La "pesca miracolosa", capitello della Pieve di Romena |
TEMPORE FAMIS MCLII. (Tempo di carestia 1152)
Questa scritta è scolpita sul secondo capitello della navata di sinistra della splendida Pieve di San Pietro a Romena ed indica la circostanza e l’anno in cui questa pieve romanica fu edificata.
Qui lo stile romanico si esalta ed anche il profano non può non rimanerne affascinato.
Questa pieve romanica a tre navate fu costruita su un preesistente edificio religioso, probabilmente del secolo VIII, i cui resti e certi frammenti sono visibili scendendo nel sotto chiesa attraverso una scala, sulla destra, all’interno dell’edificio.
Esternamente la parte di maggior fascino della Pieve di Romena, oggi dichiarata Monumento Nazionale, è sicuramente l’abside. Al visitatore che giunge da Pratovecchio o dal Castello di Romena appare come una scultura perfettamente incastonata in un classico paesaggio toscano, anzi, nel tipico e splendido paesaggio Casentinese. Dal 1991 questa Pieve è anche sede della Fraternità di Romena, luogo di fede e amicizia. (Tratto da: Il Bel Casentino).
Qui lo stile romanico si esalta ed anche il profano non può non rimanerne affascinato.
Questa pieve romanica a tre navate fu costruita su un preesistente edificio religioso, probabilmente del secolo VIII, i cui resti e certi frammenti sono visibili scendendo nel sotto chiesa attraverso una scala, sulla destra, all’interno dell’edificio.
Esternamente la parte di maggior fascino della Pieve di Romena, oggi dichiarata Monumento Nazionale, è sicuramente l’abside. Al visitatore che giunge da Pratovecchio o dal Castello di Romena appare come una scultura perfettamente incastonata in un classico paesaggio toscano, anzi, nel tipico e splendido paesaggio Casentinese. Dal 1991 questa Pieve è anche sede della Fraternità di Romena, luogo di fede e amicizia. (Tratto da: Il Bel Casentino).
L'abside della Pieve di Romena è attrazione di molti artisti |
Credo che non ci stancheremo mai di andare a vistare questa stupenda pieve romanica, tra le più belle nella storia dell'arte medievale, situata a solo qualche chilometro da Raggiolo, luogo dove di consuetudine passiamo qualche giorno di Agosto.
Questa volta sono rimasto colpito dal secondo capitello della navata di destra, sulla facciata rivolta verso l'abside e quindi nascosto alla vista del visitatore distratto. Ed è tanto nascosto che mi era quasi sfuggito, solo per caso sono riuscito ad accorgermi della sua particolarità rimanendo attratto dalla sua bellezza, certamente uno dei capitelli romanici più interessanti e significativi che abbia mai visto.
Secondo la tradizione sembra che rappresenti la "pesca miracolosa" e i due personaggi dovrebbero essere Pietro ed il fratello Andrea, altri hanno inteso intravedere in esso un significato più mondano, "la barca dell'umanità" con due naviganti nel mare della vita.
Ma non voglio entrare in argomenti, per così dire, "escatologici", quanto soffermarmi sull'immagine, quella di una barca a vela con due uomini a bordo, uno con un remo, o un timone, in mano, l'altro appoggiato all'albero, oppure che lo sorregge assieme alla vela.
Questa immagine, dal punto di vista della storia della navigazione è estremamente interessante poiché intende rappresentare una barca da pesca come minimo di quei tempi, intorno all'anno mille.
Le due estremità affilate la fanno assomigliare alla canoa a vela della quale abbiamo tanto parlato negli ultimi mesi, inevitabile l'accostamento alla canoa a vela americana con la pagaia che fa da timone e forse, in questo caso, con il secondo componente dell'equipaggio che tiene su l'albero e la vela latina, come in una specie di windsurf.
Secondo la tradizione sembra che rappresenti la "pesca miracolosa" e i due personaggi dovrebbero essere Pietro ed il fratello Andrea, altri hanno inteso intravedere in esso un significato più mondano, "la barca dell'umanità" con due naviganti nel mare della vita.
Ma non voglio entrare in argomenti, per così dire, "escatologici", quanto soffermarmi sull'immagine, quella di una barca a vela con due uomini a bordo, uno con un remo, o un timone, in mano, l'altro appoggiato all'albero, oppure che lo sorregge assieme alla vela.
Questa immagine, dal punto di vista della storia della navigazione è estremamente interessante poiché intende rappresentare una barca da pesca come minimo di quei tempi, intorno all'anno mille.
Le due estremità affilate la fanno assomigliare alla canoa a vela della quale abbiamo tanto parlato negli ultimi mesi, inevitabile l'accostamento alla canoa a vela americana con la pagaia che fa da timone e forse, in questo caso, con il secondo componente dell'equipaggio che tiene su l'albero e la vela latina, come in una specie di windsurf.
Il capitello sembra rappresentare una navigazione in canoa a vela |
Non mi posso addentrare in supposizioni ed argomentazioni complesse, certo questa immagine pone molti interrogativi sui modi di navigare nei secoli precedenti l'anno mille. Comunque sia questa rappresentazione "nautica" ha esaltato la mia immaginazione e credo che si possa definire come un elemento storico di rilievo nella storia della navigazione.
Per il resto la Pieve di Romena è semplicemente meravigliosa, all'interno ....
La navata e l'abside della Pieve di Romena |
.... e all'esterno.
Pieve di Romena, vista laterale |
Altre immagini della pieve le potete trovare nella FOTOGALLERY della nostra vacanza a Raggiolo, che si deve ancora concludere.
Il capitello in cui viene indicata la data di costruzione della pieve con la consegna delle chiavi |