Il Sogno di Theimer, a cura di Vittorio Sgarbi.
Le sale sotterranee della Fortezza Medicea sono state scelte per l'esposizione delle sculture di Theimer proprio in virtù del rapporto fra la pietra da costruzione e il bronzo. Grazie agli importanti lavori di consolidamento e restauro appena terminati, gli aretini si sono riappropriati di uno spazio cittadino unico per imponenza architettonica e valore paesaggistico. (Dalla locandina della mostra).
Ivan Theimer è uno scultore ceco che si ispira al manierismo toscano, ma anche al simbolismo e ai classicismi delle età antiche.
"Il sogno di Theimer", è una straordinaria esposizione incastonata nella magnifica cornice della rinnovata Fortezza Medicea di Arezzo, progettata e realizzata dai "Da Sangallo" a metà del 1500. L'ingresso è gratuito e la mostra durerà fino al 23 ottobre.
Nota per i visitatori: all'ingresso non andate subito sulla destra nel corridoio principale ma entrate nella porticina a sinistra mezza occupata da delle sedie senza nessuna indicazione, vi troverete luoghi e opere di una bellezza unica.
E visto che Vittorio Sgarbi all'inaugurazione della mostra si era divertito ad appoggiarsi alle statue, io senza toccarle ho fatto di molto peggio.
Il famoso bacio "a pesce lesso"
I famoso bacio detto "della medusa", ovvero quello che accadde dopo aver mangiato panzanella con cipolla
Il famoso "gentleman stick"
Il più famoso dei "selfie-control"
La famosa "zone érogène" (notata la perfetta posizione "chiastica" del corpo"? Manco nelle migliori delle statue di Antinoo).
Abbiamo scoperto luoghi mozzafiato.
La FOTOGALLERY completa vale una visita, come l'esposizione.
Poi abbiamo proseguito nella fortezza e trovato la vasca da bagno del mio trisavolo, quel famoso Bartolomeo di Francesco Lenzi che, messo lì dai Medici a mantenere l'ordine, sparava su quei buzzurri degli aretini con i cannoni, è bé, .... guardate cosa c'ha in testa. Credo che vada cercato anche il bidet, non poteva non averlo.
Arezzo era magnifica, impossibile non passare attraverso le scalette di via de' Pileati che si affacciano sulle Logge del Vasari in Piazza Grande, uno dei luoghi più affascinanti del mondo e in cui ho avuto la fortuna di vivere e sostare.