giovedì 16 maggio 2013

I dieci comandamenti di Ivan

La felicità di veleggiare al tramonto non ha uguali con qualsiasi barca, dal sito Parusa.narod.ru
Tutte le nostre esistenze sono segnate da scelte e affinché queste possano risultare soddisfacenti in molti credono che alla base di esse ci debba essere questa consapevolezza: "l'importante non è fare ciò che si vuole, ma ciò che si può".
Da Sant'Agostino a Oscar Wilde, ed oggi con Ivan, riscopriamo ogni volta il segreto della felicità ovvero amare ciò che si ha, limitandosi nel desiderare "l'irraggiungibile" e quando, e se, necessario ridimensionare la propria esistenza ed obiettivi senza farsi troppi problemi.
Nel tema barche ne abbiamo parlato più volte, sviscerando l'argomento in ogni suo aspetto, ed abbiamo scoperto che non sempre la scelta della dimensione della barca dipende dall'avere più o meno soldi, al contrario questa dipende quasi sempre solo dall'ambizione, ma da tanti altri fattori come il tempo che si ha a disposizione, il luogo dove si abita, i compagni di avventura che ci stanno accanto, l'esperienza di navigazione, la capacità di adattamento, eccetera, eccetera.
Ivan, dopo un lungo processo di spremitura del cervello ci delinea, attraverso i suoi "dieci comandamenti" il percorso che ha attuato per la realizzazione della sua barca, un bellissimo trikayak a vela.

Prima cosa i dieci comandamenti:
  1. Innanzi a tutto il peso, la barca più è leggera e meglio è (il carico, lo scarico, il trasporto, il montaggio e lo smontaggio devono poter essere effettuati da una sola persona senza ammazzarsi di fatica).
  2. Le dimensioni della barca imballata devono essere ridotte.
  3. La barca imballata deve entrare nel bagagliaio della macchina (dover comprare e mantenere un rimorchio non è accettabile).
  4. Il montaggio e lo smontaggio della barca deve essere abbastanza veloce, al massimo 1 ora.
  5. La barca deve poter navigare sia a vela che a remi, e la sua conversione deve essere veloce.
  6. La sicurezza al primo posto. Che sia un fiume o un lago si naviga ad una distanza relativamente breve dalla battigia, in due persone ci si può fare un lungo viaggio, in tre ci si sta in spiaggia. Le condizioni di navigazione non possono essere estreme e bisogna avere sempre il tempo di ritornare a riva a causa del maltempo o per altri motivi. Deve essere stabile, facile da usare, pratica e semplice da manovrare sia a vela che e a remi.
  7. La barca deve essere attraente, (semplice ma completa di tutto ciò che serve, non di più).
  8. Il costo deve essere basso, deve essere anche facilmente reperibile nel mercato e pronta "alla boa" da subito.
  9. Non bisogna avere la necessità di conoscere troppe cose da fare e da tenerne a mente, (non c'è tempo per questo).
  10. L'ultimo, e forse il più importante, la possibilità di partecipare a gare e regate.
La filosofia di realizzazione del trikayak si è basata sul testo di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, Kayak, catamarani, trimarani e gommoni a vela di Valery Peregudov e dal quale Ivan ha tratto una serie di interessanti citazioni che lo hanno guidato.

Il kayak scelto è a due posti Varzuga II di produzione Triton

Kayak Triton Varzuga II, dal sito Parusa.narod.ru
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.82 m
Larghezza: 0.81 m
Peso: 26 kg
Dimensioni imballo: 1.2 x 0.4 x 0.25 m
Persone trasportabili: 2
La struttura di questo kayak è in alluminio con alcune parti gonfiabili che lo rendono inaffondabile.
Da questa base Ivan è passato alla realizzazione del trimarano ma oggi Triton, come abbiamo già visto in alcuni post precedenti, come cyclojachting per esempio, offre la possibilità di avere i kit completi per trimarani a vela: Rig Cet. Sicuramente più convenienti che farseli da soli.

Rig Cet, dal sito Triton

Ivan conclude che ci sarà un futuro per questo tipo di imbarcazioni, non che saranno un nuovo fenomeno della nautica di gran moda, ma al contrario nuovi mezzi per la nautica popolare soprattutto dove la mobilità pone dei limiti, oggi imposti anche dal prezzo elevato della benzina, e dove sono a disposizione nelle vicinanze laghi e fiumi. Oppure quando la nostra vacanza si limita ad un weekend, quindi non si possono perdere ore a montare e smontare, o se non volendo allontanarsi troppo dalla costa non è necessario essere dei marinai esperti, il trimarano perdona gli errori che le altre barche non perdonano.
Ivan conclude così: "Molti potrebbero non essere d'accordo con me. Ma io non voglio litigare con nessuno e non pretendo di avere ragione a tutti i costi. Queste sono la mia visione e la mia scelta. E se altri sono interessati, credo che faranno bene. La diversità di opinioni è legittima in ogni cosa, la natura stessa è piena di diversità ed è su questa diversità che si nutre il grano dell'evoluzione!"

Sono completamente d'accordo con Ivan.



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