
Settimana: 30 Euro (comodo per parcheggiare il carrello al sicuro)
I prezzi, oggi, saranno sicuramente aggiornati.
Per eventuali contatti il numero era questo: 0566/867048

Altre foto ed informazioni si trovano su:
La zona è la migliore per partire per l'Elba e l'Arcipelago Toscano e con un barchino carrellabile di qualsiasi dimensione, dai tre metri in su, è possibile fare questo bellissimo Tour: Il Tour dal Puntone di Scarlino a Punta Ala.
Per chi ha la disponibilità economica sufficiente, credo tra i 1000 ed i 1500 euro l'anno, il Porto Verde di Scarlino è un compromesso eccellente perché la zona è fantastica ed i costi accettabili. Per questa soluzione però consiglierei un carrello motorizzato in modo da non dipendere troppo dai costi di movimentazione, varo e alaggio del "marina", sempre che ne permettano l'utilizzo, anche per questa possibilità bisogna informarsi.

Aspirina ed altre barche rimessate al secco al Trasimeno


giovedì 18 agosto 2011

Piccole barche a vela, un piacere particolare

Dal sito Alexandre Genoud
I modi di andare in barca a vela possono essere diversi, dalla crociera, al charter, poi la gita giornaliera come facciamo noi, fino all'uscita in barchetta davanti alla spiaggia o sotto gli scogli. Sicuramente quest'ultima opzione è la più economica ma ritengo che sia altrettanto piacevole come tutte le altre specialmente con una barca deliziosa come quella mostrata in figura e realizzata da Alexandre Genoud. Immaginatevi di tenerla in garage, zero spese, si attacca il carrello all'auto, basta una FIAT 500, si raggiunge una qualsiasi delle belle località marittime, ci si arriva al massimo in due ore in qualsiasi luogo si abiti in Italia, ed infine via a veleggiare fino alla sera senza pensieri con la cara mogliettina appresso. Insomma pensateci, è una soluzione molto allettante. 

Dal sito Alexandre Genoud
Non dimenticatevi il carrello con il trolley per il varo a mano, in questo caso non avrete da chiedere proprio niente a nessuno per divertirvi un mondo, e questo al giorno d'oggi è un aspetto da non sottovalutare affatto.

Dal sito della Harbeck

Truc 18 Cabrio, il day cruiser per eccellenza

Il Truc 18 di Aurelio
Pubblico qualche foto di Aurelio per parlarvi del più bel day cruiser "moderno" presente nel mercato, realizzato da Crus Yacht, almeno a mio parere.
Veliero di buona trasportabilità e di grandi dimensioni, per essere una deriva, offre sicurezza e comodità per una crociera giornaliera di tutto rispetto, infatti credo che dalla mattina alla sera si possa andare ovunque con molto spazio a disposizione in pozzetto. In più c'è la possibilità di installare una capottina per ripararsi dal sole ma anche, eventualmente, fare campeggio nautico. E' una barca che a me piace molto, complimenti Aureilo.

Il Truc 18 di Aurelio 
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.5 m
Larghezza: 2.3 m
Pescaggio: 0.18 - 1.65 m
Sup. randa: 18 mq
Peso: 360 kg
Zavorra: 95 kg

Il Truc 18 di Aurelio 
Un'altra caratteristica di questa barca è la sua eccezionale finitura ed il suo "design" unico ed inconfondibile, in più possiede un albero alare rotante. Fantastica. Di seguito un bel video ufficiale nell'attesa che anche Aurelio faccia la sua parte inviandoci uno dei suoi.




lunedì 15 agosto 2011

Il Leone del Trasimeno riscrive la sua storia

San Francesco e Federico II di Svevia i protagonisti principali di questa storia
Oggi è il quindici agosto, nel giorno dell'Assunta come non citare il Magnificat di Maria e il suo significato profondo, di sicuro il motivo dominante di tutto ciò che sta alla base della "storia" che sto per riscrivere, una storia forse fantastica, forse ingenua, certamente diversa da quella che i "potenti" di ogni epoca ci hanno voluto raccontare, probabilmente solo un mucchio di notiziole raffazzonate che, per quanto note, avrei l'ambizione di vedere e rivalutare sotto un'angolazione diversa.
Ma andiamo per gradi e ricominciamo dal Magnificat:

"Interviene con la forza del suo braccio
disperde i superbi nei pensieri del loro cuore.
Abbatte i potenti dai troni
innalza gli umili.
Ricolma di beni gli affamati
rimanda i ricchi a mani vuote."

Abbiamo già parlato del Leone del Trasimeno e dei tanti misteri che lo avvolgono, dal tempo degli etruschi fino ad oggi, ma oggi il tempo si ferma a San Francesco e Federico II di Svevia che li vede presenti e protagonisti al Trasimeno, il primo con la preghiera, il secondo con l'affermazione del potere imperiale con la costruzione del Castello del Leone.
Il Magnificat di Maria è un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo di Luca, fin dalle origini della cristianità sarà il cantico della Chiesa, ma è proprio nei periodi più bui del "potere temporale" che San Francesco ne farà un pilastro della sua conversione.
A questo punto è arrivato il momento di aggiungere altri tre personaggi alla storia: Frate Elia da Cortona, il Papa Gregorio IX e ed il matematico pisano Leonardo Fibonacci. Assieme alla vita di questi protagonisti della nostra storia cerchiamo di ricostruire, in un pugno di anni, la striscia del tempo.

1202: Francesco di Assisi partecipa alla guerra contro Perugia, una guerra tra guelfi e ghibellini, ed in questa contesa Francesco sarà dalla parte dell'impero e del movimento comunale. Tutti siamo a conoscenza quanto questa guerra e la successiva prigionia sconvolgerà Francesco in cui iniziò il suo cammino di conversione.  E' impensabile ritenere che tutto ciò che il futuro "Santo" farà da questo momento in poi non sia condizionato anche dalle sue idee "politiche".

1205: Arriva la conversione definitiva di Francesco, poi il processo davanti al Vescovo fino alle prime predicazioni con i confratelli.

1209: Papa Innocenzo III autorizza la prima regola francescana e si fondano i primi conventi.

1211 (1213): Francesco si reca all'Isola Maggiore in Quaresima e lì compie miracoli, da quel momento l'isola verrà abitata e verranno costruite le prime case.

1214: Federico II, re dei romani, viene eletto Re grazie all'aiuto del Papa Innocenzo III. Poco dopo Federico parteciperà al IV Concilio Lateranense come stretto alleato del Papa. I destini del Re e del Santo si intrecceranno per sempre.

1219: L'Ordine francescano cresce e Francesco si reca in Palestina, dove era in corso la quinta crociata, per tentare di mediare le sorti della guerra attraverso la conversione del Sultano e mettere fine alle ostilità. L'interpretazione di questo avvenimento è molto controverso tra gli storici, ma in fondo coerente con le scelte di Francesco di cui abbiamo già parlato. La missione verrà ritenuta un fallimento, come ancora oggi da gran parte degli storici.

1220: Il Papa Onorio III proclama Federico "Imperatore" per spingerlo a condurre la tanto promessa sesta crociata.

1221: Francesco rinuncia al governo dell'Ordine e, dopo il breve passaggio di Pietro Cattani, viene eletto Vicario Padre Elia da Cortona. Nello stesso periodo viene redatta la terza regola definitiva, anche con la collaborazione del Cardinale Ugolino d'Ostia, il futuro Gregorio IX, il futuro antagonista di Federico II.

1225: Federico II incontra Leonardo Fibonacci a Pisa, incontro che segnerà per sempre l'esistenza dei due grandi personaggi. L'Imperatore concesse allo studioso un vitalizio in modo che potesse portare avanti i suoi studi di geometria, studi che sembrano ripresi nella costruzione delle opere militari di Federico II. Nulla si conosce infatti della vita del Fibonacci dopo il 1228.

1226: Francesco muore in santità ad Assisi.

1227: Spinto dal nuovo Papa Gregorio IX, Federico parte per la sesta crociata ma l'armata, falcidiata dalla pestilenza, rientra ad Otranto. Interpretato come un ripensamento alle promesse effettuate, Gregorio IX scomunica Federico II.

1228: Nonostante la scomunica Federico riparte per la Terra Santa ed ottiene un grande successo a "tavolino" grazie al nipote del Saladino, guarda caso lo stesso Sultano che Francesco aveva tentato di convertire. Non può essere una caso, l'opera del Santo ottiene il più grande dei risultati ottenibili per mano di Federico II. Mi domando, come possono gli storici di mestiere non mettere in relazione i due avvenimenti?

1229: Federico si incorona Re di Gerusalemme, ma il Papa, nonostante la vittoria trama contro di lui, e così Federico per consolidare il suo potere in Italia.

1239: Dopo anni di scaramucce e lotte per il potere Papa Gregorio IX scomunica di nuovo Federico che, a sua volta, cercherà di sabotare il Concilio di Roma (1241) con la famosa battaglia navale dell'Isola del Giglio. In questa stessa data Federico II incontra Frate Elia da Cortona a Pisa. Da questo momento in poi Frate Elia entrerà nelle sue grazie a tal punto da essere anch'esso scomunicato nel 1240 e, diventando  consigliere personale dell'Imperatore, fu investito di importantissimi incarichi diplomatici e politici. Mi domando, anche questo è un avvenimento casuale? Può diventare uno degli uomini più fidati di San Francesco consigliere dell'Imperatore solo perché si stavano simpatici? Non è che gli storici di mestiere, anche in questo caso, hanno dimenticato qualche passaggio?

1244: Il nuovo Papa Innocenzo IV si accorda con Federico che in cambio del ritiro della scomunica ottiene i territori papali persi.

1245: Nel Concilio di Lione Federico vine di nuovo scomunicato e deposto, e qui Federico subisce un grandissimo colpo che decreterà l'inizio della sua fine.

1247: Alcuni sostengono che i lavori per la costruzione del Castello del Leone di Castiglione del Lago furono eseguiti sotto la supervisione di Frate Elia da Cortona, in un luogo dove già esisteva un "castrum" romano. Il committente fu lo stesso Federico II. Non è così improbabile perché successivamente alla sua riabilitazione il Papa gli affiderà incarichi similari.

1250: Federico II muore nella sua amata Puglia, forse a causa di un'infezione intestinale, forse avvelenato. Nel 1250 Frate Elia da Cortona si riavvicina alla Chiesa che lo riabilita e gli affida la costruzione della Basilica di San Francesco fino al 1253, anno della sua morte.

Una delle ultime foto fatte da me al Castello del Leone
Come avete letto si parla di accadimenti avvenuti in una cinquantina di anni ma che hanno segnato la storia geopolitica del nostro paese, nonché quella della cristianità, che da San Francesco in poi cambierà radicalmente, almeno dal punto di vista teologico. Non possiamo non accostare la scelta di Frate Elia con l'azione politica di San Francesco fin dalla sua genesi, aspetto che rende il "poverello di Assisi" ben più attivo dal punto di vista politico di quanto ci abbiano fatto credere. La sua scelta di povertà è stata anche una scelta politica nella quale si intendeva chiaramente dividere il potere temporale della Chiesa da quello spirituale, insomma "Date a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio", è il celebre detto attribuito a Gesù e riportato nei Vangeli di Marco, Matteo e Luca.
Tutte cose note, certamente, ma forse andrebbero viste anche da un angolazione un po' più "politica" che non strettamente "confessionale". Qui entrano in gioco anche i rapporti tra Federico II, l'ecclesiastico frate Elia e lo scienziato Fibonacci, e non ci sarebbe da stupirsi se tutto ciò non facesse parte di un disegno più grande iniziato dal grande Santo di Assisi. La costruzione di una grande fortezza simbolo del potere imperiale alle porte di Assisi, il volere di un imperatore, la mano di uno scienziato, la collaborazione di un ecclesiastico e qui si segna un solco netto tra stato, scienza e religione ma che possono integrarsi a vicenda: forse era il sogno di San Francesco di Assisi, il "poverello", ma solo dopo ottocento anni si è riusciti in gran parte ad attuare questa grande visione del mondo e della realtà.

Sezione aurea, da Wikipedia

Sezione aurea, con AC=a e CB=b, da Wikipedia
Concludo con un'ultima risposta ad un dubbio che, a questo punto, potrebbe assalire i nostri lettori: se sembra dimostrato che Leonardo Fibonacci fu parte attiva nella progettazione di Castel del Monte, cosa ci può entrare con il Castello del Leone? A mio parere c'entra, e molto. La prima considerazione da fare è che la Rocca nel corso degli anni è stata modificata, forse anche a causa dell'orografia dell'insediamento, certo è che la parte in basso della Rocca, come si vede nell'immagine, non è certamente parte del disegno originale. Il pentagono in origine doveva essere perfetto, anche se non regolare, e sono più che certo che, se si prende per buona la parte alta e la si duplica in basso, con i dovuti calcoli si arriva alla formulazione della "sezione aurea", l' 1,6180339887.
Provateci?


domenica 14 agosto 2011


sabato 13 agosto 2011


Video - pianificare una rotta nautica


Ebbene si può fare anche questo con Google Earth. Avevamo già visto come "Sovrapporre  le carte nautiche con Google Earth", ma utilizzando anche le funzioni "aggiungi percorso" e "registra un tour", impostando a piacere i parametri di navigazione sulle "opzioni" degli "strumenti", si può creare una vera e propria panoramica del percorso completa di batimetrica. Una pianificazione del genere potrebbe integrare il "Piano di navigazione On-Line" di cui abbiamo parlato tempo fa, argomento forse un po' troppo dimenticato dai tanti lettori di questo blog, tanto più che potrebbe essere convertito in un altrettanto utile "Diario di Bordo", mi riprometto di farlo al più presto.

Mappa Nautica del Trasimeno


Anche il Brasile su Geogarage

Il Brasile su Geogarage
Anche il Brasile è entrato nelle Carte Nautiche Free di Geogarage. Visto che si parla di America del Sud, e il Brasile non ci metterà molto a diventare una grande realtà geopolitica a livello mondiale,  non posso non invitarvi ad una lettura in barca che per me è stata straordinaria, i "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez. L'ambientazione del libro è in Colombia.




venerdì 12 agosto 2011


Vento in poppa alla Polvese


Bellissima giornata ieri, una di quelle che non si possono dimenticare. I venti provenienti dall'Atlantico hanno mitigato la calura di queste giornate di agosto e, dopo il forte Grecale di ieri, era stato previsto un leggero venticello, e così è stato. Il vento tra i 4 e gli 8 nodi, questi ultimi solo una punta verso le 14, ci hanno permesso di andare sempre tra i 2 e i 3 nodi dandoci la possibilità di coprire a vela la distanza con l'Isola Polvese ed il ritorno, solo gli ultimi 500 metri, giusto perché era tardi ed il vento era calato, li abbiamo fatti a motore. All'andata siamo andati sempre in poppa, evento raro per il Trasimeno. Non abbiamo potuto fare a meno di fare il periplo dell'isola, io ho fatto anche il bagno. L'Isola Polvese è stata completamente risistematata dalla Provincia di Perugia, anche se non ho potuto visitare il Convento degli Olivetani, ed è bellissima, unica e meravigliosa. Come sempre pochissima gente, insomma un paradiso per gli amanti della solitudine, del silenzio, della storia e della natura. Sempre le stesse cose da anni, direte voi, ebbene sì non mi vergogno a dirlo, ma lo stesso vale per chi preferisce arrostirsi al sole di una qualsiasi spiaggia del nostro Bel Paese e per me non esiste vacanza "in acqua" che non sia con la barca, così come "in montagna" che non sia con gli scarponi ai piedi. Che altro dire se non che questi rari momenti riempiono il cuore di felicità: FOTOGALLERY


mercoledì 10 agosto 2011

La Cassetta del Pronto Soccorso in barca

Costa molto poco, da RICAMBIALO

La Cassetta del Pronto Soccorso, conforme alla Tabella "D" del DM 279/88, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

1) contenitore: di materiale rigido, a chiusura stagna, facilmente asportabile e galleggiante;
2) medicinali per uso esterno: disinfettante a base di ammonio quaternario (un flacone da 250 cc);
3) materiale per medicazione: ammoniaca (un flacone di vetro scuro), bende di cambric (5 confezioni di varie misure), cerotto adesivo (una confezione), cerotto medicato (una confezione), cotone idrofilo (un pacco da 250 gr), una forbice comune, garza idrofila compresse (una confezione di varia misura), garza vaselinata compresse (una confezione), un laccio emostatico, una stecca per fratture.

Molte più informazioni e consigli li potrete trovare su NAUTICA.



martedì 9 agosto 2011


lunedì 8 agosto 2011

Why a Tideway?

Tideway 10 Lugsail, dal sito Tidewaydinghies
Perchè una Tideway? Semplicemente perché sono spudoratamente belle, e penso sinceramente che sia vero. Ma quello che mi ha colpito di più nella loro descrizione è il fatto che per la prima volta un costruttore ammette che non sono le loro prestazioni l'aspetto più importante che le contraddistingue bensì altre cose come la facilità di utilizzo, la sicurezza, il divertimento, la bellezza tra modernità e tradizione, etc. etc. Finalmente c'è chi si vanta di costruire barche per famiglie e non per regatanti, "non vendiamo mute" hanno scritto nel loro sito.
Tideway costruisce vari tipi di dinghy in due versioni principali, da 10 e 14 piedi con pesi che vanno da 75 kg fino a 215 kg e, come già accennato, sono famose soprattutto non tanto per la velocità ma per il fatto che prima di scuffiare ce ne vuole di vento ed onda, insomma  barche sicure, facili e divertenti per tutta la famiglia.
Insomma, belle barchette da portarsi dietro con l'auto senza nessuna preoccupazione, si mantengono con poca spesa, si tengono facilmente in garage o in giardino, fatti tutti i conti sono "la barca ideale", anche perché ci si può vantare di possedere una bella barca classica.
Le Tideway sono fabbricate oltremanica ed il loro prezzo parte dalle 5000 sterline, anche se si trovano degli ottimi usati intorno alle 2000 - 3000 sterline. 



domenica 7 agosto 2011

Decreto sviluppo, misure a favore di quale nautica?

Il Parlamento, in una improbabile foto in cui quasi tutti sono presenti

Svegliati dal torpore che attanaglia potenti di destra e di sinistra arroccati sui propri privilegi, infatti ogni ricco pensa solo a se stesso, si sono messi in testa di adottare misure a favore della nautica applauditi dai soliti speranzosi in un futuro migliore: UCINA, testate giornalistiche lecchine, costruttori, etc. 
In soldoni mi si dice che verranno realizzati 40.000 posti barca in più e quindi i costi saranno più sostenibili anche per i piccoli, insomma un'equazione che ha sempre dimostrato il contrario. Aggiungo che, a mio parere, le tanto agognate misure mi sembrano, quando non sono ovvie come il discorso dei pontili galleggianti, il fare un logico ed inevitabile passo indietro sulle patenti nautiche ed infine l'alleggerimento della burocrazia nel "charter" giornaliero, uno specchietto per le allodole, fumose, generiche, insulse ed inutili come coloro che le hanno prodotte.
Tanto per non parlare a vanvera come loro darei qualche suggerimento, un po' meno ovvio però:
1) favorire lo sviluppo su tutto il territorio nazionale di "porti a secco" e di tutte le strutture ed infrastrutture necessarie, viabilità, parcheggi custoditi di auto e barche, spazi verdi, scivoli per varo e alaggio, gru, etc;
2) favorire il "merito" e non la lunghezza della barca, meno la si usa e più si paga, fino all'esclusione dal posto barca;
3) favorire la "rottamazione" di barche vecchie e vetuste che occupano inutilmente posti barca, nonché le relative attività di smaltimento e recupero dei materiali;
4) favorire la sostituzione di motori a scoppio con motori elettrici e batterie ricaricabili ad energia solare;
5) favorire la realizzazione di carrelli portabarche, motorizzati ed attrezzati per varo, alaggio e operazioni di "mast raising";
6) favorire il turismo nautico "itinerante" con la promozione dei "porti verdi", farli conoscere, credere nella loro enorme potenzialità economica e turistica;
7) favorire le concessioni dei porti spiaggia lungo il litorale e regolamentarne limiti e possibilità;
8) favorire la realizzazione ed il mantenimento nei porti dei "posti in transito", cavando di mezzo gli squali che li gestiscono;
9) favorire l'utilizzo di pontili mobili galleggianti in modo da aumentare il numero di posti barca;
10) favorire la piccola nautica concedendo ai piccoli natanti la possibilità di spiaggiare, per lo meno in una parte del litorale.
Queste sono le cose che mi vengono in mente così, fuori dai denti, senza neanche fare grandi sforzi cerebrali.
L'Italia, per cambiare, bisogna che si metta in testa che davanti a ciascun turista che visita e naviga nel nostro paese prima di tutto si mostrino correttezza e norme certe, non l'arroganza dei disonesti e dei cialtroni.


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