mercoledì 15 gennaio 2014

Große Segelanlage von Triton für Faltboot Vuoksa, Ladoga, Varzuga

Armo velico per trikayak Triton in vendita su eBay
A me piace parecchio l'idea di avere una barca completamente trasportabile ovunque e con qualunque mezzo con un bell'armo velico come quello che si vede in figura. Il produttore è la Triton di cui abbiamo già parlato nel post "Catamarani, kayak e canoe Triton, leader nel mercato russo".
Questo armo velico con gli stabilizzatori viene venduto su eBay per 1100 €, senza dover andare fuori dall'Europa per ordinare kayak completo di armo velico e stabilizzatori ci si può rivolgere a "Willkommen im Faltbootzentrum - Europas größtes Faltbootsortiment" dove potrete trovare un grandissimo assortimento di kayak e canoe ripiegabili, se richiesto con dotazione di armo velico e/ o stabilizzatori. Per avere un trikayak a due posti di questo tipo completo di tutto penso che si possa spendere meno di 4000 €.
Di un altro dealer, ma solo di prodotti provenienti dall'est, ne avevamo parlato nel post Russische Faltbbote.




martedì 14 gennaio 2014

DEA TETI 6000 in vendita al Porto del Sole

DEA TETI 6000 in vendita su Subito
Ogni tanto qualcuno mi scrive per chiedermi un consiglio se acquistare questa o quella barca, sinceramente è molto difficile rispondere soprattutto perché non si sa mai con chi si parla, dove abita, con chi ci vuole andare, che disponibilità economiche intende destinare alla vela, il tempo a disposizione ed infine che esperienza ha.
Però, se facessi un gioco, mettessi tutte queste variabili in un barattolo e lo scuotessi credo la barca ideale che ne uscirebbe fuori potrebbe essere una come questa DEA TETI 6000 in vendita su Subito.it e ormeggiata al Porto del Sole di Tuoro sul Trasimeno, credo presso il nuovo ed interessante circolo velico presente, la Compagnia della Vela Venti del Trasimeno.  
Certo va vista bene, ma perché potrebbe attrarre questa barca: è spaziosa ma non troppo pesante da gestire, ha la deriva a scomparsa totale, è carrellabile, ha un bel pozzetto e una bella linea, le sue linee d'acqua sembrano garantire stabilità e solidità ed infine si compra con qualche migliaio di euro. C'è da aggiungere che da quel che mi risulta i Venti del Trasimeno hanno degli ottimi prezzi per l'ormeggio e una buona scuola di vela, altrimenti c'è sempre la darsena pubblica provinciale disponibile.
Fare la vela solo quando se ne a voglia e con poche risorse come facciamo noi credo che sia il modo migliore per farla e questo DEA TETI 6000 può essere una soluzione. Per l'ormeggio e la gestione/ uso annuale di questa barca al Trasimeno credo che non si superino i 1000 € all'anno, con oculatezza molto meno, come noi che ne spendiamo meno della metà.
Ho visto nell'annuncio che il proprietario accetta anche permute, insomma non male, specialmente per chi non ne può più di aprire il portafoglio per riempire il serbatoio del gommone.
Ho trovato altre foto di questa barca su questo profilo FACEBOOK, che attualmente, contrariamente a quanto si vede nella foto, sembra l'abbia ormeggiata alla darsena del Camping Punta Navaccia, però non ne sono certo poiché le segnalazioni di questo tipo che faccio nel blog sono personali,  gratuite e quando mi capita di vedere una barca che mi piace.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6,00 m
Larghezza: 2,40 m
Pescaggio: 0,25-1,10 m
Peso: 0,700 t
Sup. velica: 19mq
La barca in vendita, costruita negli anni ottanta, non è provvista di motore, ottima occasione per pensare di installarci un bel motorino elettrico.
Lo scivolo del Porto del Sole di Tuoro di cui avevamo già parlato è ora visibile su Street View, l'ho scoperto solo oggi.


Visualizza Le Terre del Trasimeno in una mappa di dimensioni maggiori


L'incredibile avventura di John Riding ed il suo "Sea Egg"

Preview di T3Media del video "Solo to New York?"
Nel 1968 John Riding pubblicò il libro "The Voyage of the Sea Egg", con la casa editrice Pelham Books, UK. L'autore aveva fatto un resoconto del suo avventuroso viaggio in solitario a bordo di un micro yacht di 12 piedi attraverso l'Atlantico, dalla Francia fino a New York.
Successivamente Riding scrisse il seguito, Sea Egg Again: From Atlantic to Pacific, che descriveva il suo progetto di circumnavigare il globo, proseguendo a sud, lungo la costa statunitense fino al Canale di Panama, poi nel Pacifico, prima di dirigersi a nord verso il Messico. Partendo da San Diego, ha effettuato la straordinaria traversata del Pacifico fino alla Nuova Zelanda, veleggiando in giro per il mondo. 
Molto poco si sa su quello che è successo all'intrepido marinaio e al suo piccolo yacht dopo aver navigato da Kawau Island, sulla costa NE di North Island in Nuova Zelanda, nel 1973. 
Ci si aspettava che concludesse la traversata del Mar di Tasmania che avrebbe richiesto circa 66 giorni di navigazione, ma Riding non è mai arrivato a Sydney, in Australia e, successivamente, venne ufficialmente dichiarato, "disperso in mare". Non è mai stata mai trovata alcuna traccia della sua barca. Forse l'ultima persona ad averlo visto è stato il 33enne velista britannico Michael Brien, che possedeva lo yacht, "Swirly World", e che aveva trainato il 'Sea Egg' da Auckland a Kawua. 
Le eccezionali doti marine del 'Sea Egg' erano state ben collaudate e la competenza del suo comandante era fuori discussione. Allora, cosa è successo? I possibili scenari sono: incendio a bordo; morte per fame o disidratazione di Riding a causa della eccessiva permanenza in mare dovuta a correnti contrarie e assenza di vento, disalberamento, barca affondata da un predatore, perdita del timone o una delle chiglie, affondamento intenzionale della barca e possibile suicidio a causa di squilibrio mentale, anche se questo è improbabile considerati i risultati conseguiti in passato da Riding.

Questo è quanto ho tradotto e maldestramente interpretato nel blog Bill's Log, altre informazioni, poche purtroppo, si trovano nel sito Microyachts in the Tasman, mentre il video in testa al post è stato segnalato da Smallcraftadvisor.
Come nel "Caso Bas Jan Ader e la fine dell'Ocean Wave" di cui abbiamo già parlato la storia di questi grandi navigatori si fonde con la leggenda e il mito, forse quello di Sisifo che venne punito dagli dei per averli sfidati. Sarebbe comunque interessante leggere i due libri di John Riding.

I due libri di John Riding in vendita su Amazon
Ed eccovi ancora Riding in navigazione in una foto presa da questo breve VIDEOCLIP, un mito per sempre e nell'eternità.
John Riding sul Sea Egg in navigazione, da un VIDEOCLIP e-footage


Due ragazze coraggiose e un "tronco" di nome Makeba

Video on VIMEO
Mary e Amy si sono messe in testa di circumnavigare il lago Michigan in un "dugout", una piroga a vela ricavata da un tronco come facevano anticamente gli indiani d'America. Ci sono voluti ben quattro anni per costruirla con le loro mani ma alla fine hanno realizzato il loro sogno: hanno percorso 1200 miglia intorno alle coste del lago navigando per ben 93 giorni.

Per seguire la loro avventura potete consultare il loro blog, Lakemichiganinadugout o su Facebook
Che altro dire, belle, brave e coraggiose, cosa si vuole più dalla vita!

Mary ed Amy sulla loro piroga a vela, foto tratta dal loro profilo FACEBOOK

lunedì 13 gennaio 2014

VELA Sailboat

Da una pubblicità di "Popular Science" del dicembre 1979
Per quanto qui da noi sembri che parlare di canotto a vela sia quasi una novità, o una invenzione eccentrica, questo non è stato assolutamente vero neanche negli Stati Uniti d'America. Infatti nel numero di Popular Science - dicembre 1979 un fantastico modello di questo tipo viene commercializzato con tanto di vela, rigging, derive, timone e tutti gli ammennicoli necessari, compresi il gonfiatore e i remi, al modico prezzo di liquidazione di 159 $.
Certo è che con una barchetta del genere non si potrà attraversare l'Atlantico, anche se su Dailymail si legge che qualcuno ci ha provato ed è stato ripescato con grande disappunto delle autorità locali, e forse neanche il Canale di Piombino, però può essere un mezzo estremamente divertente per andare a pesca e in giro nei golfi e nelle acque protette con la grande comodità perché può essere trasportata in una borsa e in bicicletta.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche:
Lunghezza. 162 cm
Larghezza: 134 cm
Capacità: 181 kg
Sup. velica: 1.57 mq
4 camere d'aria separate, rigging in alluminio, chiglie e pala del timone in mogano, valvola di sicurezza.


Reverend E.L. Berthon: Costruttore di Barche Pieghevoli

Dal sito del Cantiere Berthon
La storia del Reverendo Edward Berthon è davvero eccentrica, forse ai limiti dell'incredibile. La BBC News, successivamente al ritrovamento di una barca pieghevole di sua invenzione, nel 2002 fece un trafiletto nelle sue testate che, come al solito, vi traduco, ed interpreto maldestramente. E' davvero interessante:

Un dinghy pieghevole inventato da un eccentrico vicario dopo un disastro occorso in navigazione nel 1849 è stato rinvenuto in Brodsworth Hall, vicino a Doncaster. La scialuppa di salvataggio portatile, realizzata in tela impermeabile tesa su legno incernierato della lunghezza di 14 piedi, è stata realizzata dal reverendo Edward Berthon. 
Il sig Benthon fu un inventore prolifico, detentore di ben 25 brevetti, riuscì ad attirare l'attenzione della Regina Vittoria dopo aver causato scalpore poiché trascurava i suoi doveri religiosi. La sua barca, la cui qualità è stata testata da eserciti di formiche e termiti sciolte sul tessuto, era stata dimenticata da decenni tra le "cose" di famiglia in un magazzino. 
Un archetipo eccentrico:
Virginia Lloyd, una curatrice dell'English Heritage, ha affermato: "Berthon era pieno di idee stravaganti, ma al momento della sua morte, alcuni lo consideravano un vero genio. "Era certamente l'archetipo eccentrico inglese." Le cellule grigie del chierico produssero altre invenzioni come una torcia al magnesio per illuminare vetrate, un supporto per telescopi, e un palco pieghevole. 
Gli esperti sono rimasti sconcertati dalla scoperta della sua barca di Brodsworth Hall sulla quale era stata applicata una etichetta in ottone, con la scritta: "Berthon Boatworks Romsey". 
Questa dicitura era stata effettivamente riscontrata in Romsey, Hampshire, dove i membri di un gruppo di studio archeologico stavano conducendo ricerche sulla vita del reverendo Berthon. 
Egli è stato vicario di Romsey tra la metà e la fine del 19° secolo. Il religioso costruì la propria azienda in un piccolo cantiere dietro la canonica, impiegando fino a 100 uomini. La gente del posto alla fine venne infastidita dalla quantità di tempo dedicata alle sue invenzioni e alla sua intraprendenza tanto che una Domenica un insegnante della scuola rassegnò le sue dimissioni in segno di protesta. 
Survivors:
Ma la barca pieghevole di Berthon attirò una attenzione reale. Fu progettata come soluzione a un disastro navale occorso al largo della costa scozzese nel 1849, in cui 100 persone annegarono con l'affondamento della SS Orion. Rendendo la barca pieghevole e compatta egli sperava di convincere gli armatori a portarsela con se come scialuppa di salvataggio. 
Esposta alla Great Exhibition del 1851, incuriosì la Regina Vittoria, tanto che chiese di fare una dimostrazione privata sull'isola di Wight. Il Principe Consorte la raccomandò alla Royal Navy, ma l'Ammiragliato rispose che non c'era posto per le armi. 
Dopo il disastro del Titanic del 1912, vennero introdotte nuove norme sulle scialuppe di salvataggio e la barca di Berthon venne dimenticata per sempre. 
Il Signor Berthon morì nel 1899, anche se la sua azienda continuò a prosperare fino al 1918. 
L'esempio di Brodsworth è una delle cinque imbarcazioni di Berthon conosciute ancora in circolazione. Questa fu acquistata da un parente di Charles Sabine Augusto Thellusson, il costruttore di Brodsworth Hall e appassionato velista. Il Signor Thellusson ereditò la tenuta di Brodsworth nel 1859, tenuta che ispirò in parte il libro di Charles Dickens "Bleak House". 
 La barca è ora in mostra al Brodsworth Hall. (maldestramente tradotto ed interpretato da: BBC News)

The Berthon folding-boat, which made a rough voyage in the Bay of Biscay, stampa in vendita su eBay
Questo articolo l'ho prodotto successivamente alle mie ricerche sulle novità presenti al London Boat Show 2104 in cui è stata esposta la barca a vela pieghevole Nautiraid Coracle 300S, della quale avevamo già parlato in occasione del Salone di Dusseldorf del 2013. A Londra il Cantiere Nautiraid ha presentato anche la versione più piccola di questa barca, la Coracle 245.

Nautiraid presente al Salone Nautico di Parigi del 2013, via Facebook

sabato 11 gennaio 2014

Il Tour dell'Elba su Map Tales


Condividere la storia e racconti su Map Tales, una piattaforma web in cui giornalisti, insegnanti, blogger e cantastorie (per citarne alcuni) la utilizzano per raccontare eventi di cronaca, vacanze, crociere, gite e passeggiate, illustrare la storia, la geografia e la letteratura, fino a descrivere gli eventi storici e le avventure della propria vita.

Per provare ho riportato il Tour dell'Elba.



venerdì 10 gennaio 2014

Sztranduś, un veliero classe "pico" per autocostruttori

Dalla FOTOGALLERY di Sztranduś
Sztranduś è un veliero classe "pico" molto simile all'Inséparable 389 di cui abbiamo già parlato e del quale è disponibile in rete il progetto. E' molto bellino e dalle caratteristiche tecniche interessanti:
Lunghezza scafo: 400 cm
Lunghezza al galleggiamento: 367 cm
Larghezza scafo: 180 cm
Pescaggio: 20 - 80 cm
Dislocamento: 510 kg
Superficie velica: 8.5 mq (randa + fiocco)
Peso: 180 kg
Peso zavorra interna: 100 kg
Cuccette: 2

Come gentilmente segnalatomi da Eric di Nauticaltrek dopo la pubblicazione di questo articolo, ulteriori informazioni e i piani di costruzione di questa bella barchina si possono scaricare dal sito francese Bateaubois: Sztranduś, un vrai croiseur de poche!, nella sezione Downloads insieme a tanti altri progetti. Grazie Eric, sempre molto gentile!

Dal progetto di Sztranduś
Nel video la costruzione di Bijou, dove lo si può osservare in tutto il suo fascino.


giovedì 9 gennaio 2014

Practical, profitable, protected: linee guida per lo sviluppo sostenibile nelle aree protette

Global Nature Fund: Practical, profitable, protected
Vi propongo questa interessante pubblicazione in inglese del Global Nature Fund che contiene idee, casi di studio, linee guida e suggerimenti per aiutare la conservazione delle aree protette in modo che imprese, comunità di accoglienza e visitatori risultino in egual modo soddisfatti e vincenti.
Qui si parla di trekking, bici, canottaggio, equitazione, riscoperta di valori e tradizioni locali nell'artigianato e nell'eno-gastronomia, studio e osservazione della flora e della fauna, nuovi strumenti di comunicazione e divulgazione dell'informazione, creazione di eventi speciali e quant'altro.
Mi sembra un ottimo sistema per cambiare il punto di vista sulla protezione ambientale, passare dall'idea che sia solo qualcosa di costoso a quella di sfruttarne al massimo le enormi potenzialità economiche e sociali.
La pubblicazione ruota sui "cinque strumenti per rendere il turismo più sostenibile":

1. Gli strumenti di misura: questi possono essere usati per misurare l'impatto del turismo e tenere traccia delle modifiche esistenti o potenziali :
  • Indicatori di sostenibilità e monitoraggio (ad es. monitoraggio visitatori - si veda il capitolo 2). 
  • Individuazione dei limiti al turismo (ad es. la capacità di carico - vedi capitolo 4).
2. Gli strumenti di comando e controllo: sono strumenti attraverso i quali il gestore è in grado di mantenere uno stretto controllo sullo sviluppo e il funzionamento, sostenuto dalla normativa: 

  • Legislazione , regolamentazione e licenze (ad es. operazioni commerciali - vedi capitolo 6) 
  • Pianificazione territoriale e controllo (ad es. zonizzazione - vedi capitolo 2) 
3. Gli strumenti economici: si identificano quali siano i mezzi finanziari migliori per inviare segnali al mercato :
  • Strumenti economici (ad es. l'applicazione di tasse - vedi capitolo 6) 
4. Gli strumenti volontari: questi strumenti forniscono quadri o processi che incoraggiano le parti interessate a rispettare approcci e pratiche sostenibili in modo volontario: 
  • Linee guida e codici di comportamento (ad es. per i visitatori - vedi capitolo 2) 
  • Sistemi di gestione (ad es. il reporting e auditing , Carta europea - vedere capitolo 3)
  • Certificazione volontaria (ad es. certificazione ISO e EMAS - vedi capitolo 3) 
5. Il sostegno: è un modo attraverso i quali i governi possono influenzare direttamente o indirettamente il sostegno alle imprese che si sforzano nello sviluppo sostenibile: 
  • Fornitura e gestione delle infrastrutture (ad es. fornitura di infrastrutture turistiche come piste , noleggio di biciclette e mezzi pubblici - vedi capitolo 4) 
  • "Building Capacity" ( vedi capitolo 3) 
  • Servizi di marketing e di informazione ( vedere capitolo 5)

Bici e barca, ma quanto ne abbiamo parlato! Dalla pubblicazione del Global Nature Fund


mercoledì 8 gennaio 2014

SailOnBike Tour nel Regno di Atlantide


Visualizza SailOnBike Tour a Santorini in una mappa di dimensioni maggiori

Pur ammettendo che il mio barchino sul lago mi rende estremamente felice ed appagato non smetterò mai di sognare rotte e navigazioni in luoghi lontani, ma non quelle che ti costringono a mesi di traversate tra bonacce e tempeste, tra mare piatto e onde alte sei metri, bensì piccole uscite lungo costa, semplicemente tra una spiaggia e un'altra, per esempio, di una bellissima isola. Una di queste potrebbe essere quella tra le più affascinanti del Mar Egeo, Santorini, che sembra abbia ispirato la Leggenda di Atlantide.
Il romanziere francese Pierre Benoît riguardo a questo mito scrisse:

"È bene che Atlantide resti un mistero. È giusto che l'uomo, guardando l'oceano, si inquieti pensando ad un lontano e imperscrutabile regno inghiottito in un giorno e in una notte dalle acque e dal fuoco; all'orgoglioso sogno di un'eternità infranta dal risveglio della Natura. Le civiltà nascono, crescono ed, infine, muoiono. Prepariamoci a questo. Atlantide non è mai esistita! È in ogni luogo."


L'isola di Santorini, foto tratta da Wikipedia
A questo punto come si fa a non desiderare di vederla, da terra ma anche è soprattutto dal mare. Ai miei figli ho sempre detto ed insegnato che la vita di mare senza una barca, seppur piccola, è una noia mortale, perciò mi organizzerei con bici e barca, come in più modi esposto su SailOnBike: una bici e una barca in tre borse e via, con qualsiasi mezzo. 
Santorini si raggiunge facilmente in aereo, senza scalo da Fiumicino, e vi possiamo trovare temperature miti d'inverno e calde d'estate, probabilmente il periodo migliore per visitarla è tra maggio e giugno anche per evitare la ressa estiva. Il prezzo medio del volo da Fiumicino A/R è di circa 300 e a persona, ma sono convinto che i miei figli sarebbero capaci di trovare voli ben più economici.
Il Tour, di una settimana, prevede due tappe in bici lungo la costa occidentale dell'isola e due tappe in canoa/ gommone/ catamarano a vela all'interno del piccolo arcipelago, tra Santorini e Thiras. 
L'idea di effettuare un SailOnBike Tour in questo luogo l'ho avuta grazie alle proposte di National Geographics Expeditions che propone viaggi ben più impegnativi.

National Geographics, Greece Islands Adventure
Nel nostro Tour, una volta arrivati all'aeroporto di Kamari, si raggiunge Santorini in autobus per pernottare, per esempio, da El Greco Resort. Il prezzo medio della camera doppia si aggira intorno ai 100 €. Il giorno successivo si inizia il Tour in bici, percorrendo poco più di 10 km, fino alla località di Perivolos dove si potrà pernottare, per esempio, al 9 Muse Santorini Resort. Dal qui non è lontana l'antica città di Thira che varrà sicuramente la pena di vedere. Da qui si parte per la navigazione a vela, portandosi dietro il leggero bagaglio e la bicicletta, fino alla spiaggia della Caldera, dove pernotteremo al Calderaview-Santorini, per poi proseguire attraverso le isole di Nea Kameni e Thiras fino a Oìa dove potremmo pernottare al Loakasti Villas. I due giorni di navigazione a vela prevedono un percorso di circa 20 miglia nautiche in totale, mentre il tragitto da Oìa a Santorini in bici è di circa 10 km.
Credo che un Tour del genere, sicuramente di lusso, in una delle più belle isole del Mediterraneo, in barca ed in bici, si possa fare in due persone con una cifra che non superi i 1500 €.


Che ne dite? Mi sembra bello.


martedì 7 gennaio 2014

Un pensiero sulla tragedia di Cape2Rio


Inutile dire "forse si poteva, forse si doveva", di tragedie del genere ne sono occorse in condizioni molto meno critiche, in regate molto meno importanti ed in latitudini molto meno tempestose. Chi si appresta ad affrontare un'avventura del genere conosce bene i rischi a cui va incontro e niente e nessuno potrà mai fermare l'eterna competizione dell'uomo contro se stesso, la natura e i suoi simili.
Ancora pochi i commenti in rete, solo qualche mesto servizio dai TG, forse le informazioni sono ancora troppo poche, certamente scarse da parte degli organizzatori dell'evento.
Ad ulteriori commenti preferisco proporvi un pensiero che qualche anno fa venne redatto in ricordo di un esperto istruttore di vela annegato nel corso di una regata annuale, credo che possa valere per tutti, anche per il nostro amico e collega perito nella Cape2Rio.

La tua passione per la vela era contagiosa,
la tua pazienza per l'insegnamento lodevole,
la  tua forza nell'aprire la strada a molti è stata fonte di ispirazione,
la tua umiltà, nonostante le grandi capacità, era ammirevole.
La tua lotta per conseguire l'obiettivo comune è stata molto amata,
tu hai sempre saputo quando essere serio durante una regata tenendoci tutti a posto,
ma avevi un sorriso per tutti quando abbiamo raggiunto il nostro traguardo,
e, per quanto piccoli con te sulla barca, ci siamo sempre sentiti al sicuro.
Si sapeva sempre che cosa fare, non importa in quale situazione,
eri competitivo, forte, creativo, appassionato e avevi un talento particolare
per mantenere unita la squadra.
 Eri ammirato, apprezzato e amato da molti.
Hai condiviso con noi la tua passione per la vela,
hai avuto infinita pazienza nell'insegnamento, seguendo i nostri progressi
e correggendo gli errori durante le navigazioni e le regate.
Ci hai insegnato ad apprezzare la bellezza del vento sull'acqua,
le vele gonfie di vento, i tanti colori dello spinnaker,
il cielo e l'acqua, l'emozione della regata e il polso e il ritmo della barca.
Tu ci hai dato il dono della tua conoscenza, della tua amicizia,
il tuo amore per la vela e di cui ti saremo sempre grati.
Penseremo sempre a te ogni volta che soffia il vento e le vele si gonfiano.
Per sempre a vela Scotty!
(da 48°Notrh, Sail on Scotty)

domenica 5 gennaio 2014

OMG: attracco pericoloso



La nave Adamantios Korais con il Capitano Isidoro Hardy si avvicina al porto di Kimolos mentre soffiano venti di intensità 9 Beaufort. 
Il video è stato preso da un residente dell'isola, che era a bordo della nave, ed è entrato in mio possesso da un membro dell'equipaggio.


sabato 4 gennaio 2014

Barchette di carta: Thonier de Concarneau

Dal sito pierreg.free.fr
Costruire questa barca per la pesca al tonno in miniatura  non è un gioco da ragazzi, ma se ci si pone la dovuta attenzione, vi renderete conto che con un po' abilità verrà fuori un modello da esposizione. Prima di tagliare fate una leggera incisione nei punti che dovranno essere piegati. Coloratela prima del montaggio. Le corde possono essere realizzate con un filo di naylon. Fissate un filo rivestito di colla lungo il lato lungo del fiocco e della trinchetta per dare aderenza alla drizza. ....

Via: Thonier de Concarneau.


venerdì 3 gennaio 2014

EXPANDACRAFT, gli scafi smontabili

Catamarano a vela, dal sito Expandacraft
Di scafi smontabili ne avevamo parlato con il Frenzy, anche in questo caso la soluzione proposta mi sembra molto interessante, forse più versatile visto che con questi scafi si possono realizzare trimarani, stabilizzatori per canoe e kayak ed infine catamarani. 
Su Smalltrimarans potrete vedere come è stato realizzato un bel trimarano da 17 piedi.

Il semplice sistema di assemblaggio delle parti, dal sito Expandacraft
Queste sono le caratteristiche tecniche sezione per sezione:
Peso della sezione centrale: 11 lbs (4.99 kg)
Peso delle sezioni prua/ poppa: 7.5 lbs  (3.40 kg)
Lunghezza di tutte le sezioni: 4 ft (1.22 m)
Capacità: lo scafo da 12 (3.65 m) piedi ha una capacità di 240 lb (108.86 kg) , lo scafo da 16 (4.87 m)  piedi da 450 lbs (204.12).



Quelli nel video sono i 12'9 Pocket Cat di Expandacraft. Sono modulari, in modo da poter essere trasportati in una berlina e stivati in un armadio. In totale ciascuno pesa solo 75 libbre (34.02 kg) e richiede solo pochi minuti per il montaggio.


App of the Month: Che fate? 'Nd'annate? Mo' ta 'a do



Scusatemi, ma quello che viene in mente quando si vedono da lontano quei mostri di navi che sembra vengano proprio nella nostra direzione per travolgerci è proprio questo: a str .....!
Allora, come per Verdone nel famoso film "Viaggi di Nozze", è stata predisposta una App per iPhone o iPad che, con l'ausilio della telecamera, riesce ad individuare il mostro che vi sta davanti e vi dirà in quale direzione sta andando. L'applicazione si chiama Boat Watch Pro e con soli 4.99 $ oltre all'individuazione della nave tramite telecamera potrete impostare una serie di allarmi che vi avvertiranno in caso di pericolo imminente, abbordi in mare, oppure sapere quante navi ci sono nei dintorni. 
Insomma, Verdone e "prognosi riservata" a parte, mi sembra davvero utile.
Boat Watch Pro


giovedì 2 gennaio 2014

Croyak Adventure, l'eco mestiere

Croyak Adventure
Se vi piacciono i viaggi avventurosi e non vi dispiace un po' di acqua di mare addosso venite a sperimentare la gioia pura della libera navigazione. La costa della Croazia è considerata una dei più bei posti al mondo grazie alla sua natura selvaggia con circa 1200 isole (66 abitate), mare turchese e molti monumenti storici, alcuni di migliaia di anni fa. Siamo situati sull'isola di Lussino, una bella isola verde nella parte nord del mare Adriatico. (da: Croyak)

Croyak Adventure è un gruppo di giovani entusiasti che hanno trasformato la loro passione per il mare in un "eco - lavoro" organizzando avventure con i trikayak a vela Hobie Tandem Island, tra le meravigliose isole della Croazia.
Tutte le informazioni, inclusi i PREZZI del noleggio e dei TOURS, li potrete trovare nel loro sito. Bravi!


Questo è il posto dove sono ormeggiati i trikayak, si vedono anche nelle foto di PANORAMIO.


Trimobil, il triciclo da turismo

Trimobil
Non si finisce mai di scoprire cose nuove, in questo caso davvero interessanti visto e considerato che Trimobil è un triciclo capace di portare fino a quattro persone più una barca. 
Come potete osservare voi stessi, nella figura ci sono due persone trasportate che pedalano, un ampio bagagliaio e la barca sul tetto, ma le configurazioni possono essere varie tanto che questo triciclo è stato soprannominato il "furgone economico".
Dal punto di vista dell'acquisto i 4.150 € di partenza per averlo non sono pochi, ma se si considerano i vantaggi credo che valga veramente la pena di farci un pensierino. Nel sito di Trimobil potete trovare i riferimenti a chi con questa bici ci sta girando il mondo ...... e perché non anche per mare.

Trimobil familiare, dal sito Trimobil


mercoledì 1 gennaio 2014


martedì 31 dicembre 2013

Pocket and Micro Cruisers - A Band of Brothers



Micro e Pocket Cruisers, vengono visti sempre di più negli eventi che prima erano dominio esclusivo dei grandi yacht, "outsiders" in quel mondo in cui forse potremmo essere .... ma dal quale siamo ancora fuori, all'inferno! Ma è un inferno in cui si sta bene. Prendine uno anche te e unisciti a noi!

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Sean Mulligan YouTube Channel).


domenica 29 dicembre 2013

Mapping the Sea

Mapping the Sea
Mapping the Sea è una mappa interattiva della splendida isola di Barra nelle Outer Hebrides (in Scozia). La mappa è stata creata dall'artista Stephen Hurrel ed dall'ecologista Ruth Brennan. Per creare la mappa gli alunni delle scuole locali hanno intervistato i pescatori e gli abitanti più anziani dell'isola. La mappa esplora il ricco bagaglio culturale degli isolani, in particolare in relazione ai mari intorno all'isola. La mappa presenta una serie di marcatori interattivi che permettono di esplorare le foto di Barra e audio-video che consentono di ascoltare i racconti di gli isolani direttamente dalla mappa.

Via: Google Maps Mania

Mi sembra un ottimo sistema per promuovere anche le nostre isole e i loro mari. Nell'immagine sotto, terra e mare nell'isola di Barra.


sabato 28 dicembre 2013

Old Town Canoe in Italia

INSPORT, tutto per la canoa in Italia
INSPORT è l'importatore in Italia delle canoe Old Town di cui abbiamo già parlato nel post Old Town Molitor Canoe
INSPORT è l'importatore di altri prodotti molto interessanti tra cui Grabner e Sevylor sui quali sono applicabili kit velici.
Riguardo alle Old Town ho trovato questa bellissima immagine d'epoca  relativa all'armo velico.

L'armo velico su di un vecchio modello Old Town, se non mi scordo ripreso dal forum.woodenboat
Prendo spunto da questa informazione per comunicarvi che nei prossimi giorni sarò meno attivo nel blog perché, come promesso, impegnato nel completamento della traduzione del libro "Camping Out with the British Canoe Association" di John D. Hayward, la mia futura pubblicazione "free".
Vi chiederete perché abbia scelto, fra i tanti, proprio questo libretto pubblicato in Inghilterra nel 1891, tra l'altro abbastanza impegnativo nella traduzione considerato il linguaggio di più di un secolo fa. E' semplice, ad un certo punto l'autore asserisce, "qualcuno dice che la canoa a vela è lo yacht dei poveri, ma non è così ....".  Questa frase credo che sancisca la nascita della nautica "popolare" al mondo, successivamente ripresa dai francesi negli anni sessanta con la "voile démocratique". Inoltre in questo libro si parla di campeggio nautico secondo un vero e proprio stile scout, a cui ho aderito per tantissimi anni; poi ci si trovano curiosità, definizioni ed aneddoti, nonché le avventure dei protagonisti vissute in un mondo che oramai non esiste più, ma che siamo sempre in tempo a recuperare con le nostre scelte.
Forse vi chiederete anche il perché del "free", senza averne assolutamente nulla in cambio come tutto quello che faccio nel blog, bé anche questa una scelta in controtendenza in un mondo in cui o si fa tutto per denaro o per ricevere qualcosa in qualsivoglia altro modo. Negli ultimi anni io e Elena abbiamo scoperto una cosa molto banale, il denaro non fa la felicità e non serve a nulla se non lo si sa spendere, anzi per contro può provocare molta infelicità. Certo un po' ce ne vuole, ma è sufficiente quello che serve per vivere, e anche il lavoro non deve essere sempre condizionato ad un controvalore in denaro Si può lavorare gratis, per volontariato facendolo per solidarietà, ma lo si può fare anche solamente per diffondere una cultura o delle idee. 
Bisogna lavorare per vivere, non vivere per lavorare, e da molta soddisfazione spendere il proprio tempo per gli altri.

Il metodo di traduzione del "Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China", via via che si traduce la colonna in lingua originale scompare e si allunga quella in italiano


giovedì 26 dicembre 2013

Una sfida emozionante in bici e canoa


Alistair Cope, il 55-enne padre di tre figli che gestisce un'attività di bici d'epoca, sta per compiere la sua impresa, un viaggio in solitario da Edimburgo a Exmouth. 
Egli intende trainare la canoa dietro la sua bicicletta finché non trova acqua, a questo punto metterà la sua bici Pashley nella canoa e inizierà a pagaiare!


Cope non è estraneo alle avventure poiché nel 2010 circumnavigò la costa del Regno Unito in bicicletta, da lì gli è venuta in mente quest'idea.
Ha lavorato al progetto assieme a Flaxlands creando una specifica canoa coperta di lino.
Complessivamente si tratta di un viaggio di circa 300 miglia in acqua, con 111 chiuse da attraversare, e di 390 miglia a terra che prende una parte del North York Moor. Tutto il tragitto verrà effettuato con il materiale sulla canoa, anche la tenda e le attrezzature, procedendo in bicicletta e in canoa.
Quando a Cope gli è stato chiesto: "quanto tempo ci vorrà?"  L'intrepido avventuriero gli ha risposto: "Circa quattro settimane poiché, se posso "spingere" quando vado in bici, con la canoa l'andatura è piuttosto lenta.
Mi sto accingendo a passare giornate molto lunghe, ma il pensiero di attraversare la maggior parte dell'Inghilterra in acqua dovrebbe essere interessante ". 
Il suo percorso prevede Edimburgo, Newcastle-upon-Tyne, York, Doncaster, Nottingham, Birmingham, Stratford-upon-Avon, Gloucester, Exeter e Exmouth.
Egli dovrebbe iniziare questo sabato, il 17 agosto, per concludersi il 14 settembre.
Cope sta raccogliendo fondi per tre associazioni di beneficenza. Headway, Devon e Exeter e la Royal Academy for Deaf Education che si trovano vicino a dove abita,  in Exeter, destinandogli il 90 per cento delle donazioni.
Egli sta raccogliendo fondi anche per Blesma e il 10 per cento rimanente sarà destinato a questa attività di carità che aiuta gli uomini e le donne che hanno perso gli arti e l'uso degli arti, o hanno perso la vista al servizio del nostro paese.
È possibile donare e seguire i suoi progressi tramite il suo sito web: PAPETE, e se vi capita di incontrarlo lungo il suo percorso, può essere sufficiente l'offerta di un letto, una doccia o anche solo una fetta di torta, purché gratuito!
Cope è stato sostenuto e ed incoraggiato da due negozi del Devon: Saddles and Paddles of Exeter and Bikelands of Exmouth, e lui è davvero grato per il loro aiuto!

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Exmouth Journal).

Union Jack, dal diario di Papete

mercoledì 25 dicembre 2013


martedì 24 dicembre 2013

PASS' Port à Sec, il porto a secco diventa un'eccezionale risorsa



Se sei abbastanza fortunato da avere un posto in un ormeggio, rischi di trovarti legato mani e piedi nello stesso posto per anni per paura di perderlo. Inoltre la zona di navigazione è sempre la stessa e limitata.
Grazie a "PASS' Port à Sec" si possono vivere con maggior soddisfazione le gioie del diporto nautico lungo tutta la costa della Francia! 

PASS' Port à Sec offre uno spazio a terra e, a differenza degli ormeggi in acqua, il porto a secco fornisce ai diportisti la massima possibilità per la navigazione. La reattività, l'organizzazione e i moderni mezzi di movimentazione in un porto a secco permettono di utilizzare la propria barca allo stesso modo che la si avesse in un ormeggio in acqua. 
Inoltre chi aderisce a questa opportunità ha altri vantaggi: coloro che abitano lontano dalla loro barca sono rassicurati dal fatto che un professionista si trova sempre nelle vicinanze, inoltre la barca a terra è meno esposta agli agenti naturali ed è più facile da mantenere. Il fenomeno dell'osmosi scompare. Il consumo degli anodi è notevolmente ridotto, e l'antivegetativa spesso diventa inutile. Si tratta di risparmi importanti per l'armatore ed è garantito un maggior valore in caso di rivendita. Infine la disponibilità, infatti grazie alla forte crescita della realizzazione di porti a secco, tutti i nuovi clienti possono essere accolti. 
Emergono due tipologie di armatori. Coloro che navigano giornalmente e quelli che lasciano il porto solo poche volte l'anno per le crociere più lunghe, in ambo i casi riceve un'offerta di vari e alaggi in funzione del loro ritmo di navigazione, il "PASS' Port à Sec ".
Attraverso la rete di porti a secco creata in Francia alcuni clienti stanno già beneficiando della possibilità di scoprire nuovi bacini di navigazione, ma l'associazione vuole andare ancora oltre.
"PASS' Port à Sec", il vostro ormeggio diventa mobile! ..... continuate a leggere.
(Parzialmente tradotto ed interpretato da Voiles News).

Tutto il resto che volete sapere su questa importante iniziativa la potete trovare su: france-portasec.

E noi italiani? Continuiamo a sperperare denaro pubblico e a deturpare le nostre coste costruendo eco-mostri che possono contenere pochissime barche, a prezzi sempre meno sostenibili, per far arricchire pochi a spese di tutti.

Dal sito france-portasec


lunedì 23 dicembre 2013


domenica 22 dicembre 2013


Caledonian Canal Canoe Sailing Expedition



Caledonian Canal Canoe Sailing Expedition - May 2012

Il Caledonian Canal o canale di Caledonia è un canale situato in Scozia che collega la costa orientale presso Inverness (mare del Nord) con la costa occidentale a Corpach nei pressi di Fort William (oceano Atlantico). Il canale è lungo circa 100 km ma solo un terzo circa del suo percorso è artificiale, il resto utilizza infatti i laghi di Loch Dochfour, Loch Ness, Loch Oich e Loch Lochy. Progettato e costruito durante la prima meta' del XIX secolo dall'ingegnere britannico Thomas Telford, è caratterizzato dalla presenza, sul suo percorso, di 29 chiuse o conche, otto delle quali si trovano in località Banavie e formano la cosiddetta Scalinata di Nettuno. (Via: Wikipedia).

Che meraviglia attraversare la Scozia e i suoi laghi con una canoa a vela!


Optymax, lo yacht a vela da diporto

Optymax in navigazione, dal sito Sky-Yacht
Chi ama le cose semplici, comode e facili da usare e gestire non può non apprezzare questo Optymax, un catamarano a vela di produzione polacca esposto al Boatshow di Linz, fotografato da Kajaki-Grabia. A me non dispiace affatto.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali.
Lunghezza: 4,03 m
Larghezza: 1,97 m
Peso: 190 kg
Dislocamento massimo: 470 kg
Numero di persone: 4
Superficie velica: 10 m2
Pescaggio: 0, 2 - 0,7 m
Il prezzo non lo conosco ma la produzione polacca riesce sempre a stupirci per l'ottimo rapporto qualità/ prezzo.



sabato 21 dicembre 2013

PROMOCJA SUPER MultiFUN 4 in 1

E&T Multifun 4 in 1, dal sito Allegro
Considerato il prezzo di 1450 Zlot, che convertite in Euro corrispondono a soli 348 €, varrebbe sicuramente la pena di ordinarlo, lo dovrebbero inviare per posta con qualche decina di € in più di spesa, oltre l'IVA ovviamente. L'E&T Multifun 4 in 1 è in vendita su Allegro.
L'ho trovato quasi per caso, al minuto 2.47, in un video sul Boatshow che si è tenuto a Lodz in Polonia dal 15 al 17 novembre 2013.

Dal blog Kajaki-grabia
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 225 cm
Larghezza: 125 cm
Altezza: 380 cm
Numero di camere d'aria: 3
Peso con imballo: 25 kg
Capacità max: 150 kg
Max persone: 1
Può essere utilizzato come kayak, windsurf, materasso e barca a vela.
Questo è il video del Boatshow dove si vedono altre cose molto interessanti come il bellissimo Maxus 24, l'HABER 660, il Minicat e in lontananza tanti altri.




venerdì 20 dicembre 2013


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