giovedì 14 agosto 2014


mercoledì 13 agosto 2014

Un giro nel Chianti Classico

La contessina Elena davanti al Castello di Meleto
Era un bel po' che volevamo fare un giro nel Chianti Classico ed abbiamo cominciato con un itinerario abbastanza vicino a noi, ci siamo resi conto però che dovevamo soffermarci di più nei luoghi senza pretendere di vedere tutto in una sola giornata.


Visualizza Un giro nel Chianti Classico in una mappa di dimensioni maggiori

Ci siamo diretti verso Gaiole in Chianti, paesino caratteristico ma nulla di che, le cose stupende sono tutte intorno e tra queste siamo riusciti a vedere solo il bellissimo Castello di Meleto, appartenente a quel Guardellotto al quale l'Imperatore Federico I detto il Barbarsossa confiscò i beni.


Certo è che i luoghi sono meravigliosi. 

Elena davanti al Palazzo di Radda in Chianti
Altro luogo molto bello è Radda in Chianti, ma certamente le nostre aretinissime Lucignano, Monte San Savino, Anghiari, Cortona, Poppi e così via, lo sono sicuramente di più.
Paragonabile ai luoghi che ho citato nella  loro autentica bellezza è il paesino di Ponzano con la sua torre, che abbiamo visitato quasi per sbaglio.

La porta medievale di Ponzano, meravigliosa!


Prima ancora di Ponzano abbiamo visto Castellina in Chianti, bella ma un po' troppo turistica per i nostri gusti, in cui anche l'aria che si respira è a pagamento, non parliamo poi del Vigile Urbano che fa multe a gogò.

Elena mangia un gelato nelle belle stradine di Castellina in Chianti
Insomma, tutto bellissimo come si vede dalla FOTOGALLERY, ma ci torneremo con più calma a vedere una cosa per volta.



Ed infine qualcosa che mi ha fatto pensare al mio mostriciattolo impresso nella prua di "aspirina", un bel drago con una corona tra le zampette.




martedì 12 agosto 2014

Vai col vento!



Questo è per gli amici che ridono quando gli dico che ho un katamarano gonfiabile ;-)

Un fantastico e simpaticissimo video che ci fa capire la grande potenzialità di questo tipo di imbarcazioni.


lunedì 11 agosto 2014

In barca con Tommaso


Doveva essere un'uscitina di sola "routine" in cui spiegare a Tommaso due o tre cosette che avevo sempre lasciato in sospeso, come l'uscita e il rientro al porto a motore, le varie aperture e chiusure della barca e del motore, nonché l'ormeggio e il rifornimento, tutte attività a cui pensavo io con noncuranza. 
Ma oramai lui vuole uscire da solo con i suoi amici quindi dovevo essere sicuro che fosse a conoscenza di tutto ciò che bisogna sapere per navigare in sicurezza.
Le previsioni del vento erano incerte e all'inizio era proprio come piace a me e ad Elena, regolare le vele al meglio e correre dietro ai refoli con lentezza. Non vi dico Tommaso, ma cosa siamo venuti a fare, e voi siete vecchi, e questo non è andare in barca a vela, ma non vi avevo detto che era meglio il pomeriggio e così via. Due scatole!! Non ne potevamo proprio più dei suoi rimbrotti.
Ma non è passata mezz'ora che l'ha avuta si, violente raffiche a 15 nodi si sono riversate sul lago con tutta la loro forza tanto che io ed Elena ci siamo messi il salvagente.


Ancora con questo vento la barca può essere mantenuta diritta senza farla sbandare troppo, ma guardate un po' voi quel fiocco, sembrava che volesse strapparsi via dallo strallo. Insomma, gli è passata la voglia di brontolare ed è stata una bellissima veleggiata fino a che, stanchi e cotti dal sole e dal vento, non siamo rientrati. Insomma, mai dare nulla per scontato al lago.




domenica 10 agosto 2014

Gropina e dintorni, meraviglia dell'umanità

I simboli di tre Evangelisti, nel pulpito della Pieve di Gropina
Con l'amico lettore Luca si era detto: vivere qui in Toscana è come essere sempre i vacanza.
Ed infatti è bastata poco più di mezz'ora d'auto per raggiungere la Pieve di Gropina e visitare i suoi dintorni per rendersi conto della fortuna che abbiamo a vivere qui.


La Pieve di Gropina è un "monumento nazionale", la sua storia affonda le radici in epoche antichissime, quelle etrusche e romane per poi consolidarsi fin dai primi tempi del cristianesimo in epoca paleocristiana. Successivamente la Pieve si stratificherà nel corso di varie epoche, da quelle longobarde fino a quella romanica, rimanendo pressoché integra fino ad oggi.


L'esterno è bello e caratteristico delle molte pievi romaniche presenti nel nostro territorio ma l'interno lascia letteralmente senza fiato. Mi sono divertito a fotografare i bellissimi capitelli che ci raccontano la storia dell'umanità, la zona absidale ed infine il pulpito. Non ho la preparazione per descrivere il significato, il valore e la magnificenza di queste opere ma vi assicuro che vale sicuramente la pena di andarle a guardare.

Il capitello della scrofa che allatta i quattro maialini
Il significato del capitello della scrofa, che prende spunto da origini pagane, ci indica l'atto del nutrire, come i lavori agricoli nutrono l'uomo nelle quattro stagioni (i quattro porcellini), così la parola di Dio nutre e fortifica le anime.

Il capitello dei Cavalieri
Il capitello dei Cavalieri potrebbe indicarci la loro purezza di vita in difesa dei valori cristiani.

Il capitello della Chimera, ad Arezzo straordinariamente ricorrente fin dagli etruschi
E del magnifico capitello della chimera cosa possiamo dire? Potrebbe rappresentare il male, ma anche il potere di rigenerazione e di tarsformazione del cristianesimo nei confronti dei pagani.

Il pulpito di origini longobarde
Ma è il pulpito di origini longobarde che lascia letteralmente a bocca aperta, è qui che nasce il nuovo linguaggio simbolico dei "barbari", ai quali si deve l’invenzione di tecniche e canoni estetici nuovi, che si discostano volutamente dall’ideale classico del bello e dalle sue proporzioni per attingere a un linguaggio dove il fantastico e il simbolico si uniscono all’immaginazione e al colore in una visione originale del mondo.


I dodici Apostoli che ricevono lo Spirito Santo
L'abside è semplicemente meravigliosa!

L'abside con le aperture protette da lastre di alabastro
La zona absidale costituisce un gioiello. Nella Pieve è presente anche la cripta che purtroppo era chiusa, potrete trovare QUI un'interessante descrizione.
Mi fermo qui ed inserisco la FOTOGALLERY dove potrete trovare altre interessantissime immagini. 


Al ritorno abbiamo visto tanti altri luoghi fantastici, la bella Loro Ciuffenna dove si stava svolgendo un mercatino dell'antiquariato e artigianato locale.


E poi ad Elena non è sfuggita la bellissima casa colonica situata appena fuori il paese di Castiglion Fibocchi dove si è svolta la famosissima scena "buongiorno Principessa" nel film "La vita è bella". Che memoria fotografica!!!

C'è ancora la famosa scala
Ed infine il millenario "Ponte Buriano, quello della Gioconda", che attraversa il fiume Arno sulle cui sponde, al posto dei fatiscenti capannoni che sono oggi presenti nelle sue vicinanze ci farei un bel "Circolo della canoa e della vela". Ci starebbe proprio bene, che ne dite?


E alla fine mi sono preso pure il rimbrotto di Elena, "ma te pensi sempre alle barche!!". Ma dove c'è acqua ed in posti così meravigliosi come si fa a non pensare di metterci una bella barchetta, magari con la vela.


Dimenticavo, come sempre Elena aveva ragione, il posto del film è proprio quello.


sabato 9 agosto 2014


Kaysail e Kayboat di BluMarino

Kayboat di Blumarino
BluMarino offre un interessante linea di prodotti per il piccolo diporto nautico ad un prezzo molto accessibile, kayak e catamarani gonfiabili accessoriabili con motore e kit velico, il Kaysail.

Il Kaysail applicato alla Sevylor Colorado
Da BluMarino trovi gli ultra leggeri di nuova generazione, ecco un ottimo esempio di come si possa utilizzare lo stesso scafo per pagaiare, andare a vela e a motore...è possibile montare un 10hp con straordinarie prestazioni, visto che desideriamo rimanere sulla praticità e leggerezza un 2,5hp che pesa sui 17kg va più che bene ed è più veloce di un tender vista la superficie minima d'attrito.



venerdì 8 agosto 2014


giovedì 7 agosto 2014

Alla scoperta di un mondo perduto

Lo stemma della Congregazione Olivetana
Oggi siamo tornati con i miei cognati all'isola Polvese, andata senza vento, ritorno con un grandioso gran lasco per tutto il tempo che ci ha fatto percorrere velocemente le quasi cinque miglia della distanza tra l'isola e Castiglione del Lago.
Siamo saliti subito al Monastero di San Secondo in parte restaurato dalla Provincia di Perugia e, per quanto stupendo, dal destino ancora molto incerto. Quante cose si potrebbero fare in una magnifica struttura del genere, un luogo che per un caso fortuito abbiamo potuto visitare e che ci ha lasciato senza fiato.

Queste colonne della Cripta dell'Abbazia hanno circa 1000 anni
Abbiamo potuto vedere le colonne della Cripta che sorreggono l'antica Abbazia, attualmente diruta, che hanno circa 1000 anni.

La contro facciata della'Abbazia di San Secondo
ABBAZIA DI SAN SECONDO. Si tratta di un edificio romanico a tre navate con due file di colonne e pilastri che sorreggono archi a tutto sesto, transetto rialzato e abside semicircolare e con cripta monostila,. La costruzione è realizzata con arenaria, calcare e marne, sono però stati reimpiegati anche blocchi di travertino e arenaria provenienti da precedenti strutture etrusche o romane. Dell'impianto originario, ampiamente modificato nei secoli e in larghissima parte crollato, si conserva la facciata, i muri perimetrali esterni, la cripta e parte dell'abside. La facciata della chiesa è quasi completa, con un rosone al centro e più in basso quattro finestre ai lati sicuramente frutto di modifiche recenti e la porta sbaricentrata rispetto al rosone che è sovrastata da una lunetta. Presso l'abside ci sono due passaggi laterali che portavano al piano superiore e uno centrale che scende verso la cripta. La cripta monostila è caratterizzata da un ambiente semicircolare che ha al centro una colonna monolitica in pietra calcarea e capitello in arenaria, su cui si imposta una volta in pietra grossolanamente squadrata. Ai lati della cripta si aprono due locali che collegano direttamente con l'esterno della chiesa e voltati con lo stesso tipo di pietra. Quello di destra, molto più grande, è inglobato in un corpo a due piani, aggettante rispetto al resto della costruzione e costituisce la sagrestia e funge attualmente da collegamento con l'edificio del monastero vero e proprio. (Via Prog-res)

Il campanile dell'Abbazia
TORRE CAMPANARIA. Sorge nell'angolo nord orientale; la base è costituita da resti di una muratura etrusca in blocchi di arenaria, mentre la struttura è realizzata in blocchetti di calcare, marne ed arenaria disposti a filaretto. In sommità la struttura termina con la cella campanaria alleggerita da quattro monofore a sesto acuto. (Via Prog-res)

Il grande refettorio del Monastero degli Olivetani in fase di restauro
 MONASTERO DEGLI OLIVETANI. Purtroppo la costruzione, realizzata con pietrame di spoglio in arenaria, calcare e laterizio, ha subito nei secoli profonde modificazioni e demolizioni, per cui l'aspetto originale è riconoscibile solo in parte. All'arrivo degli olivetani il monastero già esistente subisce diverse modifiche. L'edificio a due piani si sviluppa perpendicolarmente alla chiesa e vi si innesta tramite la sagrestia, vi era poi un braccio perpendicolare a questo che fungeva da terzo lato del chiostro, di cui oggi restano solo tracce. A piano terra il locale più importante è la sala capitolare, caratterizzata dalle monofore esterne a sesto acuto, dalla volta a "schifo" su peducci in pietra serena e dalla nicchia che ospitava una madonna con bambino. Gli altri vani non hanno caratteri particolari. Al primo piano, che non è direttamente collegato con il piano inferiore, si accede da due ingressi opposti: il primo comunica con l'abside attraverso la sagrestia, secondo comunica direttamente con l'esterno attraverso la scalinata. Il piano oltre la sagrestia, che era adibito a dormitorio, si presenta oggi come un unico vano, ma in passato era suddiviso da murature portanti. Una seconda divisione doveva essere costituita da tramezzature leggere che dividevano le celle dei frati. Se il complesso si è ampliato e trasformato profondamente nel corso dei secoli, è anche vero che molto dell'aspetto attuale è dovuto agli ultimi interventi di restauro fatti eseguire dall'ultimo proprietario che ne hanno alterato i caratteri in maniera vistosa. (Via Prog-res)

L'esterno del Monastero degli Olivetani
Ma la cosa interessante che ho scoperto grazie al mio cognato è che l'Ordine della Congregazione Olivetana ha avuto origine ad Arezzo, per volere del Vescovo Guido Tarlati nel 1319.
Tutto il resto è stato altrettanto meraviglioso, l'arrivo all'isola, l'ormeggio davanti alla spiaggetta, il bagno, il giro dell'isola ed il pasto alla Villa Ducale, prezzo fisso 8 o 13 € secondo l'appetito, ma vi assicuro buonissimo ed ottimo servizio.
Grazie ad Aspirina e al Trasimeno abbiamo passato un'altra giornata meravigliosa.


mercoledì 6 agosto 2014

In vacanza in Sardegna con Mariposa

Mariposa in tutto il suo splendore nelle magnifiche baie della Sardegna
Portarsi la barca ovunque, questa è la filosofia di Luca e della sua bella famiglia che, se per qualche anno hanno solcato i mari tra Venezia e Premantura con il loro Micropomo, quest'anno hanno scelto la Sardegna con la piccola barca a vela pieghevole Mariposa. Davvero una bella idea, volentieri vi giro qualche foto ed un piccolo resoconto su questa vacanza all'insegna del mare e della vela. Non servono tante parole, basta osservare queste stupende immagini.
Luca e la sua famiglia hanno soggiornato al Residence Stintino in Sardegna e durante il tragitto per Civitavecchia all'Hotel Panoramic di Montepulciano. E' bé, qui si parla dei luoghi più belli del mondo, affascinanti non solo per la natura ma anche per la storia. Ma dove vogliamo andare!

La barca pieghevole si carica sul tetto dell'auto
Abbiamo passato una splendida vacanza, lasciando dopo 4 anni Lazy Lady a casa ed esplorando zone ben più lontane … accompagnati dalla minimalista Mariposa.


Il Trasimeno visto da Montepulciano
Il viaggio fino a Civitavecchia con sosta a Montepulciano è stato veramente molto bello … mi rendo conto che abbiamo la grazia di vivere in un paese pieno di bellezza (e purtroppo con molte risorse buttate alle ortiche). Dal ns. hotel di Montepulciano vedevamo il tuo lago Trasimeno … non lo ricordi ma ti saranno fischiate le orecchie.



Nonostante il tempo incerto con alternanza di un caldo sole a qualche breve temporale il paesaggio era mozzafiato. Li a Montepulciano abbiamo dormito una sola notte … il giorno dopo abbiamo deciso di andare a Civitavecchia percorrendo strade secondarie in alcuni case sterrate! E così siamo passati per Castelluccio per poi costeggiare il torrente Formone e quella che penso essere una parte della val d’Orcia … passando al fianco di gruppi di pellegrini che percorrevano la via Franchigena … affascinante. 
Poi siamo entrati nel Lazio … fino al lago di Bolsena … dove ci siamo fermati per un pranzo al sacco sulla costa meridionale presso i campeggi di Montefiascone. 


Anche qui posti bellissimi che dobbiamo assolutamente visitare con più calma … poi siamo scesi verso Viterbo … Monteromano … piccola deviazione su Tarquinia e poi Civitavecchia dove abbiamo passato qualche ora sulla spiaggia a sud del porto e mangiato una pizza prima di imbarcarci.



I bimbi erano eccitatissimi … fortunatamente avevamo prenotato una piccola cabina interna (che per noi abituati a Lazy Lady sembrava una suite!) e così abbiamo dormito alcune ore fino alle 5 del giorno successivo dove siamo sbarcati a Porto Torres.



Dopo 30 anni sono così tornato in Sardegna ! Appena scesi siamo andati con l’auto su una spiaggia che avevo studiato con google map, situata vicino al ns. villaggio. Posto incantevole dove abbiamo steso alcuni teli e abbiamo dormito solo il sole tiepido di questa strana estate ……..


Il resto della vacanza non te lo racconto per non annoiarti … forse pubblicherò le foto. Intanto ti invio qualche scatto di alcune baie da sogno … e soprattutto della fedele Mariposa che abbiamo armato con degli amici sulla spiaggia delle Saline … bellissimo ! Spiaggia della Pelosa di giorno (affollatissima e per i nostri gusti inavvicinabile).



L'uscita con Mariposa.



E la sera quando tutti tornano a casa e noi ci godiamo il tramonto sulla baia.



La favolosa baia a nord di Argentera (tra Stintino e Alghero).


I faraglioni di Capo Caccia 


Gli splendidi e onnipresenti Gigli di Mare (Pancratium maritimum).


La concattedrale di S.Antonio abate a Castelsardo … affacciata sul mare.


La spiaggi di Portoferro … paradiso dei surfisti quanto soffia il maestrale.



Sulla via del ritorno … in traghetto nelle bocche di Bonifacio. Saluti e buon vento!

Un solo ultimo commento: Che meraviglia!

Nota: Sul Mariposa non ho trovato molto, forse non la fanno più. Nel blog ho parlato di pieghevoli in queste occasioni, tra le altre:



lunedì 4 agosto 2014

Gita alla Polvese

Aspirina lavata fa sempre la sua bella figura
Non abbiamo navigato molto a vela perché il vento se n'è andato a metà mattinata, un miglio e mezzo su quattro e mezzo all'andata e circa un miglio al ritorno con una debole termica, ma la gita alla Polvese è sempre fantastica, immersi totalmente nella sua natura rigogliosa e colorata e nella storia di uomini che ne hanno fatto un piccolo gioiello. 
Ne ho approfittato per farmi un bagno e poi per lavare ben bene lo scafo di Aspirina che ne aveva davvero bisogno. Una giornata fantastica!



sabato 2 agosto 2014

Gentile e generosa, quanto inaspettata, brezza d'agosto


Mai successo, il 2 di agosto, di andare al lago la mattina presto, aspettandosi una piatta calura estiva in cui la migliore cosa da fare è quello di buttarsi in acqua attendendo la termica delle cinque del pomeriggio per veleggiare, per trovare invece  una gentile e generosa brezza che ci ha permesso di bordeggiare intorno ai tre nodi tutto il tempo con delle fantastiche boline e per concludere con un maestoso gran lasco al rientro verso l'una e mezza.
Fino alle undici ci siamo sentiti i principi del lago, eravamo assolutamente soli, poi sono usciti quelli della scuola di vela, ma noi eravamo già lontani, a volteggiare e ad ascoltare il dolce fruscio della barca che scivolava nell'acqua, immersi in una natura stupenda e solitaria, e ricordando Foscolo:

" ....il cuore nella solitudine e nella pace va a poco a poco obliando i suoi affanni; perché la pace e la libertà si compiacciono della semplice e solitaria natura..."

abbiamo vissuto ancora momenti indimenticabili.


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