giovedì 30 giugno 2016

Resti di antichi frangiflutti: il porto romano di Cosa



"Il molo romano di Cosa, odierna Ansedonia (GR), rappresenta uno dei primi esempi noti di impianto marittimo in opus caementicium. Di esso rimangono alcuni resti, che rivelano una notevole complessità edilizia nonostante siano alquanto malridotti, parzialmente inglobati in opere moderne e circondati da grandi quantità di detriti   ..."  (da: Felici-Baldieri, Il Porto Romano di Cosa)

A circa due ore da Arezzo, all'estremo sud del Golfo della Feniglia, una meraviglia di natura incontaminata, sorgono dalla terra e dal mare i resti dell'antica Città Romana di Cosa ai cui piedi fu costruito il porto del quale resistono al tempo resti, integrati in opere cementizie recenti,  in mezzo ai quali si scorgono ancora le basi dei piloni che sorreggevano i moli utilizzati dagli antichi romani.

I resti dei piloni dell'antico porto romano di Cosa, dallo studio di Felici-Baldieri


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