lunedì 25 agosto 2014

Lungo la strada medievale da Raggiolo a Quota, sulle tracce della Ciampicona

Elena e la Meg lungo la strada medievale per Quota
Non so se la Ciampicona, tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, abbia percorso veramente questa antica strada medievale per recarsi a piedi a Firenze oppure si sia orientata verso vie alternative, passando da Bibbiena invece che da Poppi, ma certamente l'intraprendente donna casentinese questa strada la conosceva bene, se non altro per andare a pregare nella antica Pieve di Sant'Arcangelo, oggi diruta, ma allora punto di riferimento e di unione per raggiolatti e quotesi, sempre pronti a tirar fuori i coltelli per dimostrare la supremazia l'uno sull'altro. Razza di "Corsi" erano!

Cecco di Baccio, quello sulla destra, non poteva altro che essere il bisnonno di Elena per il suo modo inconfondibile di tenersi le mani, esattamente come fa lei
Una povera vecchia di Raggiolo, chiamata Ciampicona, non potendo ottenere dal Vicario di Poppi una sentenza definitiva in una sua certa lite pendente da molto tempo .... pensò di andare in persona a Firenze per richiamarsi direttamente alla giustizia del Granduca, che era allora Ferdinando III. Così pertanto fece; ed espose essa con singolare chiarezza e vivacità le sue buone ragioni al Granduca, questi rimasto persuaso del buon diritto di lei, la rassicurò e le disse di tornarsene a casa promettendole che innanzi vi fosse giunta il Vicario di Poppi le avrebbe reso giustizia. Ma l'arguta donna che avrebbe voluto che fosse fatta ragione sul momento non parve rassicurata gran fatto dall'ottenuta promessa, tantochè nell'accomiatarsi dal Granduca gli disse: "Badi Altezza di non mi fare Berlicche Berlocche! - E che cosa intendete dire con questo? - Chiese ridendo il Granduca. Rispose la donna - Intendo dire che la giustizia dei poveri è come le corna dei ricchi, che non si trovano mai." (Carlo Beni, Guida del Casentino, 1908).

I ruderi dell'antica Pieve di Sant'Arcangelo a Quota - chiedono vendetta!
Ciampicona a parte, il percorso medievale da Raggiolo a Quota che si trascorre a piedi in poco più di mezz'ora, è una vera meraviglia, immerso dei boschi del Casentino, presenta ancora il suo antico tracciato in pietra, ripristinato quasi completamente dai volontari della Brigata di Raggiolo. 
Poco prima di arrivare a Quota si trovano i ruderi dell'antica Pieve di Sant'Arcangelo che meriterebbe un urgente restauro affinché non venga completamente coperta dai rovi e persa definitivamente.

L'ingresso al paese medievale di Quota
Quota, seppur più piccolo, è un gioiello molto simile a Raggiolo, immerso nei boschi delle foreste del Casentino. 
La strada del ritorno è tutta in discesa e si trascorre più velocemente. Si oltrepassa il bel Ponte dell'Usciolino, anch'esso restaurato e salvato dalla distruzione grazie all'impegno e all'interessamento della Brigata.


Ritornando verso casa di Elena ci accorgiamo sempre di quanto sia meraviglioso Raggiolo.

la vista da casa di Elena a Raggiolo
E questa è la FOTOGALLERY del nostro percorso di ieri, oggi stiamo già pensando quando torneremo a navigare con Aspirina, ma lasciare questi luoghi, questi boschi in cui regna il silenzio come al nostro amato lago, non è cosa facile.



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...