sabato 17 febbraio 2024

REWIND: Gli studi di imbarcazioni a vela di Leonardo da Vinci

Per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, considerato i documenti che hanno messo in rete, ho cercato uno studio che provasse l'interesse di questo nostro genio italico anche verso la pratica della vela e, benché non avessi avuto dubbi sul risultato, la mia curiosità è stata abbondantemente ripagata.
Gli studi di Leonardo che ho trovato, perché non sono gli unici, si trovano nel Codice di Mardid II.

Il Codice di Madrid
Riscoperto nel 1966, questo manoscritto di 157 carte contiene studi riferibili all'attività di Leonardo a Firenze, dopo la conclusione del primo soggiorno milanese. Vi si trovano progetti di architettura militare condotti per il Signore di Piombino, rilevamenti cartografici del territorio toscano, note di pittura e studi di ottica. Al manoscritto e stato arbitrariamente legato il fascicolo finale, che contiene gli studi condotti tra il 1491 e il 1493 per il il monumento equestre a Francesco Sforza. (Tratto da Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza)

Leonardo a Piombino (tratto da La Toscana di Leonardo - Itinerari)
Leonardo lavorò a Piombino per Jacopo IV Appiani, del quale Firenze cercava ora l’alleanza o almeno la neutralità. Per quanto i suoi incarichi iniziali fossero limitati alle indicazioni concertate con Machiavelli, Leonardo si spinse ben oltre elaborando complessi studi che dettero origine ad una serie di annotazioni sull'architettura ... È significativo che alcuni appunti sulla navigazione a vela dimostrino come Leonardo studiasse a Piombino insieme ad Antonio da Sangallo il Vecchio: nel foglio 122r del Codice di Madrid II, le scritte «orza davanti cioè di prua» e «orza di poppa» sono di mano del Sangallo; ....

Ancora nel foglio 35r, vi sono calcoli per le fortificazioni di Piombino .... Sempre a Piombino Leonardo studiò le onde, le barche a vela, i venti e la navigazione, insieme alle traiettorie e al campo di tiro dell’artiglieria e all’opportunità di modificare l’altezza delle colline intorno alle fortificazioni. 
Trascrizione esatta
Studio delle barche:
L'antenna sta su  alta sul lato di levante
δ τ antenna; a b τ gratile/ ralinga; a δ c balumina; a la poggia; δ la penna; τ il carro
cammina a scirocco con la potenza del vento che vien da greco alla potenza del vento b.m.f.
…... a scirocco col vento greco alla potenza del moto b.m.g.

Studio delle fortificazioni:
5942- 2393 = 3549
fosso colli muri et procinto della fortezza del Monte a Santa Maria monta ducati 5942
fosso e muri d'essi fossi alla difesa della terra colla torre e un barbacano di groseza di braccia 23 e alta 20 tutta soda salvo le difese montan ducati 2393

Commento
Lo studio delle barche a vela di Leonardo è sorprendente per la sua precisione e accuratezza e ritengo che l'argomento possa essere ampliato con altri documenti alla mano, cercando di approfondirne i significati che, ahimé, attualmente rimangono solo descrittivi.
L'armo velico preso in esame è quello della vela latina che viene descritto in ogni sua parte in funzione dei venti e della rosa dei venti ma si parla anche della forza del mare. Credo che Leonardo volesse studiare con precisione una formula che comprendesse sia i venti (b.m.f) che la forza delle maree (b.m.g.), probabilmente non concluso, in ogni caso anche i calcoli e le formule validi oggi si basano tutti su osservazioni empiriche. Mi pare del tutto evidente che lo studio sia stato condotto in funzione militare.
In un disegno a parte vengono indicate le parti principali dello scafo e la sua forma.
Per quanto riguarda i fossi e i muri sembrerebbe che Leonardo si stia occupando di problemi difensivi molto concreti, indicando dimensioni e costi. La sottrazione dovrebbe indicare una differenza di costi.
Una curiosità. Leonardo, come tutti sanno, aveva una scrittura speculare, ma questo valeva solo per le lettere e non per i numeri, come potete osservare nel documento che ho trascritto.
Ho cercato di fare una trascrizione più accurata possibile e se per i termini velici mi è stato relativamente facile, salvo possibili errori, per la parte descrittiva mi ha aiutato il Dott. Giacomelli, storico, maestro e guida nella ricerca che stiamo effettuando sulla storia millenaria della Famiglia Lenzi.

Codice di Madrid II, 7r. - La vela, i venti e il litorale di Piombino, l'Arno tra Badia a Settimo e Signa, c. 1503-1504.


lunedì 12 febbraio 2024

REWIND: La pulizia della barca con un occhio all'ambiente

Ci vuole attenzione al rispetto dell'eco-sistema

Il lago Trasimeno ha un eco-sistema molto delicato e fortunatamente l’attenzione che le autorità locali hanno posto alla conservazione dell’ambiente ha permesso di farne uno dei laghi più protetti d’Italia. La criticità la si percepisce senza essere ecologisti o scienziati, basta un minimo di attenzione per accorgersi quanto la flora e la fauna locali convivano in un equilibrio caratterizzato dalla carenza di acqua ma anche da una presenza antropica discreta, che appare sovente distrattamente assente. Questa criticità mi ha sempre portato a porre molta attenzione a non turbare l’equilibrio tra natura e uomo, per esempio ho sempre evitato l’uso di detergenti e ho posto molta attenzione a non sversare alcunché nelle acque del lago e quando questo è accaduto per pura disgrazia, fortunatamente quasi mai, ci sono rimasto parecchio male. 

Sono sempre stato convinto che l’utilizzo di prodotti per la pulizia a base chimica possano causare gravi danni per l'ambiente, e non solo quello lacustre e marino. Per questo motivo, con l’aiuto di Elena ho cercato delle alternative, quelle che poi vengono utilizzate anche nelle nostre case, o meglio che utilizzavano i nostri nonni. 

Sappiamo tutti che i detergenti, contenendo fosfati, possono causare un impoverimento di ossigeno, così come il cloro, l’ammoniaca, ed in generale tutti i solventi possono essere molto dannosi per l'ambiente acquatico. Ben noti studi in materia hanno confermato che la gran parte dei prodotti di pulizia a base chimica contengono sostanze che possono interrompere il ciclo riproduttivo dei pesci. Per questo motivo riterrei opportuno che nei marina dovrebbe essere vietato l’utilizzo di prodotti detergenti che contengano ammoniaca, candeggina, ipoclorito di sodio, prodotti derivati dal petrolio o lisciva. Questi prodotti chimici sono tutti tossici per la vita marina e possono danneggiare la flora e la fauna. 

L'acqua e la ramazza sono il miglior sistema per pulire

Esistono in commercio molti prodotti ecologici, basta informarsi, ma di seguito elenco alcune indicazioni molto semplici su quali alternative seguire quando e se non si hanno a disposizione: 
  1. premessa fondamentale: quando la barca è in acqua utilizzare solo acqua; 
  2. in generale alle sostanze chimiche sono preferibili acqua e ramazza, ovviamente con un po’ più di olio di gomito; 
  3. l’acqua salata sgrassa e pulisce, poi è sufficiente una passata con acqua dolce; 
  4. per rimuovere le macchie più persistenti provate ad aggiungere all’acqua salata del succo di limone; 
  5. la varichina può essere tranquillamente sostituita con l’acqua ossigenata; 
  6. le muffe presenti nelle vele o nelle stoffe possono essere asportate con succo di limone e sale in parti uguali; 
  7. le polveri abrasive possono essere sostituite con bicarbonato o il sale; 
  8. farina e aceto bianco diluiti smacchiano molto. 

Olio di gomiti, componente essenziale

E’ consigliabile infine utilizzare come mezzo vecchi panni come magliette, camicie, etc. in modo da poter essere riutilizzati le volte successive. 

Quando ho utilizzato proficuamente questi accorgimenti sinceramente sono tornato dal mio amato lago più soddisfatto.

Uno scafo pulito fa sempre un'ottima figura

sabato 3 febbraio 2024


martedì 30 gennaio 2024

Boot Düsseldof 2024

 
 
Tutto sul Boot 2024 di Dusseldorf. Chi me li regala 375.000 € per comprarmi la Eagle 38? Guardatelo tutto, meraviglioso il Classic Forum dal minuto 40.00 circa.




sabato 20 gennaio 2024

Un Paiardi R18 con carrello motorizzato a Rimini


Un Piardi R18 con carrello motorizzato in vendita su subito.it


Se anche a voi capita di pensare che andare al mare senza barca è come andare in montagna senza scarponi, allora questa occasione, se vi piace anche la costa adriatica, non ve la dovete lasciare scappare. A me non dispiacerebbe affatto la gestione terramare, quindi molto economica, di questo bel cabinatino carrellabile del cantiere Paiardi in vendita su subito.it.

Considerando il pontile dovrebbe trovarsi in un ottimo porto a secco, anzi un bel porto spiaggia. Mi sembra che si veda anche la barca con la motorizzazione del carrello a prua.


venerdì 19 gennaio 2024


giovedì 18 gennaio 2024

Beneteau First 18 in vendita a Castiglione del Lago


Nel corso della nostra ultima gita primaverile al Lago Trasimeno non avevo potuto fare a meno di notarlo, un bel Beneteau First 18 "ormeggiato" nel porto a secco di Castiglione del Lago. Mi è sempre piaciuta la sua linea filante, in piccolo molto simile al modello più grande che abbiamo avuto noi, il First 24.


Senza lasciarsi andare a sentimentalismi nel ricordare con malinconia il nostro amato lago passiamo al dunque.


Ho visto che su subito.it questa bella barca a vela è in vendita. Piccola trattativa a parte penso che il prezzo sia adeguato anche se, ovviamente, bisogna vederla nei dettagli. Il Beneteau First 18 è carrellabile con un auto di media cilindrata.

Sandero Stepway, dal sito Dacia

Rimanendo dentro soluzioni economiche e di qualità medie, per trainare il First 18 è sufficiente una Sandero Stepway che ha una capacità di carico trainabile di 1200kg. Il suo prezzo al nuovo dovrebbe essere inferiore ai 20.000 €.

Carrello 201300B, dal sito ELLEBI

Come carrello potrebbe andare benissimo un ELLEBI da 1300 kg di massa complessiva.
Ecco il link all'annuncio con il prezzo della barca.
Beneteau First 18 in vendita su Subito.it


lunedì 15 gennaio 2024


domenica 14 gennaio 2024

REWIND: Convertitore velocità del vento

Quando il vento rinforza è buona pratica mettere i terzaroli

Beaufort: 
metri/sec: 
km/ora: 
nodi: 
miglia/ora: 
descrizione: 

Ne avevamo già parlato: Dalla scala del vento alle condizioni di navigazione ma mi sembrava carino riproporre questo programmino di calcolo.




giovedì 11 gennaio 2024

REWIND: Gli aspetti giuridici del salvataggio in mare


Articolo interpretato e liberamente tradotto da: http://www.hisse-et-oh.com

Salvataggio o assistenza?
Normalmente si abusa del termine salvataggio perché di solito, è d'assistenza che si tratta. Il diritto internazionale della navigazione e le normative nazionali si interessano all'assistenza in mare nella misura in cui è previsto soltanto il salvataggio delle vite umane, e pertanto gratuito. Più in generale, l'assistenza in mare è invece normalmente definita come "l'aiuto che una nave porta ad un altra nave in pericolo".
Premesso ciò ci si pongono le seguenti domande:
- l'assistenza è obbligatoria?
- l'assistenza può essere renumerata?
- l'assistenza deve essere spontanea o pianificata anticipatamente?

1) Nozioni preliminari.
Nozione teorica d'assistenza. La nozione è ampia, poiché definisce ogni atto o attività intrapresi per assistere una nave o qualsiasi altro bene in pericolo in acqua. La nozione riguarda quindi l'assistenza in mare e in acque interne, quando si parla di imbarcazioni, che si tratti di una nave o del suo carico umano e non. Ma non c'é assistenza se si parla dei relitti, ovvero quando l'oggetto considerato soddisfa due condizioni: la non galleggiabilità e lo stato d'abbandono.
Nozione pratica d'assistenza. Concretamente, l'assistenza presuppone un atto materiale, un vero intervento umano sotto qualunque forma, ad eccezione degli atti compiuti a distanza, come i consigli e gli orientamenti per radio. La fornitura di combustibile rientra invece nell'assistenza. C'é da aggiungere che non si parla di assistenza soltanto di fronte ad un pericolo poiché il diritto internazionale precisa che la nave deve rischiare di affondare. Le decisioni dei giudici in merito a questo argomento confermano la nozione più ampia che viene assegnata al "pericolo": la valutazione deve essere effettuata dal capitano, che si suppone essere in pericolo dal momento che lancia una chiamata d'emergenza, indipendentemente dalla ragione di quest'appello.

2) L'assistenza è obbligatoria?
L'assistenza alle persone. Dal momento che una richiesta di soccorso riguarda un aiuto alle persone, quindi un vero e proprio salvataggio, l'assistenza è obbligatoria e chi se ne astiene è perseguibile penalmente, che sia una nave nelle vicinanze che le autorità marittime competenti. Le pene sono equivalenti alla mancata assistenza nel soccorso a terra. La pena massima, secondo le normative nazionali, può prevedere anche due anni di prigionia oltre una ammenda di alcune migliaia di euro. Esiste una sola eccezione a questo principio, quando il portare assistenza espone il soccorritore ad un rischio immediato per se stesso, il suo equipaggio o la sua nave. In questo caso, la consapevolezza del serio pericolo incorso può essere apprezzata soltanto dal capitano che declina la sua assistenza. Infine, l'assistenza è obbligatoria alle sole persone imbarcate che rischiano la vita, non agli animali che può essere non obbligatorioa né gratuita, secondo le circostanze.
L'assistenza ai beni. E' legalmente obbligatoria soltanto in caso d'abbordaggio. Ogni nave implicata in un abbordaggio è obbligata a portare l'aiuto con tutti i mezzi di cui dispone per salvare dal pericolo creato dall'abbordaggio l'altra imbarcazione, il suo equipaggio ed i suoi passeggeri. In caso di mancata assistenza ai beni, le pene possono essere le stesse sopra menzionate per la mancata assistenza alle persone. Inoltre nessuna nave implicata in un abbordaggio può lasciare i luoghi senza:
- aver accertato che prima di tutto soltanto un'assistenza più lunga sarebbe stata inutile;
- se l'imbarcazione è affondata, avere prodigato tutti i suoi sforzi per recuperala;
- avere segnalato il nome della nave, del numero d'immatricolazione, dei porti d'origine e di destinazione. Anche in questo caso, quest'obblighi sono previsti nel caso in cui la nave interessata ed il suo equipaggio non si espongano ad un pericolo serio. Oltre al caso dell'abbordaggio, qualsiasi assistenza ai beni è facoltativa. Così, non si può ricercare la responsabilità di un capitano che rifiuti di portare assistenza ai beni al di fuori di un abbordaggio ma non quando l'equipaggio della nave che chiama è seriamente in pericolo come i dispersi in mare in una zattera. Infatti anche in questo caso l'assistenza è obbligatoria essendo la barca di sola sopravvivenza. Il carattere facoltativo dell'assistenza vale anche per la marina nazionale e le capitanerie. Essendo l'assistenza facoltativa, può anche essere rifiutata dal beneficiario, in qualsiasi circostanza, sia che la nave abbia lanciato una chiamata d'emergenza o che l'assistente ritiene che la nave corra un serio pericolo che può causare la sua perdita. Solo il capitano è infatti in grado di valutare la situazione nella quale si trova e la sua capacità di uscirne, libero di prendersi la responsabilità in caso di sinistro.

3) L'assistenza può essere remunerata?
Si, poiché il principio di retribuzione è in gran parte previsto dalla legge, dal momento che l'assistenza ha avuto un risultato utile, con riserva nel caso del salvataggio delle vite umane, la cui gratuità è la norma. Si trae immediatamente una conseguenza del criterio dell'utilità del risultato: ogni atto d'assistenza sprovvisto di risultato, anche quando la nave avrà rifiutato l'assistenza offerta, non può essere remunerato. Inoltre quello che porta assistenza ad una nave nonostante il rifiuto espresso e ragionevole del suo capitano, non avrà diritto ad alcuna retribuzione. In queste condizioni, chi può essere remunerato per un'assistenza? Nessuno perché atto volontario. Quali sono i criteri della retribuzione? Quando il prezzo non è stato deciso in anticipo, la legge prende in considerazione per base di valutazione:
- il successo ottenuto, gli sforzi fatti, il pericolo incorso, il tempo trascorso e le spese sostenute;
- il valore delle cose aiutate.
Spetta al giudice fissare il prezzo dell'aiuto in mancanza d'accordo tra le parti.

4) L'assistenza può essere pianificata anticipatamente?
La legge autorizza il ricorso ad una convenzione d'assistenza, che può essere tanto tacita che scritta. L'atto di salvataggio si può iscrivere infatti in un contratto detto d'assistenza marittima, che si forma dal momento che l'assistenza richiesta venga accettata. L'assistito si troverà così "ipso facto" sottoposto al regime giuridico, e dunque tenuto all'obbligo di retribuzione se ne ha fatto richiesta, ed anche se nessun contratto specifico era stato stabilito prima dell'intervento. La difficoltà di stabilire a posteriori il prezzo dell'assistenza invita tuttavia a parlare del prezzo prima di qualsiasi intervento. Così sia la Guardia Costiera che i centri di assistenza privati possono, prima di portare assistenza ai beni, annunciare il prezzo che ne sarà richiesto. è così anche che l'assistito la potrà rifiutare, una volta conosciuto il prezzo. Nei casi particolari delle società professionali dell'assistenzasi usa anche di far firmare dall'assistito un contratto preliminare prima di qualsiasi intervento. In questi casi il non firmare equivale ad un rifiuto. Tuttavia, queste convenzioni possono essere modificate o annullate dal giudice se ritiene che le condizioni non siano eque nei confronti del servizio reso e sulla base di retribuzioni equamente note. Resta il caso di un contratto firmato presso una società d'assistenza, la cui validità non è discutibile, ma la cui portata può essere limitata dalle condizioni generali del contratto, che possono declinare qualsiasi intervento in funzione delle circostanze enumerate.

Conclusione
Senza volere pretendere essere stati esaustivi sull'argomento, il presente articolo ha l'ambizione di portare una risposta più chiara possibile su un argomento che divide spesso ed appassiona sempre. Sperando naturalmente che nessuno si debba mai trovare nelle condizioni sopra evocate.

Come calcolare il bilancio energetico di un veliero


Pannello elettrico di una barca a vela, da Magellano Store

Il calcolo del bilancio energetico di un veliero serve per dimensionare correttamente le batterie di cui dotare la barca. Il pannello in figura, ovviamente, può essere utilizzato per un'imbarcazione a vela di grosse dimensioni e non servirà certamente per i nostri piccoli velieri ma qualunque cabinato si abbia è bene acquistare una o più batterie idonee ai consumi previsti.

Ho provato a realizzare un piccolo programma per il Calcolo del Bilancio Energetico di un Veliero che, come sempre vi consiglio di copiare e di salvare nel vostro PC.

Anche una piccola barca ha bisogno di energia

mercoledì 10 gennaio 2024

REWIND: Quanto costa mantenere un piccolo cabinato a vela


Quando si parla di piccoli cabinati le variabili che entrano in gioco sono diverse, se è o non è carrellabile, se durante l'inverno lo teniamo o no sotto casa, se durante le crociere ormeggiamo in rada oppure in porto. Comunque il tentativo è quello di offrire uno strumento molto semplice per fare questo calcolo, poi ognuno potrà fare tutte le dovute considerazioni. Oggi mantenere una barca è un lusso che non possono permettersi tutti e chi lo vuol fare per passione, come noi, si deve adattare e rinunciare a molte opportunità. Nella figura che segue ho messo una configurazione di utilizzo massimo, noi, per esempio, facciamo molto meno e spendiamo anche molto meno.


Eccovi il link al foglio di calcolo: Costi di gestione annuale di un veliero, e mi raccomando utilizzatelo: non vi illudete di non guardare in faccia alla realtà, potreste pentirvene. prima di inserire i dati salvate il foglio nel vostro PC.

martedì 9 gennaio 2024

REWIND: Valore stimato della declinazione magnetica su Google Maps

Il calcolatore della declinazione magnetica, dal sito NGDC-NOAA

La "declinazione magnetica" è l'angolo formato dalla direzione del Nord magnetico e del Nord vero. Nella carta nautica viene individuato nei due quadranti color magenta, lo si vede indicato dalla linea con la freccia ed il valore indicato in prossimità del centro del goniometro.

Dalla carta nautica del Tirreno Settentrionale che acquistai per navigare in quelle zone

Ma la declinazione magnetica varia di anno in anno e secondo le regioni in cui si naviga, e se non si ha la carta nautica aggiornata si potrebbe fare qualche errore.
Il National Geophysical Data Center NOAA ha messo in rete questa CALCOLATRICE ON-LINE che permette di individuare il Nord magnetico in qualunque punto della terra, impostando le coordinate, è possibile ottenere il valore della declinazione valido per quella regione nella data richiesta, dal 1750 fino ad oggi.

La maschera di inserimento dati, dal sito NGDC-NOAA



Nuovo porto turistico a Genova Castelluccio

Marina di Castelluccio, il futuro porto turistico

Il progetto del nuovo Marina di Castelluccio prevede il 45% del numero di posti per barche sotto sei metri (292 posti barca), diciamo una importante novità per la piccola nautica. Speriamo che i buoni propositi vengano mantenuti e non prevalga la consueta logica delll'"ubi maior, minor cessat", ovvero dove c'è il maggior guadagno il minore va a farsi benedire.

REWIND: NED, l'istruttore di vela

NauticEd Simulatore

Come usare NED: muovete il mouse su ciascuno degli elementi di NED, e capirete da soli ciò che succede. NED è un vero e proprio istruttore di vela virtuale. NED vi insegnerà come impostare correttamente la randa e il fiocco. Quando le vele sono regolate bene allora la velocità della barca raggiungerà il suo massimo in funzione della velocità e direzione del vento. È possibile modificare la direzione della barca e la velocità del vento, lascare o cazzare le vele.
Una volta che avrete imparato ad utilizzare il NED sarete pronti per la navigazione in barca a vela. NED, è un'applicazione gratuita di NauticEd, una delle più avanzate strutture al mondo per l'educazione online nel mondo della vela.

Timone: la direzione della barca si modifica agendo sul tasto centrale in basso, digitando sulla mezzaluna destra la barca andrà a destra, sulla sinistra andrà a sinistra. Si noterà la barca raddrizzarsi appena rilasciato il tasto, questo perché il misuratore del vento reale è sempre quello centrale in alto ma si noterà cambiare l'angolo del vento che viene indicato dal puntatore rosso (freccia triangolare rossa). Tenendo premuto uno dei due pulsanti centrali la barca ruoterà a destra o a sinistra di 5 gradi al secondo.

Il timone
Regolazione delle vele: le vele si regolano agendo sui "winch" destro e sinistro posti ai lati del tasto centrale (timone). Agendo sui tasti destro e sinistro di ogni winch NED fornisce il numero di giri necessari per regolare le vele, da 12 a 45 per il fiocco, da 5 a 35 per la randa.

Il timone e i due winch
Velocità del vento: la velocità del vento si regola digitando sul puntatore rosso che ne indica la direzione. Una volta digitato sul triangolino rosso appare un cursore muovendo il quale si può determinare la velocità del vento, velocità che poi apparirà sull'indicatore centrale "true wind".

Regolazione velocità del vento
Cruscotto:  Secondo di come agiamo sul timone, i winch e come abbiamo impostato la velocità del vento variano i valori sul cruscotto.

Cruscotto
True wind (vento reale): indica la velocità del vento secondo come la abbiamo impostata.

Speed (velocità): velocità della barca secondo l'andatura, la regolazione delle vele e la velocità del vento.

Heel (angolo di sbandamento): in funzione della velocità del vento e dell'angolo di bolina varia l'angolo di sbandamento. Nell'andatura di bolina, maggiore è la velocità del vento, maggiore sarà l'angolo di sbandamento e a questo punto non c'è nulla che possiamo fare se non regolare le vele, cazzarle al massimo se c'è troppo vento, lascarle se ce n'è poco. Quest'ultima funzionalità è presente, e attivabile, nell'ultima versione di NED.

HDG (bussola): indica la direzione. Inizialmente avrete il vento a 60° sul vostro naso, come si usa in gergo.

Depth (profondità):  Indica una profondità immaginaria che non è possibile controllare. E' stato inserito a titolo di monito poiché è una variabile che va tenuta sempre sotto controllo.

Bar meter (indicatore d'efficacia): nella parte inferiore del NED c'è una barra orizzontale che indica l'efficienza della vostra regolazione. Se il contatore è completamente a sinistra vuol dire che c'è qualcosa da correggere, invece se è tutto a destra le vele sono perfettamente regolate e la  velocità della barca potrebbe essere aumentata.

Bar meter
Nota: se ho sbagliato qualcosa nella traduzione e nella interpretazione di questo interessante istruttore di vela online mi correggerete.


lunedì 8 gennaio 2024

REWIND: Inclinometro



L'inclinometro indica la pendenza massima (in gradi) che una rampa dovrebbe avere in funzione della potenza di un auto, espressa in KW, e del peso del rimorchio (carrello + barca) espresso in KG.
Avvertenza: Il calcolo è puramente empirico e il sottoscritto non si assume nessuna responsabilità di danni a cose e/ o persone causate dall'utilizzo di questo algoritmo. Per quanto riguarda la conversione dei gradi in percentuale e viceversa esistono online apposite tabelle.




KW - Potenza auto
KG - Peso rimorchio Inclinazione max scivolo
Motore Aspirato - Berlina/ Sport           
°
Motore Sovraalimentato - Sport/ SW    
°
Motore TD - SW/ Fuoristrada              
°
Secondo le regole progettuali più avanzate l'inclinazione massima di una rampa dovrebbe essere tra il 12.5% e il 15%, ovvero tra i 5.7° e gli 8.5° e, secondo le ultime osservazioni sollevate dai più esperti, le rampe dovrebbero essere due, una per l'alaggio con una inclinazione minore ed una per il varo con una inclinazione maggiore. E' sempre e comunque utile avere a bordo le catene da neve ed un argano a mano qualora le condizioni dello scivolo non fossero adeguate a causa delle condizioni atmosferiche avverse.

sabato 6 gennaio 2024

REWIND: Trasportare uno yacht a vela con una piccola SW - Foglio di calcolo

Un VIKO S 21 sul carrello

E' stato il sogno di Mauro Mancini realizzato con il suo "Piviere" già dalla fine degli anni sessanta: produrre uno yacht a vela abitabile, marino e trasportabile con un carrello anche via terra. Un sogno che si è materializzato fin da subito ma purtroppo poco applicato nella realtà, troppa burocrazia, troppi impedimenti e infine una mentalità, quella italiana, poco incline a scomodarsi nei trasferimenti, nei vari, negli alaggi e così via. Una mentalità che dura ancora oggi fin dai quei tempi oramai così remoti, la metà del secolo scorso, ma che comincia a scardinarsi nelle sue "fatue" certezze che si sono sempre concretizzate nella immensa fiducia che certamente sarebbe spettato di diritto a ciascuno il suo bel posticino barca in un porto, comodo, economico, pulito e soprattutto a portata di mano. Oramai sappiamo tutti che questo non è assolutamente possibile: i posti barca non saranno mai abbastanza, anche se si costruissero centinaia di nuovo porti, comunque sono molto costosi, perché costruire un porto costa molto, e per giunta quasi sempre poco organizzati visto e considerato che l'italiano medio è molto incline al maggior guadagno con il minimo sforzo.
Per questo motivo, anni fa, mi sono messo in cerca di una barca, molto simile al Piviere, con le sue belle 4 o 5 cuccette, il bagnetto separato, il cucinotto, la dinette, un'altezza in cabina accettabile ed infine sufficientemente leggera per poter essere trasportata con una utilitaria di media cilindrata senza dover sostenere esami aggiuntivi al fine di ottenere una patente superiore alla normalissima B. E' stato un compito arduo e alla fine le possibilità si sono ridotte ad essere contate nelle dita di una mano.

Meraviglioso Jeanneau SUN2000

Abbiamo avuto la Jeanneau SUN2000, meravigliosa barca per la linea e sportività, ma troppo per noi che cercavamo un'imbarcazione più comoda, anche se meno performante. L'abbiamo trasportata con un fuoristrada con 2200 kg di peso trasportabile e un carrello doppio asse.


Una barca che ha una parvenza di abitabilità nonostante le sue ridottissime dimensioni (6,0 m x 2,5 m, 600 kg circa) è quella che ho posseduto, il Viko20 (Deltania 20). Nel blog c'è la presentazione di Aspirina, per me un piccolo capolavoro di architettura navale, ma ce ne sono altre simili.





Venduto il fuoristrada con le auto non è stato semplice, mi sarei aspettato di meglio dalle case automobilistiche visto e considerato il giro di denaro che ruota attorno all'acquisto delle stesse. Si vedono in giro grandi cassoni di auto che riescono a trainare si e no 1200 kg. Ottima la Mini Countryman che ho fatto acquistare a mia figlia, quattro ruote motrici, 1400 kg di portata. 
Per i carrelli non ci sono problemi, in commercio se ne possono trovare a prezzi relativamente economici, affidabili e utili al trasporto di barche di svariate dimensioni e peso, con chiglia fissa o basculante. Di sotto riporto un esempio tra i più quotati. Aspirina l'abbiamo trasportata con un carrello della Umbria Rimorchi ed un Opel Meriva con una capacità di peso trasportabile di 1000 kg.

Carrelli Satellite

Ma procediamo con il Foglio di Calcolo, che consiglio di salvare nel proprio PC prima di apportare modifiche, per la verifica della compatibilità tra patente auto e rimorchio:

Questa è la testa del formulario dove viene spiegato come utilizzarlo:

e qui si inseriscono i dati dell'auto e del carrello:



e questi i risultati che potrete interpretare come volete:









Queste considerazioni sono solo teoriche, probabilmente opinabili, e ad uso e consumo di tutti. Importante è capire che la selezione barca carrellabile in funzione delle caratteristiche dell'auto, del carrello e della patente non è poi così semplice, tanto più se ci si aggiungono un minimo di velleità crocieristiche in comodità e sicurezza.
Sicuramente una barca carrellabile che mi piace molto è la TES550 Master della Tes-Yacht.

TES550 Master - Tes Yacht, commercializzata in Italia da Northeaster

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