mercoledì 5 giugno 2013

Villaggio Fontana delle Rose, la magia del Gargano


Il Centro Turistico Fontana delle Rose sembra essere un'altra eccellente struttura capace di ospitare anche le nostre piccole barche, all'ormeggio davanti alla spiaggia. Per quanto riguarda lo scivolo si può trovare nelle strutture private dei porti di Manfredonia e Vieste. Il Gargano è certamente tra le  mete naturalistiche e culturali più belle del nostro paese, quindi l'approdo al villaggio è sicuramente da valutare.

Foto tratta dal sito del Villaggio Fontana delle Rose


martedì 4 giugno 2013

Tutti i piani di François Sergent disponibili on-line al Museo Marittimo di La Rochelle

Dal sito Histoires Maritimes Rochelaises
Ci sono dei giorni che mi rendono particolarmente orgoglioso di essere il redattore di questo blog, oggi è uno di quelli: rendere pubblica la notizia che grazie ad una generosissima eredità sono disponibili al pubblico tutti i PIANI del famoso architetto navale François Sergent.

Per le sue innovazioni tecniche e la sua visione della vela, François Sergent ha rivoluzionato lo yachting in Francia. Questi 2.000 piani donati in un testamento al Museo Marittimo di La Rochelle sono essi stessi appartenenti agli Rochelaises, sito della storia marittima che mira a renderla accessibile al maggior numero di persone che si interessano alla memoria della gente di mare. 
In collaborazione con l'Archives Yachting Association che conservano la documentazione sulla storia della nautica e con il sostegno del Ministero della Cultura è ora qui disponibile il lavoro di un uomo che racconta la storia contemporanea della cantieristica di la Rochelle.
(Interpretato maldestramente da me medesimo da: Histoires Maritimes Rochelaises).

La scrittura è netta e il tratto fluido, e qui prendono vita il Dorade, il Bonite, il Caneton, il Grondin, il Super Mistral e così via. Tutte queste derive, yacht, yawl, ketch che François Sergent ha disegnato tra il 1944 e il 2000 sono ora disponibili a tutti grazie al Museo Marittimo di La Rochelle.
QUESTO, uno tra i tanti una piccola meraviglia.

Via: Voiles et Voiliers


lunedì 3 giugno 2013

Hochwertige Holz Boote, Alaska L500

Alaska L500, dal sito naintrading
Finalmente una barca della quale viene fornito il prezzo completa di IVA e spedizione, sono 12000 € ma è davvero stupenda questa Alaska L500.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.54 m
Larghezza: 1.42 m
Peso: 150 kg circa
Materiale: cedro rosso del Canada
Non viene specificata la superficie velica, si vede solo che è un magnifico due alberi con armo classico, e quando non si va a vela si va a remi. 


domenica 2 giugno 2013

Il Trasimeno a - 29 centimetri dopo venti anni


Il bello del lago di questi tempi sono le sue magnifiche sponde coloratissime che si affacciano direttamente in un acqua dai colori intensi tra il verde e il blu.
L'avevamo visto, prima delle piogge delle ultime settimane, che il Trasimeno era risalito parecchio ma aver raggiunto - 29 rispetto allo zero idrometrico come ben venti anni fa è davvero un record. 
Mai, in questi ultimi dieci anni che lo frequentiamo, era successa una cosa del genere.





sabato 1 giugno 2013

La legge di Murphy del “fai da te” in barca

Murphy's Law of Boat Care, da Sailnet-forum
Come spesso accade ho tradotto ed interpretato parzialmente ed in modo maldestro un curioso articolo trovato in rete, del quale riporto i punti principali e che mi sento di condividere in gran parte.
Da: Murphy's Law of Boat Care, Sailnet-Forum.
  • un piccolo problema da risolvere prima dell'inizio di una crociera si trasformerà sempre in un grande problema dopo che siamo partiti 
  • i problemi peggiori vengono fuori nel momento meno opportuno 
  • non importa quanti attrezzi hai nella tua cassetta, ti accorgerai che mancherà quello che serve al momento opportuno 
  • se si lascia cadere uno strumento a bordo, sarà quello più costoso che cadrà in acqua 
  • se si acquista una lattina di vernice o un tubetto di colla stai pur certo che sarà sufficiente solo per il 90% del lavoro 
  • mettere da soli colle o resine epossidiche significa risolvere il problema in uno dei seguenti modi: a) immediatamente, lasciando un grumo bozzoloso sulla barca b) mai, lasciando un grumo bozzoloso sul vasetto
  • la scartatura della carena si fa a mano mettendoci un tempo lunghissimo o con la levigatrice mettendoci molto meno tempo, ma se ce ne mettiamo troppo poco e si porta via la resina che si pretende di ripristinare nel modo di cui al punto precedente allora il sistema migliore per riparare il danno è quello di infarcire di fogli da 100 dollari la parete della vostra barca 
  • la barca andrà verniciata o riparata con le condizioni climatiche più favorevoli ma di sicuro il giorno che hai scelto per fare il lavoro pioverà o sarà molto freddo 
  • nel caso di un sistema a più componenti state pur certi che la parte guasta sarà quello che è sepolta nel punto più inaccessibile della barca 
  • una legge che vale per tutto e che ogni marinaio conosce, anche quelli che non fanno il “fai da te”: la vostra lista di cose da sistemare avrà sempre una voce in più di tutte quelle che avrete in mente.


A Manual of Yacht and Boat Sailing



Interessantissimo questo Manuale del 1880 in cui Dixon Kemp ci parla delle barche a vela e delle loro caratteristiche tecniche, dalla stabilità al piano velico fino alla navigazione, insomma tante nozioni che ancora si trovano scritte nei libri moderni e che hanno fatto scuola.
Yacht and Boat Sailing è anche un bel manuale di costruzione ma l'aspetto straordinario è che ci si trovano i piani di alcune imbarcazioni come il NAUTILUS di cui abbiamo già parlato in precedenza.
Stupendi i piani e le figure che risvegliano la voglia, mai sopita, di ricostruirne una, tal quale come allora. Insomma, bello, bello, bello!
Il piano velico del Nautilisu, dal libro Manual of Yacht and Boat Sailing

Del Nautilus ho creato una CARTELLA in cui ho raccolto tutta la documentazione trovata in rete con tanto  di foto, disegni, piani e testi.
.

Paddlesail, non c'è limite alla creatività

StandUp Paddles Sail, dal sito Taloo-ard
Lo Stand Up Paddle (The horse's mouth si sta chiedendo perché stia diventando più popolare della vela) è una delle "invenzioni" nautiche di maggior successo degli ultimi anni e sta già contando migliaia di appassionati in ogni angolo del mondo. Significativa è la manifestazione che ogni anno si tiene lungo la Senna in occasione del Salone Nautico di Parigi.
Lo Stand Up Paddle Sailing è una piccola vela che ha le seguenti caratteristiche:
  • può essere applicata ad ogni tipo di remo con l'ausilio di una striscia di velcro;
  • si spiega in pochi secondi;
  • è disponibile in un arcobaleno di colori;
  • è realizzata a mano in USA;
  • è costruita con materiale da 1.5 once, tipo Ripstp Spinnaker Cloth;
  • è di dimensioni 58" x 64" ripiegabile in un sacchetto da 8" x 12";
  • è di peso inferiore a 8 oz.
Il suo prezzo è di circa 130 $  e, ovviamente, per le sue dimensioni può essere spedito in tutto il mondo.



venerdì 31 maggio 2013

Navigare l'Arcipelago delle Curili, tra le Isole del Nord e un secolo e mezzo di controversie


Visualizza Vikinghi in una mappa di dimensioni maggiori

Questo è stato l'ultimo dispaccio intercettato dal "cable non classificato" del famigerato "Circolo dell'Inchiostro a China".
Destinatario: nome in codice Джулио, Giulio per gli amici.
Mittente: nome in codice: classificato
"Il governo del Giappone ha avvertito il Cremlino, ma Dmitrij Anatol'evič Medvedev non ha voluto sentire ragioni. Il presidente è stato il primo leader russo a visitare le isole Curili meridionali. Tokyo così ha immediatamente richiamato il proprio ambasciatore a Mosca ed ha sottolineato che quel viaggio ha urtato la suscettibilità della popolazione del Sol levante. «Sono nostre questioni interne», ha risposto il ministero degli Esteri russo. I quattro isolotti occupati alla fine della Seconda guerra mondiale dall'Armata rossa sono dal 1945 al centro di una complessa battaglia diplomatica tra i due Paesi. Esperti, storici e politici cercano di dimostrare periodicamente la giustezza delle posizioni ufficiali di Mosca e Tokyo. Gli Stati Uniti d'America si sono schierati con il Giappone. Nelle prossime settimane il presidente americano Barack Obama dovrà ridiscutere i rapporti bilaterali con Tokyo. Il 13-14 novembre il capo della Casa bianca sarà presente al summit dell'Apec, dei Paesi del Pacifico a Yokohama. In questa stessa sede il presidente Medvedev dovrebbe incontrare il premier giapponese Kan, almeno così hanno annunciato alcune fonti vicine al Cremlino".

Immagine tratta da Wikipedia
Quasi centocinquanta anni di controversie per un piccolissimo arcipelago di isole disabitate si sono ripresentate di recente in tutta la loro gravità, riaprendo una crisi diplomatica che ha allargato i suoi orizzonti fino ai confini degli Stati Uniti d'America. 
Obama che stava già pensando di inviare "Abe" nel Golfo Persico era pronto a cambiarle destinazione ai confini del Mare di Okhotsk, nel Pacifico del Nord.
"Calma ragazzi!" è stata la risposta che ho dovuto urlare al telefono rosso di Obama, ".... fate poco i cowboys, maledizione! L'8 agosto 2011 è prevista una spedizione di giovani naviganti su di un catamarano gonfiabile a vela che iniziando la sua navigazione da Aniwa Bay sulla costa meridionale dell'Isola di Sakhalin si dirigerà lungo tutto l'arcipelago fino alla Penisola della Kamčatka."
"Queste sono le informazioni che ha avuto la nostra intelligence e non potete intervenire."
Il famigerato Circolo dell'Inchiostro a China non si sbaglia mai, menché meno nome in codice Giulio. Fortunatamente Obama ha poi desistito e ha inviato "Abe" nel Golfo Persico per assicurare l'apertura dello Stretto di Hormutz.
E meno male, questo è il resoconto dell'avventura dei nostri eroi, ЧАПАЕВ И ПУСТОТА часть 1 (Parte I) e ЧАПАЕВ И ПУСТОТА часть 2 (Parte II), e questa è la FOTOGALLERY.

Dalla fotogalley di Chapaev and Emtiness 2011
Loro non lo sanno, ma gli abbiamo evitato un ingaggio in mare con "Abe" la portaerei statunitense "Abraham Lincoln", la quinta unità della classe Nimitz della United States Navy.


Kontender K2, una deriva versatile e per tutta la famiglia

Kontender K2 in navigazione, dal sito Stowawayboats
Sempre di più barchetta "senza pensieri", è questa la filosofia che vuole proporre questo Kontender K2, sorella del nostro Paper8 di cui abbiamo parlato, assieme ad altre, nel post "Pieghevole o smontabile?".
Realizzata con vari componenti plastici e fibra di vetro il K2 ha le seguenti caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.05 m
Larghezza: 1.28 m
Peso con sail rig completa di accessori: 70 kg (39 + 15.5 + 3.8 + 2.9 + 9)
Larghezza (piegata): 0.48 m
Altezza (piegata): 0.20 m
Sup. velica: 5.7 mq
Persone trasportabili: 3 adulti (260 kg)
Potenza fuoribordo consigliata: 2.3 Cv

I componenti dello scafo del Kontender K2, dal sito Stowawayboats
Trasportabile sul tetto dell'auto ed immagazzinabile in garage può funzionare da tender per una barca più grande.

Il Kontender K2 sul tetto dell'auto, dal sito Stowawayboats
Il suo prezzo completo di IVA dovrebbe aggirarsi intorno alle 7000 £, come da LISTINO PREZZI, questa è la sua BROCHURE, e QUI potete leggere il manuale del proprietario con le istruzioni per il montaggio.
Certo, la libertà ha un suo prezzo ma vuoi mettere, viva la libertà!



giovedì 30 maggio 2013

Der Gardasee gilt als das deutsche Traumziel schlechthin


La rivista tedesca Segeln premia il nostro Lago di Garda definendolo come la "destinazione sogno" per eccellenza di ogni tedesco, sia nell'acqua che nella terraferma.
Il giornalista Thomas Kliem accompagnerà i lettori attraverso una navigazione sul lago alla ricerca delle specialità culinarie offerte dai pescatori del Lago. L'articolo sarà visionabile nel numero di luglio.
Che dire, grazie! La vista che si vede su Google Maps è quella che avemmo durante una pausa lungo il nostro viaggio per le Dolomiti quattro anni fa, un panorama mozzafiato.

Noi a Torbole


mercoledì 29 maggio 2013

OMG: il Figaro scuffia e succede anche nelle migliori famiglie



Ogni tanto vado a guardare le "chiavi di ricerca" di accesso al sito, l'unico dato disponibile veramente interessante a cui si può accedere nelle statistiche perché raccoglie quali sono gli interessi reali dei visitatori. 
Oltre alla delusione che non ho mai trovato la fatidica parola "qual'è il blog di quel fico del Lenzi", a volte mi è successo di vedere la richiesta "il Viko 20 scuffia?". 
Bé posso rispondere io, il Viko 20, il mio barchino, non scuffia a meno che non lo si voglia far scuffiare, come in questo caso un bel Figaro, non so di quante tonnellate. E' come se ci si chiedesse, "ma l'auto ci va contro un muro?" Certo che ci va se si vuole che ci vada.


martedì 28 maggio 2013

Ladeuch '30, un micro cabinato di tre metri

Ladeuch '30, dal sito di Jean Claude Michaud
Se si ha una predilezione particolare per le barche piccole non si può fare a meno di apprezzare questo Ladeuch '30, micro cabinato di soli 3 metri di lunghezza progettato da Jean Claude Michaud
Il Ledeuch '30 è una vera e propria barca "minimalista" con ben due chiglie, il progetto è disponibile sia per la produzione in alluminio che in legno. 
I piani di costruzione sono disponibili su richiesta. 

Via: Osavoile


Barchette di carta: Sagres II

Sagres II, dal sito Canon Paper Craft
"Il Sagres II è stato costruito nel 1937 dal cantiere Blohm & Voss di Amburgo, in Germania. Ha iniziato come nave scuola della Marina Militare tedesca con il nome Albert Leo Schlageter. Danneggiata nella seconda guerra mondiale, è stata successivamente confiscata dagli Stati Uniti e consegnata al Brasile, dove dal 1961 è stata utilizzata, anche in questo paese, come nave scuola con il nome di Guanabara. Successivamente è stata venduta alla Marina portoghese, che è diventata la Sagres II sempre con la stessa funzione formativa, ruolo che continua ad avere fino ad oggi. Il suo nome deriva dal Capo Sagres, il sito della prima scuola di marina al mondo, fondata dal principe Enrico il Navigatore nel 15° secolo.
Sulle sue vele è impressa la Croce di Malta che era il blasone delle navi portoghesi durante l'Età delle Scoperte."

Via: Canon Paper Craft


lunedì 27 maggio 2013

Das LOAD von Riese & Müller läutet eine neue Aera bei den Lastenrädern ein

Load, dal sito Riese & Müller
Il titolo l'ho ripreso da Twenty Inch perché mi è sembrato riassumesse al meglio la novità che Riese & Müller ha lanciato nel 2013, "..... nasce una nuova epoca per le biciclette da carico".
Load è una cargo bike, ibrida a pedali ed elettrica, con le sospensioni assistite totalmente ma anche smontabile per il trasporto, un cargo mai visto prima, comodo, veloce, agile e facile da usare.
Il prezzo è importante, circa 5000 €, ma Load Hybrid è davvero interessante, sicuramente da utilizzare assieme ad una barca smontabile, per esempio questo magnifico Klepper a vela giallo trovato su Folding Kayak Forum.

Un bellissimo Klepper S-2 mit sailrig, gelb, dal sito Folding Kayak Forum
C'è anche un video dimostrativo.





domenica 26 maggio 2013


sabato 25 maggio 2013

Turks Auction, la più bella collezione di cimeli nautici del mondo

Dalla Slideshow di Turks Auctions
Il 14 aprile 2010 nei pressi di Gillingham, in Inghilterra, si è tenuta un'asta di circa 200 imbarcazioni collezionate dalla famiglia Turks di Kingston negli ultimi 100 anni. La vendita ha compreso oggetti che sono stati presenti  in produzioni cinematografiche che vanno dalle Avventure del Capitano Hornblower fino ad Harry Potter. 
In qualche post precedente abbiamo visto che era stata posta in vendita la magnifica canoa  a vela Nautilus di Warington Baden Powell ma vi si trovavano anche diverse prestigiosissime barche in stile vittoriano, gondole, traghetti e di fantasia.
Degli oggetti presenti esiste una interessantissima SLIDESHOW.
Oltre le barche, erano in vendita anche numerosissimi cimeli d'epoca come bussole, carte e attrezzature nautiche di ogni genere. Deve essere stata un'asta bellissima, peccato di non aver potuto partecipare.


All is lost



Presentato fuori concorso al Festival di Cannes di quest'anno All is lost (Tutto è perduto) si basa su di una storia vera. Interpretato da Robert Redford, unico personaggio del film, racconta la forza con la quale ci si aggrappa ad ogni nuovo tentativo anche quando tutto sembra perduto, la chiave del film. L'aspetto sorprendente è che non vi è nessun dialogo con altri personaggi, coinvolgendo allo stesso tempo gli spettatori nell'evoluzione della drammaticità della storia.
Privato della radio e delle apparecchiature per la navigazione a causa di una violenta tempesta, l'uomo scopre, al suo risveglio, che lo scafo del suo yacht di 12 metri è stato perforato in una collisione da un container alla deriva. 
Nonostante la riparazione, la sua competenza tecnica e la forza fisica il navigatore solitario sopravviverà a stento e se il sestante e le carte nautiche gli permetteranno di conoscere la sua posizione dovrà contare solo sulle correnti per essere portato sulla rotta di una nave di passaggio. Il sole implacabile, la minaccia degli squali e l'esaurimento delle riserve di acqua e di cibo porteranno il navigatore a guardare la morte in faccia.

Regia di Jeffrey C. Chandor, al suo secondo lungometraggio, e prodotto da Zachary Quinto.



venerdì 24 maggio 2013


Caschetto obbligatorio anche in barca a vela? Perché no!

Caschetto, da Sweet Protection
Certo, in questo caso, circa 200 € per un caschetto non sono pochi ma se ne possono trovare anche a cifre molto inferiori, magari non così belli ma ugualmente funzionali (in Italia si possono trovare da Ozone Kayak).

Strutter, da Sweet Protection
A me piace questo modello perché è molto simile al mio cappellino, ma sono belli anche quelli che si vedono nell'America's Cup. Ricordiamoci che la sicurezza viene prima di tutto e la strambata con conseguenze imprevedibili è sempre in agguato. Una volta, a causa di un salto improvviso di vento quasi normale al lago, mi è successo con una potenza ed una forza tale che non avrebbe lasciato scampo a chi si fosse trovato nella sua traiettoria e l'unica conseguenza fu che, a detta dei presenti, diventai bianco come un cencio.
Personalmente ritengo che almeno nelle regate di ogni genere e tipo dovrebbe essere sempre obbligatorio indossarlo.

A bordo di Luna Rossa si indossa il caschetto, dal sito Fare Vela


Barbiere "fai-da-te" in barca

Single Handed Barber, dal sito Hammacher Schlemmer
Se non mi fosse capitata la sventura che Elena, per tagliarmi i capelli troppo lunghi cresciuti in barca, non mi avesse lasciato dei buchi tali in testa che dovetti correre di corsa dal primo barbiere del primo approdo conosciuto non avrei affatto segnalato questo Single Handed Barber, un taglia capelli elettrico che rade uniformemente in tutte le direzioni in quattro diverse lunghezze. Credo che il suo costo di circa 60 $ valga assolutamente la spesa. 
E così anche oggi ne abbiamo scoperta una nuova, anche dov'è un barbiere davanti ai grandi yacht di Porto azzurro.


Via: Gizmag


Da remi a vela

Converting a rowing dinghy to sailing
Ne abbiamo parlato molto ed in più occasioni, convertire una canoa, un kayak, un canotto, una barchetta a remi in una vera barca a vela. Si tratta di predisporre tutta l'attrezzatura necessaria che consiste principalmente nell'albero e nel boma, nella vela, nella deriva ed infine nel timone.
Converting a rowing dinghy to sail ce lo spiega con estrema facilità, immagini semplici e dettagliate ma soprattutto un linguaggio tecnico facilmente comprensibile anche con il traduttore (fare solo attenzione a quando vengono convertiti i piedi con i metri).

Converting a rowing dinghy to sailing


giovedì 23 maggio 2013

Suzukino, il piccolo SUV

Suzuki Jimny Rock am Ring, dal sito mobile.de
Oggi forse i giovani sognano altre cose ma sfido chiunque della mia generazione di non averlo desiderato almeno una volta, il Suzukino, oggi in versione Jimny. Ed infatti sono più i cinquantenni che ci si vedono girellare per la campagna toscana che i giovani, magari con un carretto attaccato dietro pieno di legna o il decespugiatore e gli attrezzi per il campo dove coltivano insalata.
Di rilievo la possibilità di avere un peso trainabile di 1300 kg, attenzione però, essendo il peso in ordine di marcia di 1135 kg per poterlo sfruttare tutto occorre la patente BE, a meno che non si abbia un carrello di 1100 kg allora può bastare la patente B.
Il suo prezzo è di circa 17.000 €, da QUI potete scaricare il catalogo per sapere tutte le altre informazioni tecniche.
Su Wikipedia c'è riassunta tutta la storia del Suzukino, dai primi modelli, poi il mitico Santana fino ai giorni nostri.

Scomodo da morire, ma troppo forte il Santana, immagine tratta da Wikipedia
E ricordate, come viene citato nel sito Jimny-Crew, "non esiste null'altro di meglio sulla terra che possedere una barca  .. e il suo Jimny".

Col suzukino in spiaggia con la barca, dal sito Jimny-Crew


mercoledì 22 maggio 2013

Warington Baden Powell e il suo Nautilus

Il Nautilus, dal sito forum.woodenboat
E' stato Axel di Bootsbaugarage a ricordarci che fu proprio il fratello del fondatore degli scout, il più conosciuto Robert, Warington Baden Powell a costruire la prima canoa a vela che riuscisse a risalire il vento. Mi era proprio passato di mente benché io stesso sia uno scout con tanto di insegne Gilwell e più di una volta nei nostri sogni da ragazzi ci è venuto in mente di costruirla sulla base dei disegni che venivano riportati su "esploratore".
Lui stesso ce ne parla nel suo libro Canoe Travelling, log of a cruise on the Baltic, and practical hints, on building and fitting canoesQUI, si possono vedere i dettagli del progetto originale del 1875, ma ne sono state realizzate varie VERSIONI dal 1870 al 1896.

Immagine storica del Nautilus e Baden Powell trovata su Opensailing
Un magnifico Nautilus del 1887 messo all'asta in Inghilterra, lo potete vedere nel sito forum.woodenboat, "Sabrina" è stata venduta per una cifra che va dalle 6000 alle 10000 £, ritengo che li valga tutti questi soldi, è bellissima.

Nel libro di Warington Baden Powell c'è anche descritto come realizzare il carretto per trasportare la canoa.
Il carretto per trasportare il Nautilus, dal libro di Warington Baden Powell
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.72 m
Larghezza: 1.16 m
Peso: 37.65 kg
Sup. velica: 5.57 mq
Ci si può dormire dentro con una tenda messa sopra.



martedì 21 maggio 2013


lunedì 20 maggio 2013

Mal de mer, la solution Boarding Ring

Dal sito Boarding Ring
Alla Boarding Ring producono occhiali speciali, sovrapponibili anche agli occhiali da vista, che a loro detta non fanno venire il mal di mare. Il segreto sta nel fatto che tenendo in vista  un liquido blu sempre in orizzontale  si evita il disorientamento che provoca questo fastidiosissimo malessere.
Costano 55 € ma questo sarebbe il problema minore se funzionano, non vi dico le sofferenze indicibili che ha patito la Rachele durante le nostre navigazioni al mare, averlo saputo li avrei comprati subito prima di tornare al lago.
La ragazzina del video sembra poco convinta, l'unico dubbio è che poi non venga il mal d'occhiali.



Фотоархив

Dal sito Parusa.narod.ru
Una bella ed interessante COLLEZIONE FOTOGRAFICA sullo yachting russo prima del crollo del muro di Berlino. Prescindendo dai giudizi politici che lasciamo alla storia credo che ci sia molto da imparare su questo tipo di approccio "popolare" alla vela, certamente non riconducibile solo ad aspetti socio-economici ma, come ho già detto altre volte, a condizioni territoriali dovute principalmente al clima, alle distanze e alla geomorfologia. 
In occidente momenti importanti di congiunzione si ritrovano con le produzioni germaniche delle aziende Klepper e Grabner ma come non tenere presente lo sviluppo enorme che ha avuto il "gonfiable" nelle barche a motore anche qui in Italia. Perché non è stato così anche con la vela? 
La lezione da trarre non è da sottovalutare, il territorio e la società non sono più in grado assorbire una concezione di una vela che sia solo grande e costosa, o è solo per ricchi o niente, al più per i regatanti della domenica.
Con questo vogliamo dimostrare che la vela, come lo sci, l'equitazione, il golf, etc., è una passione che può essere alla portata di tutti purché se ne sappiano scegliere adeguatamente i mezzi.


Barchette di carta: Capitan Miranda, velero escuela

Capitan Miranda, dal sito Paper Craft Square
Varato nel 1930 come nave da trasporto merci, nel 1960 il Capitan Miranda fu destinato alla ricerca oceanografica dalla Marina Militare Uruguaiana. Questa bella nave prende il suo nome dal Capitano Francisco Miranda, navigante uruguaiano di origine spagnola che aveva grande ed illustre tradizione nella marineria di quel paese. 
Nel 1978 la nave è diventata "nave scuola" per la formazione dei futuri ufficiali uruguaiani.
Da QUI puoi scaricare direttamente il modellino di carta.



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