Oggi è il quindici agosto, nel giorno dell'Assunta come non citare il Magnificat di Maria e il suo significato profondo, di sicuro il motivo dominante di tutto ciò che sta alla base della "storia" che sto per riscrivere, una storia forse fantastica, forse ingenua, certamente diversa da quella che i "potenti" di ogni epoca ci hanno voluto raccontare, probabilmente solo un mucchio di notiziole raffazzonate che, per quanto note, avrei l'ambizione di vedere e rivalutare sotto un'angolazione diversa.
Ma andiamo per gradi e ricominciamo dal Magnificat:
Abbiamo già parlato del
Leone del Trasimeno e dei tanti misteri che lo avvolgono, dal tempo degli etruschi fino ad oggi, ma oggi il tempo si ferma a San Francesco e Federico II di Svevia che li vede presenti e protagonisti al Trasimeno, il primo con la preghiera, il secondo con l'affermazione del potere imperiale con la costruzione del Castello del Leone.
Il Magnificat di Maria è un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo di Luca, fin dalle origini della cristianità sarà il cantico della Chiesa, ma è proprio nei periodi più bui del "potere temporale" che San Francesco ne farà un pilastro della sua conversione.
A questo punto è arrivato il momento di aggiungere altri tre personaggi alla storia: Frate Elia da Cortona, il Papa Gregorio IX e ed il matematico pisano Leonardo Fibonacci. Assieme alla vita di questi protagonisti della nostra storia cerchiamo di ricostruire, in un pugno di anni, la striscia del tempo.
1202: Francesco di Assisi partecipa alla guerra contro Perugia, una guerra tra guelfi e ghibellini, ed in questa contesa Francesco sarà dalla parte dell'impero e del movimento comunale. Tutti siamo a conoscenza quanto questa guerra e la successiva prigionia sconvolgerà Francesco in cui iniziò il suo cammino di conversione. E' impensabile ritenere che tutto ciò che il futuro "Santo" farà da questo momento in poi non sia condizionato anche dalle sue idee "politiche".
1205: Arriva la conversione definitiva di Francesco, poi il processo davanti al Vescovo fino alle prime predicazioni con i confratelli.
1209: Papa Innocenzo III autorizza la prima regola francescana e si fondano i primi conventi.
1211 (1213): Francesco si reca all'Isola Maggiore in Quaresima e lì compie miracoli, da quel momento l'isola verrà abitata e verranno costruite le prime case.
1214: Federico II, re dei romani, viene eletto Re grazie all'aiuto del Papa Innocenzo III. Poco dopo Federico parteciperà al IV Concilio Lateranense come stretto alleato del Papa. I destini del Re e del Santo si intrecceranno per sempre.
1219: L'Ordine francescano cresce e Francesco si reca in Palestina, dove era in corso la quinta crociata, per tentare di mediare le sorti della guerra attraverso la conversione del Sultano e mettere fine alle ostilità. L'interpretazione di questo avvenimento è molto controverso tra gli storici, ma in fondo coerente con le scelte di Francesco di cui abbiamo già parlato. La missione verrà ritenuta un fallimento, come ancora oggi da gran parte degli storici.
1220: Il Papa Onorio III proclama Federico "Imperatore" per spingerlo a condurre la tanto promessa sesta crociata.
1221: Francesco rinuncia al governo dell'Ordine e, dopo il breve passaggio di Pietro Cattani, viene eletto Vicario Padre Elia da Cortona. Nello stesso periodo viene redatta la terza regola definitiva, anche con la collaborazione del Cardinale Ugolino d'Ostia, il futuro Gregorio IX, il futuro antagonista di Federico II.
1225: Federico II incontra Leonardo Fibonacci a Pisa, incontro che segnerà per sempre l'esistenza dei due grandi personaggi. L'Imperatore concesse allo studioso un vitalizio in modo che potesse portare avanti i suoi studi di geometria, studi che sembrano ripresi nella costruzione delle opere militari di Federico II. Nulla si conosce infatti della vita del Fibonacci dopo il 1228.
1226: Francesco muore in santità ad Assisi.
1227: Spinto dal nuovo Papa Gregorio IX, Federico parte per la sesta crociata ma l'armata, falcidiata dalla pestilenza, rientra ad Otranto. Interpretato come un ripensamento alle promesse effettuate, Gregorio IX scomunica Federico II.
1228: Nonostante la scomunica Federico riparte per la Terra Santa ed ottiene un grande successo a "tavolino" grazie al nipote del Saladino, guarda caso lo stesso Sultano che Francesco aveva tentato di convertire. Non può essere una caso, l'opera del Santo ottiene il più grande dei risultati ottenibili per mano di Federico II. Mi domando, come possono gli storici di mestiere non mettere in relazione i due avvenimenti?
1229: Federico si incorona Re di Gerusalemme, ma il Papa, nonostante la vittoria trama contro di lui, e così Federico per consolidare il suo potere in Italia.
1239: Dopo anni di scaramucce e lotte per il potere Papa Gregorio IX scomunica di nuovo Federico che, a sua volta, cercherà di sabotare il Concilio di Roma (1241) con la famosa battaglia navale dell'Isola del Giglio. In questa stessa data Federico II incontra Frate Elia da Cortona a Pisa. Da questo momento in poi Frate Elia entrerà nelle sue grazie a tal punto da essere anch'esso scomunicato nel 1240 e, diventando consigliere personale dell'Imperatore, fu investito di importantissimi incarichi diplomatici e politici. Mi domando, anche questo è un avvenimento casuale? Può diventare uno degli uomini più fidati di San Francesco consigliere dell'Imperatore solo perché si stavano simpatici? Non è che gli storici di mestiere, anche in questo caso, hanno dimenticato qualche passaggio?
1244: Il nuovo Papa Innocenzo IV si accorda con Federico che in cambio del ritiro della scomunica ottiene i territori papali persi.
1245: Nel Concilio di Lione Federico vine di nuovo scomunicato e deposto, e qui Federico subisce un grandissimo colpo che decreterà l'inizio della sua fine.
1247: Alcuni sostengono che i lavori per la costruzione del Castello del Leone di Castiglione del Lago furono eseguiti sotto la supervisione di Frate Elia da Cortona, in un luogo dove già esisteva un "castrum" romano. Il committente fu lo stesso Federico II. Non è così improbabile perché successivamente alla sua riabilitazione il Papa gli affiderà incarichi similari.
1250: Federico II muore nella sua amata Puglia, forse a causa di un'infezione intestinale, forse avvelenato. Nel 1250 Frate Elia da Cortona si riavvicina alla Chiesa che lo riabilita e gli affida la costruzione della Basilica di San Francesco fino al 1253, anno della sua morte.
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Una delle ultime foto fatte da me al Castello del Leone |
Come avete letto si parla di accadimenti avvenuti in una cinquantina di anni ma che hanno segnato la storia geopolitica del nostro paese, nonché quella della cristianità, che da San Francesco in poi cambierà radicalmente, almeno dal punto di vista teologico. Non possiamo non accostare la scelta di Frate Elia con l'azione politica di San Francesco fin dalla sua genesi, aspetto che rende il "poverello di Assisi" ben più attivo dal punto di vista politico di quanto ci abbiano fatto credere. La sua scelta di povertà è stata anche una scelta politica nella quale si intendeva chiaramente dividere il potere temporale della Chiesa da quello spirituale, insomma "Date a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio", è il celebre detto attribuito a Gesù e riportato nei Vangeli di Marco, Matteo e Luca.
Tutte cose note, certamente, ma forse andrebbero viste anche da un angolazione un po' più "politica" che non strettamente "confessionale". Qui entrano in gioco anche i rapporti tra Federico II, l'ecclesiastico frate Elia e lo scienziato Fibonacci, e non ci sarebbe da stupirsi se tutto ciò non facesse parte di un disegno più grande iniziato dal grande Santo di Assisi. La costruzione di una grande fortezza simbolo del potere imperiale alle porte di Assisi, il volere di un imperatore, la mano di uno scienziato, la collaborazione di un ecclesiastico e qui si segna un solco netto tra stato, scienza e religione ma che possono integrarsi a vicenda: forse era il sogno di San Francesco di Assisi, il "poverello", ma solo dopo ottocento anni si è riusciti in gran parte ad attuare questa grande visione del mondo e della realtà.
Concludo con un'ultima risposta ad un dubbio che, a questo punto, potrebbe assalire i nostri lettori: se sembra dimostrato che Leonardo Fibonacci fu parte attiva nella progettazione di Castel del Monte, cosa ci può entrare con il Castello del Leone? A mio parere c'entra, e molto. La prima considerazione da fare è che la Rocca nel corso degli anni è stata modificata, forse anche a causa dell'orografia dell'insediamento, certo è che la parte in basso della Rocca, come si vede nell'immagine, non è certamente parte del disegno originale. Il pentagono in origine doveva essere perfetto, anche se non regolare, e sono più che certo che, se si prende per buona la parte alta e la si duplica in basso, con i dovuti calcoli si arriva alla formulazione della "sezione aurea", l' 1,6180339887.
Provateci?