Questo sei piedi, piccolo e costruito artigianalmente, non è solo una eccellente barca a vela ma è così leggero da poter essere trasportato in acqua su un piccolo trolley. Se il timone e l'albero vengono rimossi, può essere trasportato ovunque da una sola persona.
Progettato e costruito da Stephen T. Crosby, di Balboa Island in California, per i suoi figli affinché potessero imparare l'arte della vela.
Può trasportare due bambini o un adulto, e dispone di tutte le attrezzature necessarie di una vera e propria barca a vela.
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Figura 1, piano velico e dimensioni |
Le dimensioni generali sono indicate nella fig. 1.
Da questa potete notare che il boma è situato bel al di sopra del pozzetto in modo che lo skipper abbia una visione completa, e anche per evitare incidenti.
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Figura 2, piano di coperta |
Il piano di coperta che è mostrato in fig. 2 evidenzia il baglio eccezionalmente ampio, diminuendo la possibilità di ribaltamento.
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Figura 3, il musone di prua |
Ma iniziamo a costruire la barca con la prua, come mostrato in fig. 3. Sarà necessario un pezzo trapezoidale in legno di pino duro, la prua in quercia verrà avvitata alla fine.
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Figura 4, assemblaggio delle paratie laterali |
Nei particolari in fig. 4 viene mostrato come, partendo dalla prua, le paratie laterali debbano essere piegate.
Poi deve essere realizzato lo specchio di poppa, fig. 5.
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Figura 5, lo specchio di poppa e lo scafo in sezione |
Si tratta di un pezzo unico in mogano o rovere con tacchetti di legno alle estremità.
Per modellare le paratie dello scafo, che dovrebbero essere di circa un piede più lunghe del necessario, bisogna avvolgerle in un sacco di juta, una alla volta, e versarci sopra diversi secchi di acqua bollente. Dopo che l'acqua ha bagnato completamente tutto, e mentre le tavole sono ancora calde, assemblarle come mostrato in fig. 4.
Alle estremità delle paratie, sul lato della poppa, vanno fissati quattro listelli provvisori (due per lato) in modo che servano da vano di scorrimento/ contenimento di una corda che, una volta legata, terrà le paratie a contatto con lo specchio di poppa, fig. 4. Per stringere la corda potrà essere utilizzato un bastoncino. A questo punto si possono avvitare le paratie ai listelli laterali fissati sullo specchio di poppa. Le viti da utilizzare devono essere in ottone a testa piatta.
Il lavoro finito, apparirà come in fig. 4, dopo di che le parti di paratie eccedenti devono essere tagliate come indicato dalle linee tratteggiate.
Per sostenere il ponte dovrebbe essere applicata temporaneamente una traversa curva, come si vede in fig. 5, distante 15 pollici dalla prua con lo scopo contenere le paratie laterali. Questo sostegno può essere lasciato, oppure se si desidera rimosso in seguito. Altri dettagli costruttivi sono riportati nella figura successiva.
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Figura 6, costruzione dello scafo |
Una volta fissate le paratie laterali dovranno essere applicati la chiglia ed i listelli che fanno parte dello scheletro dello scafo.
Si tratta di listelli di quecia da ¾ x 1 in. I correnti che vanno da prua a poppa devono essere cotti a vapore o immersi nell'acqua calda per ottenere una piegatura simile a quella delle paratie laterali. I correnti dovranno essere fissati con viti in ottone a testa piatta distanziate di 1 ¼ di pollice l'una dall'altra.
I bordi delle paratie laterali e dei correnti devono essere piallati in modo da offrire in buon supporto per le tavole da applicare sul fondo.
Girare la barca a testa in giù e applicare le tavolette da 3/8 x 5 in. Queste devono essere piallate lateralmente (smussate) per ottenere tra le stesse una scanalatura a “V” in modo che alla fine possano essere riempite con il materiale per il calafataggio o le resine, figura 7. I pannelli devono essere leggermente più lunghi della larghezza della parte inferiore in modo che possano essere tagliati in modo uniforme dopo che sono stati fissati.
Prima di avvitare i pannelli, applicare una guarnizione con colla/ silicone marino in modo da realizzare una giunzione a tenuta d'acqua.
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Figura 7, calatafaggio |
Fatto questo è arrivato il momento di fissare il paramezzale e i listelli. Utilizzare chiodi zincati e sigillare la testa. Calatafare con cotone le scanalature a “V” poste su fondo, utilizzando uno sgherzino a freddo, e versando successivamente colla marina calda sopra di esso.
La chiglia e skeg sono devono essere attaccanti. Si noti come la chiglia debba essere segata a poppa in modo che si crei una striscia continua lungo il fondo dello skeg e dello specchio di poppa.
Fissare i listelli, le cornici e le costole che aiutano a sostenere le paratie ed il ponte come si vede in fig. 6.
Sono previste anche due sedute, il vano di alloggiamento dell'albero la cassa della deriva che prevede un taglio. Le posizioni e le forme sono visibili in fig. 2
Per quanto riguarda il ponte è prevista una copertura in tela che viene tirata tra la falchetta e la mastra. I bordi vengono coperti da una cornice.
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Figura 8, deriva e cassa della deriva |
La realizzazione e le dimensioni della deriva sono rappresentate in fig. 5 e 8, utilizzando colla marina per le giunzioni tra i tacchetti di legno duro nelle parti superiori ed inferiori.
Bisogna fare attenzione ad applicare una guarnizione imbevuta di colla marina/ silicone tra la cassa della deriva ed in paramezzale quando questi vengono uniti. All'interno della cassa della deriva dovrebbero essere applicate tre mani di vernice prima dell'assemblaggio visto che dopo, al suo interno, non sarà più possibile verniciare.
La seduta, posta nel mezzo della barca, è costruita sopra la cassa della deriva, come mostrato in pianta.
La deriva può essere realizzata con un pezzo singolo da ¾ x 11 in. e di 32 in. di lunghezza, tagliata sul lato superiore con l'angolo come mostrato in fig. 8.
Due listelli posizionati in alto non permetteranno a questa di uscire dalla cassa. La deriva deve essere realizzata in modo che lo scivolamento nella cassa sia leggermente forzato.
La quercia è un buon materiale per realizzare il timone a causa del suo peso. Per evitare che si rompa puoi mettere due listelli da ¼ x 1 ½ in, oppure due barre in ottone da ¼ in.
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Figura 9, timone, albero, boma, trozza e skeg |
Il timone è attaccato allo specchio di poppa, sulla quale sono fissati due anelli, con due perni in ottone, come mostrato in fig. 9.
L'albero può essere realizzato con un palo da tenda in legno duro avente un diametro di almeno 1 ½ in., idoneamente squadrato sul fondo per il suo vano di alloggiamento e leggermente rastremato nella parte superiore.
Nella parte superiore dell'albero, come si vede in figura, deve essere realizzata un'asola nella quale inserire una puleggia con una ghiera per sollevare la vela in sicurezza.
Per realizzare il boma è sufficiente un buon manico da giardino e dovrebbe essere lungo 5 piedi e 6 pollici x 1 in. di diametro. La trozza per il boma po' essere realizzata con due braccetti avvitati sul boma ed una striscia di pelle inchiodata all'interno, fig. 9.
La vela può essere realizzata in cotone naturale, tagliata come in fig. 1 o ancora meglio nell'immagine di apertura.
Si noti che nella vela non ci sono anelli poiché questa prevede solo due ampi orli per farla scorrere nell'albero e nel boma. La vela deve essere rinforzata con pezzetti di tela agli angoli e un anello zincato o di ottone deve essere cucito nel picco. Nella vela, nei punti indicati, devono essere cucite delle stecche in abete di 1/8 x 1 x 24 in.
Con il bozzello, le bitte, l' anello e gli scalmi montati, la barca è pronta per essere dipinta. Sul fondo utilizzare una vernice a base rame, che viene fornita in colore rosso o verde, invece sui lati dare due mani di bianco.
L'ultima mano può essere una miscela di biacca e trementina che una volta asciutta rimane "gessosa", per andare via lentamente mentre si usa la barca, in modo da mantenere lo scafo più pulito e più attraente.
Tutte le parti in mogano e quercia, come il timone, dovrebbe essere rifinite nel loro colore naturale, con due mani di coppale. La deriva e la chiglia potranno essere dipinte di un rosso brillante. Per l'interno è indicata una mano di verde o grigio.
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Una barca facile da portare e gestire |