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Sistemare la barca per la stagione è stato, come tutti gli anni, abbastanza faticoso, ma quest'anno mi sono organizzato. Ho tirato fuori un vecchio passeggino che conservo in cantina da vent'anni anni senza mai decidermi di mandarlo al riciclo e in effetti, da omino di mezz'età quale sono, mi sono sentito giovane come quando ci mettevo i "citti" appena nati.
Portare la belva nera a mano, per me a rischio di nuovi distacchi di retina, era diventato troppo, ma col mio nuovo "dolly" è stato un gioco da ragazzi e un piacere.
Ovviamente dopo aver tolto la copertina invernale. Aspirina, al suo interno, era quasi completamente asciutta, solo un po' di umido in qualche tasca laterale. Un po' d'acqua è entrata ma col metro e passa che sono caduti al Trasimeno non c'è proprio da lamentarsi.
Abbiamo portato anche le vele, i salvagente, l'ancora e materiale vario, tutto con il "dolly".
Che Elena ha pensato bene di utilizzare al meglio.
Una volta finito di portare tutto e montare il motore io e Elena ci siamo guardati negli occhi e gli ho chiesto, "pulire la barca" o "uscita in barca"? Non c'è stato bisogno di pensarci più di due secondi, abbiamo subito deciso di uscire. Le raffiche a 15 nodi previste da windfinder non si sono viste, c'era un caldo stupendo e il lago invitava troppo, la barca la puliremo la prossima volta.
Il Trasimeno era meraviglioso e siamo stati d'incanto, tra "papere e nuvole".