domenica 10 agosto 2014

Gropina e dintorni, meraviglia dell'umanità

I simboli di tre Evangelisti, nel pulpito della Pieve di Gropina
Con l'amico lettore Luca si era detto: vivere qui in Toscana è come essere sempre i vacanza.
Ed infatti è bastata poco più di mezz'ora d'auto per raggiungere la Pieve di Gropina e visitare i suoi dintorni per rendersi conto della fortuna che abbiamo a vivere qui.


La Pieve di Gropina è un "monumento nazionale", la sua storia affonda le radici in epoche antichissime, quelle etrusche e romane per poi consolidarsi fin dai primi tempi del cristianesimo in epoca paleocristiana. Successivamente la Pieve si stratificherà nel corso di varie epoche, da quelle longobarde fino a quella romanica, rimanendo pressoché integra fino ad oggi.


L'esterno è bello e caratteristico delle molte pievi romaniche presenti nel nostro territorio ma l'interno lascia letteralmente senza fiato. Mi sono divertito a fotografare i bellissimi capitelli che ci raccontano la storia dell'umanità, la zona absidale ed infine il pulpito. Non ho la preparazione per descrivere il significato, il valore e la magnificenza di queste opere ma vi assicuro che vale sicuramente la pena di andarle a guardare.

Il capitello della scrofa che allatta i quattro maialini
Il significato del capitello della scrofa, che prende spunto da origini pagane, ci indica l'atto del nutrire, come i lavori agricoli nutrono l'uomo nelle quattro stagioni (i quattro porcellini), così la parola di Dio nutre e fortifica le anime.

Il capitello dei Cavalieri
Il capitello dei Cavalieri potrebbe indicarci la loro purezza di vita in difesa dei valori cristiani.

Il capitello della Chimera, ad Arezzo straordinariamente ricorrente fin dagli etruschi
E del magnifico capitello della chimera cosa possiamo dire? Potrebbe rappresentare il male, ma anche il potere di rigenerazione e di tarsformazione del cristianesimo nei confronti dei pagani.

Il pulpito di origini longobarde
Ma è il pulpito di origini longobarde che lascia letteralmente a bocca aperta, è qui che nasce il nuovo linguaggio simbolico dei "barbari", ai quali si deve l’invenzione di tecniche e canoni estetici nuovi, che si discostano volutamente dall’ideale classico del bello e dalle sue proporzioni per attingere a un linguaggio dove il fantastico e il simbolico si uniscono all’immaginazione e al colore in una visione originale del mondo.


I dodici Apostoli che ricevono lo Spirito Santo
L'abside è semplicemente meravigliosa!

L'abside con le aperture protette da lastre di alabastro
La zona absidale costituisce un gioiello. Nella Pieve è presente anche la cripta che purtroppo era chiusa, potrete trovare QUI un'interessante descrizione.
Mi fermo qui ed inserisco la FOTOGALLERY dove potrete trovare altre interessantissime immagini. 


Al ritorno abbiamo visto tanti altri luoghi fantastici, la bella Loro Ciuffenna dove si stava svolgendo un mercatino dell'antiquariato e artigianato locale.


E poi ad Elena non è sfuggita la bellissima casa colonica situata appena fuori il paese di Castiglion Fibocchi dove si è svolta la famosissima scena "buongiorno Principessa" nel film "La vita è bella". Che memoria fotografica!!!

C'è ancora la famosa scala
Ed infine il millenario "Ponte Buriano, quello della Gioconda", che attraversa il fiume Arno sulle cui sponde, al posto dei fatiscenti capannoni che sono oggi presenti nelle sue vicinanze ci farei un bel "Circolo della canoa e della vela". Ci starebbe proprio bene, che ne dite?


E alla fine mi sono preso pure il rimbrotto di Elena, "ma te pensi sempre alle barche!!". Ma dove c'è acqua ed in posti così meravigliosi come si fa a non pensare di metterci una bella barchetta, magari con la vela.


Dimenticavo, come sempre Elena aveva ragione, il posto del film è proprio quello.


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