mercoledì 14 dicembre 2011

Les 12 m² du Havre

Dal sito Bruno Jeanson
Grazie alla segnalazione di Damiano Vivarelli, grande appassionato di queste barche, vi segnalo il blog degli amanti di questa classe di velieri, la 12 m² du Havre. Associandosi alla classe è possibile acquistare i piani di costruzione delle imbarcazioni che sono stati realizzati tra gli anni '20 e '50 del secolo scorso ma ci sono anche dei cantieri artigianali che le costruiscono come il Chantier Naval Florance che realizza i modelli Sitta 6.95 e 7.2. Avevamo parlato di questo cantiere perché può fornire ai suoi clienti il kit di fabbricazione del DORIS, una simpaticissima deriva d'epoca realizzabile con grande facilità in varie dimensioni.
In questo video tutti gli appassionati di velieri carrellabili possono finalmente ammirare un sistema intelligente per alare e varare una barca con chiglia senza gru: Sterna ber roulant. Ecco "Sterna" bella sbandata, meravigliosa!

Dal sito Bruno Jeanson
Ed infine un video, tanto per farsi un'idea di che meraviglie si parla:


martedì 13 dicembre 2011

Quando gli Egizi navigarono sul Mar Rosso


Sulle pareti del tempio di Deir el Bahari a Luxor, un bassorilievo ha lasciato a lungo perplessi gli archeologi e gli egittologi. Si vedono cinque imbarcazioni a vela che navigano verso la misteriosa "terra di Punt" su richiesta della potente regina Hatshepsut. Mentre fino ad oggi si era creduto che la flotta dei Faraoni fosse stata confinata solo nelle acque interne del Nilo, ora l'affresco di Luxor suggerisce un'altra ipotesi: la spedizione di Hatshepsut avrebbe attraversato il Mar Rosso per salvare le coste a sud dell'Impero ... E' possibile immaginare che un tale viaggio potesse essere effettuato con le capacità tecniche di allora? La domanda che è una sfida alle nostre conoscenze è a lungo rimasta senza risposta. Recenti esplorazioni archeologiche effettuate a Mersa Gawasis, sulla costa egiziana del Mar Rosso, hanno rianimato il dibattito. Un team di archeologi ha fatto importanti scoperte tra le quali alcune parti delle navi di Hatshepsut. Come si fa a provare la capacità tecnologica dei naviganti Egizi? Per l'archeologo americano Cheryl Ward, uno specialista in navigazione antica, l'unica soluzione era quella di ricostruire una delle navi della flotta di Hatshepsut e verificarne le doti marine. E' questa l'avventura che racconta il film, ripercorre le fasi della costruzione di Min, la barca e i pericoli occorsi durante la navigazione. Un viaggio favoloso!
Il film completo lo potrete vedere su ARTE', la nuova data di diffusione è Giovedì 22 Dicembre alle 10.15. Da vedere.

Via: Videos Arté TV

Barchetta sacra egizia al MAEC di Cortona

Nautic 2011, Elan 210 comme un grand

VIDEO di Voiles et Voiliers
Enorme successo dell'Elan 210 anche al Nautic 2011 di Parigi presentato in questo bel VIDEO dalla rivista Voiles et Voiliers . Ne avevamo già parlato, Elan 210 la grande sorpresa di Dusserldorf, quindi non mi dilungo. Posso solo dire che un veliero così non può non avere successo, queste sono le barche del futuro. Purtroppo in Italia mancano le strutture per accoglierle come gli scivoli e i porti a secco ma non gli assurdi divieti di avvicinarsi a riva ovunque, e nel nostro paese siamo sempre in ritardo su tutto, senza dover necessariamente mancare di citare chi dobbiamo ringraziare come al solito gli Amministratori più pagati del mondo. Nonostante tutto, buon vento Elan 210, importato in Italia da Adriaship.

Elan 210 in nomination come Yacht of the Year 2012


Novità Nautic 2011, Ikone J Rando e Gazelle Croisière

VIDEO da Voiles et Voiliers
Grazie alla segnalazione di Aurelio ecco il video di presentazione della rivista Voiles et Voiliers dell'Ikone J Rando del cantiere Espace Vag e della Gazelle Croisière del cantiere Marine Composites, esposti per la prima volta al Nautic 2011 di Parigi. L'Ikone J Rando è la versione da crociera del più sportivo Ikone J, già presente nel mercato da alcuni anni. L'Ikone J Rando ha un albero in carbonio senza sartie, strallo e paterazzo che permette un facile avvolgimento della randa, è una barca a vela semplice ed economica da usare, ha un ampio pozzetto ed una piccola cabina per due. Questa filosofia del veliero carrellabile leggero e gestibile da terra, come ben sapete, mi piace molto. Gli avvenimenti degli ultimi giorni ci stanno mostrando che oggi non è importante quanto si paga una barca ma quanto ci permette di risparmiare, non dimentichiamocelo mai. Molto bella anche la linea classica della Gazelle Coisière.

La Gazelle Croisière, da Ouest France Enterprises


lunedì 12 dicembre 2011

What a wonderful world



Meraviglioso questo video, quanto la notizia che la Conferenza sul Clima di Durban si è conclusa con un accordo storico, di importanza vitale per il nostro pianeta, (Fonte BBC). "Oggi abbiamo salvato il domani", ha esordito la Presidente dei Colloqui Maite Nkoana-Mashabane alla conclusione dei lavori.
Buon Vento Terra!



Almeno cinque ragioni per dire NON E' VERO!

Il mio barchino, prima o poi, tornerà sotto casa
Non esprimo il mio disappunto in controtendenza su questo argomento "bollente" perché sono stato uno dei "graziati" dalla tassazione sulle imbarcazioni di lusso del Decreto Monti, se fosse passata la prima versione di colpire anche i natanti avrei dovuto fare spazio nel mio piccolo giardino e tenere la barca sotto casa, invece che in un lago di seconda categoria con la chiglia che rischia di "inchiodarsi" tutte le volte che esce, per quanto meraviglioso. Extrema ratio ho pensato anche di affondarla. Sicuramente sarei stato nero anch'io, forse lo sarò in futuro perché non è detta l'ultima parola e capisco lo sconcerto, il disagio ed anche la rabbia dei molti armatori, molto meno accetto quella degli operatori del settore nautico, vedi fabbricanti, ormeggiatori, editori, velisti di professione, etc, insomma tutti quelli che su "questa nautica" ci stanno facendo affari d'oro. In soli cinque punti, come sempre per semplicità, vi spiego perché l'indignazione di questi signori, che io definisco "faraboloni della nautica" non è affatto onesta, e farebbero bene ad indignarsi poco, a me non solo indignano loro ma a questo punto mi mettono la nausea:
  1. Nel realizzare barche e nel venderle si è pensato alla grande, "oramai rendono solo quelle dai dodici metri in su" si è detto, ridetto e stradetto in ogni lingua e/ o versione dei fatti, dai 150.000 € in su per intenderci, esclusi gli accessori. Questo è il "target" scelto dall'industria nautica italiana. perdonatemi, non mi si venga a dire che questi yacht non sono un bene di lusso. Questa è la prima grande bugia.
  2. Questa corsa "al grande" ha condizionato tutto il comparto della nautica da diporto escludendo di fatto i più piccoli. Per una barca al di sotto dei dieci metri è diventato quasi impossibile trovare un posto decente in un porto decente. Tanti armatori si accontentano di essere letteralmente derubati nel tenere le loro barche in terza fila, tra le pantegane, a rischio esondazione, lungo le sponde di alcuni noti fiumi italiani, felici e contenti di spendere duemila euro in meno rispetto al nuovo porto costruito fuori dalla foce, chi s'accontenta gode, certo a loro in un porto qualsiasi un posto durante l'estate non verrà mai negato. Il povero disgraziato che ha una barca di otto metri invece se ne starà fuori a sbattere la chiglia contro il frangiflutti se gli va bene. Non mi si venga a dire che questi yacht non sono per privilegiati, ovunque vengano ormeggiati, e questa è la seconda grande bugia.
  3. Ne ho fatti tanti di conti in questi ultimi dieci anni. Mio fratello, quando gli comunicai l'intenzione di comprare una barca, mi disse testualmente "te sei matto, lo sai cosa costa? Eppure ne sappiamo qualcosa". Infatti aveva ragione e per questo motivo ho registrato tutte le spese, ma veramente tutte, e le mie barche sono state sempre piccoline, al massimo 24.7 piedi. Ebbene, oltre alla quasi impossibilità di trovare un posto barca, mantenere una barca di poco più di sette metri costa dai 3000 ai 5000 €/ annui, secondo dove la si tiene. Non c'è solo l'ormeggio che è l'aspetto più impegnativo dal punto di vista economico, ci sono l'antivegetativa, le assicurazioni, le riparazioni, la manutenzione e l'aggiornamento dei dispositivi a bordo. E' acclarato da tutti ed arcinoto che una barca di dimensioni superiori ai 10 metri, in Italia e solo qui da noi, costa di ormeggio e mantenimento circa 1000€ al metro/ annue. Questo significa lo stipendio "basso" di una gran parte degli italiani di oggi. Poi da aggiungere ci sono i costi delle crociere e su questo non conviene addentrarsi, d'altro canto fanno "indotto" dicono questi signori. Chi asserisce che mantenere una barca non è da ricchi dice la terza bugia.
  4. La quarta chicca è il mercato dell'usato. Oggi molto meno vista la crisi, ma solo cinque anni fa quando ero ancora un illuso, nell'andarmi a cercare la mia bella barchetta per passare le vacanze con tutta la famiglia cominciai subito a rendermi conto che ambiente di squali è quello della nautica. Immensi cadaveri che appena stavano a galla a dei prezzi impensabili, rispetto ad oggi il rapporto è, come minimo, del cinquecento per cento. Infatti finché le cose andavano bene, ovvero senza la Cina e la globalizzazione, il mercato dell'usato era letteralmente gonfiato e assurdo. Oggi vendere una barca è diventato quasi impossibile e chi ce l'ha se la tiene, fatto salvo per quelli che riescono a rifilarla a qualche coglione che crede ancora che sia possibile mantenersi una barca in Italia senza essere derubati. E questa è la quarta bugia perché oggi comprare una barca se non si è ricchi è solo da imprudenti.
  5. Anno scorso, quando ero ancora socio del Circolo Velico, aumentarono di punto in bianco gli "oneri" del 25%, due anni prima del 10%. A testa bassa pagai, poi me ne sono andato, ho trovato un posto meno impegnativo dal punto di vista economico e, consapevole che non durerà molto, ogni giorno misuro il giardino per vedere come e dove potrò mettere la mia piccolina. Per le barche a vela, specialmente quelle entro i 16 metri che sono barche molto grandi ed impegnative, questa tassazione ritenuta da questi operatori della nautica una "mostruosità", corrisponde più o meno agli incrementi annuali che loro hanno chiesto negli anni passati ai loro facoltosi clienti e che, pochi casi a parte, hanno pagato tutti a testa bassa presi per i fondelli dal loro mellifluo "penso a tutto io". Rabbrividisco di fronte a questa quinta bugia.
Ce ne sarebbero altre di bugie, ma mi fermo qui. Con tristezza faccio un'ultima osservazione: i molti ricchi di oggi, i figli dei privilegi, dell'evasione, dell'arroganza, del mondo della finanza e della politica non hanno nessuna dignità e sono quasi tutti dei bugiardi, quando va bene. Ieri in TV hanno detto che un Consigliere Regionale arriva a guadagnare quasi 8000 € al mese, loro possono certamente mantenersela una bella barca, anche con la tassa sul lusso del Governo Monti ma sono convinto che prima o poi troveranno il sistema di farla pagare anche a me, certamente per pagare meno loro.


giovedì 8 dicembre 2011

Gli Indignados della Nautica dimenticano qualcosa

Il Marina di Scarlino
E' dell'ultim'ora l'iniziativa di un operatore nel settore nautico che ha aperto un gruppo su Facebook denominato Indignados della Nautica. Comprendo, la tassa di circa 1400 €/ annue per un 14 metri è un vero balzello, peccato che il promotore dell gruppo non ricordi a tutti gli iscritti e simpatizzanti di Facebook che con 1400 € un 14 metri, nei porti italiani inclusi i posti barca da lui gestiti, ci rimane ormeggiato poco più di un mese. Sono proprio indignato!

Via: TG24.SKY


mercoledì 7 dicembre 2011

Le Kido, una piccola deriva tradizionale in legno

Le Kido, dal sito L'internaute
Questa piccola deriva in legno dalle forme classiche mi delizia. Di soli 2.45 x 1.30 m si chiama Le Kido ed è prodotta dal cantiere Voile & Aviron che realizza anche derive più grandi ed altrettanto stupende, come Le Tosca per esempio.

Le Kido, dal sito Voile&Aviron
Come ben sapete prediligo le piccole perché possono essere trasportate con la bici.

Una bella bici classica come la barca e il trolley Paddleboy PBFlyer
Per quanto sia un'idea eccentrica, c'è chi lo fa!

Dal sito Seatasea


Un SUN 2000 in un porto spiaggia

Chariot de mise a l'eau italien et autonome, dal blog Sun2k
Il rimorchio motorizzato è di quelli del Gattanella Rimorchi, ma che si vedesse gestito anche un bel SUN2000 con i suoi 1400 kg di peso è veramente fantastico. Ne avevamo già parlato, infatti nello stesso Circolo Velico nei pressi di Rimini avevamo visto un Brezza 22 in un porto spiaggia. Quella del porto a secco, ed in particolare del "porto spiaggia", è una delle più grandi intuizioni del grande giornalista Franco Bechini a cui è stato dedicato lo scivolo di Marina di Pietrasanta, il primo porto spiaggia in Italia da lui stesso voluto e promosso. Insisto nel dire che, con tutte le coste che abbiamo, sarebbe opportuno che i nostri Amministratori cominciassero a pensare a sviluppare la nostra economia anche in questo modo.

Chariot de mise a l'eau italien et autonome, dal blog Sun2k
Purtroppo nel Tirreno abbiamo questo tipo di strutture solo nel Lazio e, appunto, a Marina di Pietrasanta, le altre sono quasi tutte nell'Adriatico centrale, acque sulle quali si affacciano regioni che giustamente hanno fatto del turismo, dell'accoglienza, del lavoro, della correttezza e dell'onestà i pilastri della loro economia.
La Congrega dei Velisti a Cesenatico, una grande struttura a secco, un "porto verde" e anche tante attività di alto profilo umano e sportivo.
Il porto verde, per quegli Amministratori che ancora non hanno capito come si fa, si vede anche su Maps.


lunedì 5 dicembre 2011

Le prime novità esposte al Nautic 2011


Oltre lo stupore nel constatare come facciano quei tipi a navigare sulle Stand Up Paddle lungo la Senna in questo video ci sono le due novità di cui vi ho già parlato l'RS Venture e l'Albatros di Finot. Quest'ultima è veramente una meraviglia di deriva. E' bellissima anche arancione!

Jean Marie Finot alla "Fete de Nautisme 2011" da Accueil Base de Loisirs des Boucles de Seine


domenica 4 dicembre 2011


sabato 3 dicembre 2011

Novità Nautic 2012, strozza scotte in tessile

Strozza scotte in tessile, dal sito Matelotage

Un sistema sicuro ed affidabile per bloccare qualsiasi cima, o scotta, a bordo senza più stress. In pratica consiste in una guaina dentro la quale scorre la cima quando questa è "compressa" e si blocca quando questa è estesa. Tutte le informazioni su questa eccellente invenzione, tra l'altro premiata al Concorso sull'Innovazione del Mets di Amsterdam, le potrete trovare sul sito: Matelotage.

Il sistema di bloccaggio in tessile ricompensato, dal sito Matelotage



venerdì 2 dicembre 2011

Leas, uno stabilizzatore elettronico per evitare l'imbardata

Lo stabilizzatore elettronico LEAS, dal sito BL-Trading
E' sicuramente uno strumento utile per chi viaggia parecchio con il carrello a rimorchio questo stabilizzatore elettronico LEAS, segnalato in un articolo della rivista Segeln - Magazine nel quale vengono citati anche altri sistemi di controllo per evitare le imbardate e il rollio. Molto interessante e utilissimo, ottimo anche per chi usa i caravan. 

Installazione del LEAS, dal sito BL-Trading

giovedì 1 dicembre 2011

Sail Magazine premia BayRaider 20

BayRaider20, dal sito Swallowboats
Mi sembra più che meritato il riconoscimento di Barca dell'Anno 2012 che la rivista Sail Magazine ha attribuito al BayRaider20 del cantiere inglese Swalloboats.

Queste sono le caratteristiche principali di questa bellissima barca a vela e questa è la sua BROCHURE:
Lunghezza: 6.01 m
Larghezza: 2.06 m
Pescaggio: 0,25 - 1.41 m
Sup. velica: 17 mq
Peso incluso il carrello: 530-630 kg
Zavorra tipo Water Ballast di 660 libbre regolabili in navigazione secondo le necessità.
Il prezzo di partenza è di 13000 Sterline, IVA esclusa.

BayRaider20, dal sito Swallowboats
Un bel video con il test di ribaltamento del BayRaider20.


KAJÜT RÜGENJOLLE, un piccolo gioiello

Dal sito Wieker Boote
La Kaiuet Ruegenjolle viene realizzata in un cantiere che si affaccia nel Mar Baltico, mare in cui è stata testata risultando sicura ed affidabile, da maritim-meer Questa è la dimostrazione che navigare per diporto non necessita di grandi imbarcazioni ma solamente di perizia, qualità che bisogna avere con qualsiasi barca, sempre e comunque. Di circa cinque metri di lunghezza, due di larghezza e 330 Kg di peso, secondo me, questa è una delle pochissime barche a vela cabinate veramente trasportabili con facilità, si può gestire con poca spesa anche da terra con il sistema terra-mare e non necessita di una grossa auto e/ o carrello per essere trasportata. In aggiunta la linea classica del piccolo cabinato teutonico mi piace molto, come già detto tempo fa, mi ricorda l'affidabilità e il design di una Volkswagen. Visto che siamo entrati in argomento questo piccolo veliero potrebbe essere tranquillamente trasportato con una Polo da 44 kW che ha una capacità di traino di 800 kg, il che significa avere un treno auto+barca, bello, sicuro, affidabile e molto economico. Fate voi le vostre considerazioni ma se oggi avessi la possibilità di scegliere non avrei dubbi. Il suo prezzo, tasse incluse, si dovrebbe aggirare intorno ai 15000 €, purtroppo si trova pochissimo usato.
Qui abbiamo una recensione di Kutterservice.
Foto tratta da Testberichte, dove è possibile acquistare una recensione

Dimenticavo la Polo, mi attira molto per il suo prezzo e la sua economicità, così come questo bel veliero.
Polo, dal sito Volkswagen

E come carrello, per non andare troppo lontano dal Trasimeno potrebbe bastare questo UR-IM7 con freni della Umbra Rimorchi con un peso a pieno carico di 750 Kg e portata di 570 kg.

L'UR-IM7 della Umbra Rimorchi

mercoledì 30 novembre 2011

Game Over

Julien Berthier, Love Love, sogno un paese che valorizzi gente come lui
Scrivo queste cose oggi perché lunedì vorrei essere smentito dai fatti, lo desidero con tutto il mio cuore, ma ho poca fiducia in questo governo di tecnici, seppur senza alternative, per due motivi. Di salvatori della patria ne avevamo già visto uno ed è andato a finire nel peggiore dei modi, l'altro è che non credo molto nei professori universitari, sarà perché quelli che ho conosciuto io non erano dei migliori, e poi questa passerella di "miti", via, sembra di essere tornati ai tempi di Augusto in cui si osannava l'Imperatore nelle piazze. Che tristezza, provo un senso di vergogna.
Ieri al TG hanno comunicato il reddito medio degli italiani, ci rientriamo perfettamente e non ci avanza un euro. Credo che non avanzi neppure a chi dichiara il doppio di noi perché, normalmente, chi guadagna di più ha molte spese in più da sostenere, auto di rappresentanza, villa. mutuo, etc. etc., insomma siamo tutti nella stessa barca che affonda. Figuriamoci tutti quelli che dichiarano meno, come fanno a campare?
Le misure sembrano essere quelle previste, Pensioni, IVA, ICI, per dare fiato alle imprese, magari riducendo l'IRAP, ma quest'ultimo forse se si eliminava qualche anno fa sarebbe servito a qualcosa, oggi, come non sono bastati gli ammortizzatori sociali, non avrà nessun effetto se non quello di averci svuotato ancora di più il portafogli. Non parlo di evasione fiscale e di dismissione degli immobili pubblici, è una barzelletta, sono quarant'anni che si tirano fuori dal cilindro dei Ministri delle Finanze. Nel momento in cui l'attuale maggioranza votata dagli italiani dichiara che non vuol fare la patrimoniale, questo significa che non si vuole neppure debellare l'evasione fiscale, sic et simpliciter.
Come sempre vi elenco solo alcune cose che farei se fossi il Professore in dodici punti:
NO a tutte le Provincie e Comuni sotto i diecimila abitanti: Sindaci, Vice Sindaci, Presidenti, Vice Presidenti, Assessori, affitti, luce e gas da pagare, tornino tutti a lavorare sul serio (parlo degli Amministratori non dei Dipendenti);
NO a Regioni Autonome a Statuto Speciale, paghino le tasse come tutti gli italiani;
NO a tutti i privilegi alla classe politica, lavorino quarant'anni, vergogna;
NO agli incarichi nelle municipalizzate, bastano i direttori e i Comuni da fare da "garante", i Presidenti servono solo ad aumentare le tariffe e a farci imbestialire quando tentano di accendere il loro inutile cervello;
NO al caro tariffe e al caro benzina, riduzione immediata di tutti i balzelli di Stato, Regioni, Provincie e Comuni, questa tassazione "occulta" ha affondato la nostra economia;
NO ai contratti a termine a ai licenziamenti facili, non servono a nessuno, creano insicurezza e la gente va fatta lavorare non va licenziata;
SI ad un rinnovamento totale della scuola pubblica, più breve e più incentrata sul lavoro. Chi esce da una qualsiasi scuola deve avere in mano qualcosa con cui lavorare in ogni parte del mondo; la struttura attuale dei Licei, per quanto possa preparare, paradossalmente non offre sbocchi professionali, in aggiunta la laurea breve è servita solo ad allungare la scuola, l'età di avvio al lavoro, e a deprimere i giovani;
SI a finanziamenti a fondo perduto e  alla defiscalizzazione totale per i primi anni ai giovani che abbiano un progetto d'impresa;
SI alla defiscalizzazione alle imprese, troppe tasse da pagare senza considerare il rischio imprenditoriale;
SI alla ricerca, quella vera;
SI alla cultura, ai musei, alla storia, al turismo d'elite e al loro sviluppo con massicci incentivi e promozione;
SI all'ambiente, alle fonti rinnovabili, al controllo e allo sviluppo del territorio, sono il futuro dei nostri figli.
Potrei continuare per ore, ma vi annoierei ... e poi non sono il Professore.


martedì 29 novembre 2011

Like a Yellow Submarine

Bullitt Cargo Bike, dal sito BULLITT
Ho fatto una simulazione in questa bella Cargo Bike della Bullitt, con la quale è trasportabile il Sailyak Hobie Mirage i9S di cui abbiamo parlato in più occasioni. Considerando che il borsone dell'Hobie è di 76x64x30 cm più le borse del sailkit e degli accessori, dovremmo essere in grado di effettuare il trasporto impegnando tutto il vano di carico e circa la metà del peso massimo consentito che sono 100 kg.
Tenete presente che la Cargo Bike della Bullit ha un prezzo intorno ai 1900 € circa mentre l'Hobie completo di Sailkit, stabilizzatore, pedali e accessori non meno di 3000 €. L'investimento è impegnativo ma il divertimento assicurato.

Il borsone dell'Hobie i9S
Infatti, il Sailyak della Hobie ha il pregio che si attrezza con molta facilità, può servire da canotto per una barca più grande, è poco ingombrante, facile e veloce, adatto per lo sport della vela, della canoa e della pesca.

Hobie Mirage i9S, giallo come il Cargo Bile della Bullitt, da Sail Magazine
In questo video si vede la facilità con cui si gestisce l'attrezzaggio del sailyak: Unfold i9S, dal sito Hobie kayak product support, e in questo le Bullitt in azione:



lunedì 28 novembre 2011

Una bruschetta sotto il sole della Toscana

Gli olivi del Trasimeno
L'olio di oliva che usiamo tutti i giorni viene dalle Terre del Trasimeno, dalle sue dolci colline baciate dal sole, però in giardino abbiamo una pianta di olivo anche noi e quest'anno ci ha fruttato ben 2 bottiglie da 0.75 litri l'una.

La nostra produzione d'olio davanti al focolare
Ne abbiamo approfittato per fare la bruschetta toscana, ecco la ricetta:
Ingredienti:
8 fette di pane toscano tagliato fine
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine di oliva
sale
Realizzazione:
Si mettono le fette di pane sulla griglia sopra la brace giusto i pochissimi minuti necessari per indorarle facendo attenzione a non farle bruciare, si sdruscia leggermente lo spicchio d'aglio sopra le fette sulle quali successivamente mettiamo il sale e l'olio.
Buon appetito!

Il nostro olivo in Toscana, terra di olivi e di cipressi
Da bravi daycationer stretti nella morsa di questa crisi morale, sociale ed economica preferiamo togliersi queste piccole soddisfazioni davanti a un focolare, così ci consoliamo della mancanza di Aspirina.

La bruschetta tipica tocana


domenica 27 novembre 2011

Les bateaux Jézéquel

L'Osmose, dalla rivista Yachting Classique
Tutte le barche di Alain Jézéquel sono meravigliose ma questo piccolo cabinato chiamato "Osmose" è veramente fantastico. A questo punto di una cosa sono certo, non mi fanno invidia i proprietari di quei chiattoni da venti metri che popolano i nostri marina, ma sicuramente ci crepo per chi possiede una barca come l'Osmose. Il prezzo del nuovo è molto alto ma in questo caso non si parla solo di barche a vela ma di arte navale.
Queste sono le caratteristiche principali dell'Osmose:
Lunghezza F.T.: 6.30 m
Larghezza: 2.21 m
Pescaggio: 0.7 - 1.15 m
Peso: 700 kg
Sup. velica: 26 mq
Prezzo: 45140 €
Nient'altro da aggiungere, solo un altro bel sogno da coltivare.

L'Osmose in tutta la sua bellezza, dal sito C.N.Jézéquel


venerdì 25 novembre 2011

RS Venture, la barca per tutte le occasioni

RS Venture, dal sito RSSailing
Le madri di quelli della mia età, sulla cinquantina, ricorderanno questa frase, che fossero state scarpe, giacche o maglioncini bisognava acquistarli che si potessero indossare ovunque ed in qualunque occasione. Una mentalità questa che abbiamo persa completamente negli ultimi vent'anni in cui ci siamo abituati a scegliere sercondo altre priorità e canoni di urgenza. Quella della RSSailing sembra invece un'inversione di tendenza, realizzare una barca a vela che potesse andare bene per tutti, per le scuole, per le famiglie, per gli appassionati, i regatanti e così via. Sembra proprio che ci siano riusciti perché questa bella deriva di ultima generazione con un grande e comodo pozzetto ha tutte le caratteristiche per avere un grande successo. Mi piace!

RS Venture, dal sito Yacht
Il sito Yacht.de ne fa una bella recensione dove potrete anche osservare delle interessanti foto effettuate al Salone Nautico Hanseboot di Amburgo che si è tenuto dal 27 Ottobre al 4 Novembre.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 4.98m
Larghezza: 2.03m
Randa: 11 mq (9,1 terzarolata)
Fiocco: 3,8 mq
Spinnaker: 10,5 mq
Gennaker: 14 m
Peso scafo: 198 kg
Pescaggio: max 1, 15 m
Il prezzo si dovrebbe aggirare intorno ai 10.000 €


Incredibili diecipiedi

La Bernarda nel mondo, progetto che si può trovare sul sito della Bernarda
Grazie ad una segnalazione di Aurelio su questo argomento, con grande piacere vi segnalo la Classe Diecipiedi, che ha ben poco a che vedere con le solite classi veliche, diciamocelo un po' pedanti, e potrete constatarlo voi stessi entrando nel loro sito. Inventiva, creatività, idee, novità, vivacità, questa è la presentazione di quello che sono, e lo sono veramente. Bravissimi, incredibili diecipiedi! 
Dimenticavo, nel sito si possono trovare riferimenti a molti progetti gratuiti di dinghy e multiscafi, come quello della Bernarda.

FasToFly, un bel trimarano autocostruito presentato sul sito Classediecipiedi


giovedì 24 novembre 2011

Novità 2012, Little Wing diventa Tandem

LW Tandem, dal sito WarrenLightCraft
Bellissimo l'LW Tandem, questo sailyak a due posti fratello maggiore del Little Wing, di cui abbiamo già parlato. Facile da condurre e da gestire si porta sull'auto e poi è fantastico per due.
Queste sono le sue caratteristiche principali:

Lunghezza (LOA): 20' 0"
Larghezza (BOA) 12' 6"
Sup. velica (Randa +  fiocco) 127 sq. ft.
Peso: 118 lbs
Carico massimo: 600 lbs

E anche per questo un bel video di presentazione:


mercoledì 23 novembre 2011

Quanto pesa il materiale in barca


Facendo seguito all'articolo precedente, Carrellabili: attenzione ai pesi, ho fatto un controllo sul peso del materiale nella mia barca (la cifra riportata è in kg):

Cuscineria completa: 11
Vele (randa, fiocchetto, gen): 7
Borsa con documenti, strumenti, chiavi, manuali, set minimo di attrezzi: 5
Porta Potti vuoto: 4
Serbatoio acqua vuoto: 1
Kit 4 salvagente: 3
Anulare: 2
Batteria: 12V 44Ah: 11
Cime varie: 1.5
Secchio: 0.5
Ancora Bruce con catena e cima: 14
Ancorotto di rispetto con catena e cima: 5
Materiali vari (estintore, bussola, tendalino, mezzomarinaio, razzi, tromba, liquidi porta potti, etc.): 12
Sei parabordi: 3
Motore 4CV 4T: 27
2 Pagaie: 2
Bombola del gas: 5
Fornello a due fuochi con tubo: 1
Bompresso + rollagen + cimetta: 2
Passascotte + bozzelli + attrezzature varie di coperta + cime varie: 3
Frigo portatile elettrico vuoto: 4
Tanichetta benzina con beccuccio da 5 litri: 1
Vettovaglie per quattro persone (piatti, bicchieri, posate, tazze, contenitori porta cibo, due tegami e una padella, caffettiera): 3
TOTALE: 128 kg 
Conclusioni: quanto dedotto nel precedente articolo è compatibile, infatti i 300 kg in più sul peso nominale della barca vanno sicuramente considerati, comprendenti i pesi sopra verificati, la tolleranza sul nominale e tutto ciò che è necessario quando si parte per una crociera.


martedì 22 novembre 2011

Windkart, le concept evolutif

Dal sito Windkart
A me piace parecchio questo Windkart, per la sua semplicità, per la sua facilità d'uso, per la sua maneggevolezza, per la sua comodità, ....., per la sua trasportabilità anche sul tetto dell'auto. Non ci sono sartie né fiocco, ma solo una randa steccata come nel Laser, si monta in quindici minuti e ti permette di praticare lo sport della vela in tutta comodità. Dal costo di circa 7000 €, è lungo 3.65 m, pesa in totale 110 kg e ha una superficie velica di 8.5 mq. Altre e dettagliate informazioni le potrete trovare nella sua BROCHURE.
Insomma, davvero interessante e bello.

Dal sito Windkart
E c'è anche un bel video esplicativo:


Ma sapete cos'è la cosa che mi piace di più in queste soluzioni semplici, comode ed innovative? La possibilità di arrivare in prossimità della spiaggia con l'auto, montare tutto in quattro e quattr'otto e via, partire. Come in questo accesso libero alla spiaggia alle Bocche d'Albegna, nei pressi dell'Argentario, che meraviglia!


lunedì 21 novembre 2011

Violino 18, un day sailer che fa ancora sognare

Il Violino 18, dal sito di Angelo Paiardi
Torno su di una delle barche di Angelo Paiardi, il Violino 18 poiché l'amico Damiano mi ha chiesto cosa ne pensavo visto il recente articolo sull'R18S. Come voi tutti sapete io non sono un esperto o un tecnico della vela, mi ci rilasso con la famiglia, pertanto gli ho potuto esprimere solamente la mia approvazione per quanto riguarda l'aspetto estetico, è una barca a vela stupenda, e per la sua facilità di gestione considerando il peso e le dimensioni. Credo che sia uno dei migliori day sailer che esistano in commercio e ad un prezzo eccezionale; una barca con cui andare da soli o in famiglia in tutta sicurezza, senza doversi ammazzare di fatica o svenarsi per l'acquisto e il mantenimento. Queste sono le cose che ho risposto a Damiano e di seguito riporto le sue osservazioni tecniche che volentieri pubblico, sono veramente interessanti:

Ciao Francesco, 
grazie per la risposa ed il parere espresso. Sinceramente anche io sono più orientato al daysailer in quanto già per un piccolo cabinato che comunque deve stare all’ormeggio uscire con una sola persona diventa difficoltoso. Questa estate siamo andati in uno degli specchi d’acqua più interessanti dal punto di vista velico della Toscana e cioè al Puntone di Scarlino. Ho purtroppo mio malgrado constatato che là non c’è nessuna intenzione a voler sviluppare la nautica come piace a noi. Ho parlato con il comune di Follonica e la C.P. di Castiglione della Pescaia (ufficio territoriale di competenza) e mi hanno detto che sulla spiaggia non è possibile lasciare nessun natante nemmeno in cima alla spiaggia, il che si ridurrebbe o a portarla all’unico rimessaggio a terra vicino allo scivolo a dei prezzi alti e poi dovresti tutti i giorni prendere la macchina per mettere la barca in acqua oppure andare a parlare con il Circolo pescatori di CalaViolina (quello fuori Follonica dir. Puntone) e vedere come sono organizzati a terra ed eventualmente metterla là visto che con la famiglia in due pedalate ci si arriva. Purtroppo ho il problema che io in estate voglio spostarmi in bici in quanto mi fa troppo caldo l’idea di dover prendere la macchina e andare qua e là. Vediamo ora mai per il prossimo anno se riesco a prendere la barca. Ti volevo spiegare quali sono state le mie riflessioni in merito alla scelta del violino 18. L’ho confrontato con barche simili come il tridente, il naos nikan, il mirage 5000, il sailhorse, il fusilla 5 e tra tutte mi è parsa la barca più leggera, più invelata e con baglio max contenuto (circa 2 mt). Considera che vengo dalle regate con i laser, ho fatto anni di regate d’altura e non mi piacciono le barche con baglio max tutto arretrato perché ovvio che sono stabili, ovvio che portano tanto gennaker ma le boline? Un patimento ovvio, visto che non stringono nemmeno se piangi in turco. Avevo anche visto barche più blasonate come il Pisces 21, rustler 24, i vari tofinou, lo scandinavian cruiser SC20 (20000 Euro per una barca costruita in Cina mi sembrano eccessivi e poi già il fatto che la parte alta dell’albero non è insartitata, me la dice lunga sulle qualità della barca e cantiere), l’Alphena One (quando ho visto il prezzo a Genova sono svenuto), ma poi oggettivamente servono budget troppo elevati per me. Avevo visto su BCA DEMCO anche un progetto per un day sailer di 24 piedi molto carino che poi hanno fatto realizzare anche da un cantiere ( Ninfayachts ) ma ho sentito un preventivo e mi hanno chiesto solo 50000 euro (con 56 ci compro un bavaria 32!). Il mio sogno sarebbe quello di avere una barca con delle linee d’acqua come il Dragone ( per me è il sogno della mia vita se non è che servisse il posto barca in un marina! ) ma con la deriva basculante o a baionetta come lo SC20 per poter essere alata su un carrello e poi a dei costi contenuti. Purtroppo sembra che in italia quello che costa poco sia sinonomo di scarsa qualità ma non sempre è vero. Reputo che una barca di 5,5,mt / 6 mt, a vela stile deriva o day sailer debba avere un prezzo sui 8000/10000 max 12000 e già sarebbe tanto (ovviamente non attrezzata Harken ma io per esempio ho regatato su un laser quasi del tutto attrezzato Viadana e non ha dato problemi oppure al max Ronstan). Io non capisco perché nessun progettista o cantiere si metta in idea di iniziare a rilanciare partendo dalle nostre origini marinaresche ( sempre ammettendo che ci sia gente in barca che le ha queste tradizioni ) riscopra la vela, il veleggiare il day sailer classico con stile, quello che io dico “con il sigaro tra i denti ed il berretto da comandante sulle 23. Credo purtroppo che per arrivare a tutto ciò bisogna che prima di tutto si abbattano certi pregiudizi ed un modo di pensare fortemente radicato nella maggioranza degli italiani ed arrivare a dire di nuovo con vero senso civico “ l’Italia s’è desta” e riscoprire chi siamo davvero. Detto questo, scusa la mia prosopopea, ma mi pareva giusto che ti facessi un’idea di chi sono e come penso ed il perché sono arrivato a valutare per le mie aspettative una barca come il Violino 18 la barca per me. Fondamentalmente sono un romantico sognatore della vela, uno di altri tempi. 
Ciao Damiano 
PS: Ti do una dritta per un nuovo interessante approfondimento per il tuo blog Theevenkeel

Uno stupendo Violino 18 al Geosvelacolico, segnalato da Damiano
Concludo le osservazioni di Damiano esternando il mio sconcerto sulle scelte sconsiderate che i nostri amministratori pubblici hanno fatto sulle nostre coste. Hanno permesso la realizzazione di obbrobri in ogni dove, marina che hanno deturpato il paesaggio, palazzi, grattacieli, ville, case mostruose di fronte a spiagge meravigliose, il tutto per fare arricchire pochi a scapito della povera gente che non solo non può appoggiare la barchetta sulla battigia ma non può neanche avvicinarsi a riva. Lo sviluppo della piccola nautica potrebbe essere una delle leve per la salvezza di questo paese azzannato dai pescecani che ci hanno governato finora. Vergogna!


sabato 19 novembre 2011

Come costruire la cappottina Spray Hood

Cappottina Spray Hood, dal sito Tourdemondeenvoilier
Ne avevamo parlato visto che per le nostre piccole barche sembra si possa trovare a buon prezzo, Cappottina Spray Hood per i nostri piccoli velieri, ma l'opportunità di fabbricarsela da soli offre tutta un'altra soddisfazione.
Il modo per poterla realizzare è dettagliatamente descritto nel sito Tourdemondeenvoilier.
In più questo sistema per cucire mi sembra portentoso: Stitch  It  Awl




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